Oltre Loki: quattro opere in cui ammirare Tom Hiddleston
Tom Hiddleston
«We are what the past has made us. We are what the future will make us. Live now. Right now».
Oltre Loki
Kenneth Branagh nel 2009 partecipò a una missione apparentemente impossibile: scegliere i volti di due personaggi fondamentali nell’universo Marvel, come Thor e Loki. Il suo approccio, come spiegato in una serie di tweet dallo sceneggiatore di Thor, Zack Stentz, fu da regista teatrale, non orientato alla logica di un blockbuster alla ricerca di un nome importante, come molti avrebbero voluto.
La scelta di Branagh
Branagh, piuttosto, volle creare un buon gruppo di lavoro, a prescindere dal background. Quando uscirono i nomi degli attori scelti per i due personaggi, Vulture titolò con ironia e un tocco di preoccupazione «Marvel rischia, scegliendo degli sconosciuti per Thor». Se Chris Hemsworth era un volto quantomeno familiare per la sua breve apparizione nel primo Star Trek di J.J. Abrams, Tom Hiddleston era praticamente sconosciuto al pubblico americano.
Il ruolo per Tom
Tom Hiddleston fu invitato all’audizione dallo stesso Branagh il quale, avendo già lavorato al suo fianco sul palcoscenico e in televisione, rispettivamente in Ivanov e Wallander, conosceva il suo potenziale e aveva avuto già modo di rassicurare gli Studios del suo talento. Ironicamente, all’inizio gli fu proposta la parte di Thor e iniziò a guadagnare massa muscolare per il ruolo, ma in lui intravidero il temperamento perfetto per il ruolo di Loki, nonostante ne fosse a livello estetico la perfetta antitesi.
Quell’azzardo segnò l’esplosione di Tom Hiddleston. Se prima aveva partecipato solo a piccole produzioni indie, come Unrelated e Archipelago di Joanna Hogg, grazie anche solo all’annuncio del casting il suo diventò un nome noto e ricercato a Hollywood. Così, già solo nel 2011, recita per Steven Spielberg in War horse e per Woody Allen in Midnight in Paris.
Nell’immaginario comune, però, Tom Hiddleston è unicamente associato al ruolo di Loki, personaggio che Marvel continua a riportare in vita nonostante le numerose morti on screen, protagonista della serie omonima su Disney+. Per questo vi proponiamo alcuni altri film per conoscerlo e apprezzarlo meglio.
The deep blue sea (2011)
Nel 2012, poco dopo l’uscita di The Avengers, arrivò nelle sale americane anche The deep blue sea, del regista e sceneggiatore inglese Terence Davies. Si tratta di un adattamento, già presentato l’anno prima in concorso al Toronto International Film Festival, della pièce teatrale omonima di Terence Rattigan, del 1952. Al centro della narrazione si trova Hester Collyer (Rachel Weisz), la giovane moglie del giudice Sir Willam Collyer (Simon Russell Beale).
Un ruolo drammatico
Sentendosi imprigionata in un matrimonio affettuoso, ma privo di qualsiasi passione, inizia una relazione clandestina con un giovane ex pilota dell’RFA, Freddie Page, interpretato da Tom Hiddleston. Il film, strutturato per raccontare una giornata decisiva nella vita della sua protagonista, si regge di conseguenza sull’interpretazione di Rachel Weisz, ma è capace di dare anche all’attore britannico lo spazio per emergere, rappresentando uno dei due poli drammatici della storia, caratterizzandolo da eleganza e passione incontenibile.
Un personaggio complesso
Allo stesso tempo, Freddie Page è una figura tormentata dagli orrori cui ha assistito durante la Seconda Guerra Mondiale e, come spiegò lo stesso Tom Hiddleston in un’intervista al Guardian, la sua vitalità è solo una copertura per la desolazione che porta dentro il cuore.
High-Rise (2015)
High-Rise si posiziona, invece, in un periodo diverso della carriera di Tom Hiddleston, quando s’era già affermato come leading man in produzioni di genere, come Only lovers left alive di Jim Jarmusch (2013) e Crimson Peak di Guillermo del Toro (2015). Al contrario di The deep blue sea, difatti, High-Rise, adattamento del romanzo Il condominio di J.G. Ballard, vede l’attore britannico nei panni del protagonista, Robert Laing, da poco trasferitosi in una gigantesca torre nella periferia londinese.
Giocare con le sfumature
Questo edificio dall’aspetto severo e moderno al tempo stesso sembra possedere tutti i comfort desiderabili: piscine, supermercati, palestre e addirittura una scuola primaria. In un certo, rende superfluo qualsiasi spostamento. Poco dopo l’arrivo di Laing, la situazione tra i condomini inizia a prendere una piega sempre più disturbante. Tom Hiddleston incarna un individuo modello dalla fisicità perfetta, oggetto d’invidia perfettamente giustificata: dalla sua calma apparente traspaiono un metodo lucido e meccanico e un velo di cattiveria, con cui l’attore sa giocare in ogni inquadratura.
Coriolanus (2013)
Tom Hiddleston è innanzitutto un attore teatrale e, nello specifico, di formazione shakespeariana. Sul palcoscenico, nel corso degli anni, ha partecipato a rappresentazioni di Cimbelino, Amleto e Otello, ma quella più importante e interessante rimane il Coriolanus, messo in scena al Donmar Warehouse e al Covent Garden Theatre, nel 2013.
Protagonista a teatro
Tom Hiddleston interpretò il ruolo del protagonista, Caio Marcio Coriolano, incaricato di proteggere la sua città in un momento di conflitti e carestia. Osservare l’attore sul palcoscenico significa vederlo in quello che potremmo definire il suo habitat naturale: è qui che il suo talento emerge in tutta la sua potenza feroce. Di Coriolanus esiste una versione registrata, possibile da vedere su National Theatre at Home, la piattaforma streaming del National Theatre.
Out of darkness (2013)
Out of darkness, pluripremiato cortometraggio della regista Manijinder Virk, è il racconto dell’esperienza di un aid worker, tra morte, guerra e la scoperta del vero significato della vita, attraverso nove voci.
In bianco e nero
Tra nomi più o meno noti, troviamo anche quello di Tom Hiddleston: quasi plasmato ex novo dal bianco e nero di Lee Thowey, si fa silenzioso interprete di uno dei momenti più sentiti della narrazione. Out of darkness dimostra che l’attore britannico è capace anche con pochissimo screentime di rubare l’attenzione del pubblico.