Thor: the Dark World | Asgard perde mordente | Recensione
Il voto di Nerdface:
3.0 out of 5.0 stars
Titolo originale | Thor: The Dark World |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA Islanda |
Anno | 2013 |
Durata | 112 minuti |
Uscita | 20 Novembre 2013 |
Genere | Azione Avventura |
Regia | Alan Taylor |
Sceneggiatura | Christopher Yost Christopher Markus Stephen McFeely Joss Whedon |
Fotografia | Kramer Morgenthau |
Musiche | Brian Tyler |
Produzione | Marvel Sudios |
Distribuzione | Walt Disney Studios Motion Pictures |
Cast | Chris Hemsworth Natalie Portman Tom Hiddleston Stellan Skarsgård Anthony Hopkins Kat Dennings Idris Elba Jaimie Alexander Christopher Eccleston Adewale Akinnuoye-Agbaje Jonathan Howard Ray Stevenson Zachary Levi Rene Russo Tadanobu Asano |
Il voto di Nerdface:
3.0 out of 5.0 stars
«Per Asgard!»
Torna Thor e, puntuali, andiamo al cinema, curioso di vedere cosa troveremo di buono e di meno buono. Partiamo con la prima osservazione: il palestratissimo Chris Hemsworth si trova ottimamente nel personaggio e la sua interpretazione è valida, come del resto lo era anche nel primo Thor. A questo Thor: the Dark World, invece, manca qualcosa, ma non per demerito dell’attore. La responsabilità è da imputare al regista, non più lo shakespeariano Kenneth Branagh, ma Alan Taylor, il quale ha molta TV e poco cinema nel suo curriculum. E si vede.
Una trama semplice
La trama è semplice: il popolo degli elfi oscuri ha un’arma definitiva con la quale, complice un allineamento di mondi definito la Convergenza, vuole conquistare tutto il possibile. Gli elfi oscuri sono sconfitti dalle armate di Asgard e l’arma è nascosta. Qualche millennio dopo, Malekith (Christopher Eccleston), il Re degli elfi oscuri, riuscuto a fuggire dopo la prima disfatta, decide di sfruttare nuovamente la Convergenza e tenta di raggiungere i suoi scopi di dominio, ancora una volta. Qui la sceneggiatura pare un po’ traballante, perché l’arma nel frattempo è finita, grazie a una serie di coincidenze, proprio ad Asgard ed è stata assimilata da Jane Foster, ancora interpretata da Natalie Portman. Per distruggere Asgard, gli elfi oscuri hanno bisogno di entrare in possesso dell’arma, quindi cosa fanno? Semplice: assaltano e distruggono Asgard… E ne seguirà la giusta e scontata vendetta di Thor.
Lo script scricchiola
Lo script di Thor: the Dark World scricchiola e a nulla valgono le sottotrame le quali, invece, a parte la stucchevole love story di Thor e Jane, appaiono essere interessanti e dense di moltissimi spunti da elaborare con cura. Intendiamoci: il film si salva grazie ad altri aspetti degni di nota. Le sequenze iniziali della prima grande battaglia fra l’esercito di Asgard e quello degli elfi oscuri sono epiche e dimostrano una certa cura per le coreografie e la fotografia. Quest’ultima è grandiosa e kirbiana in tutto il film, a dire il vero, e rende moltissimo, nelle architetture di Asgard e nel design, la commistione tra magia e tecnologia, già espresse magistralmente nel primo capitolo della saga. Tutti gli attori, eccetto Natalie Portman, fanno il loro lavoro in maniera egregia.
Loki, soprattutto, è protagonista di una delle scene più divertenti di Thor: the Dark World e vive nuovamente di quella geniale malvagità vista negli Avengers, grazie all’interpretazione di Tom Hiddleston, perfetto nel ruolo. Finalmente Loki è messo allo stesso livello dell’eroico fratello Thor: i due rappresentano le facce della stessa medaglia e lo si capisce bene da come interagiscono sullo schermo. Grazie a loro, tutta la pellicola regge le 2 ore prive di particolari senza colpi di scena degni di questo nome. Natalie Portman, come detto, è inespressiva e vuota come non mai e, sebbene il suo personaggio scalpiti per uscire fuori, è relegato alla bella da salvare fino alle parti finali, nelle quali si notano un paio di sciocchezze adatte a un pubblico adolescente, più che ai trentenni appassionati dei comic Marvel. A Hollywood dovrebbero ricordare che costituiscono una buona metà del target di questi film…
Senza mordente
In conclusione, questo Thor: the Dark World non è un film brutto in senso stretto. È un secondo capitolo capace di farsi apprezzare per alcune sequenze davvero entusiasmanti e, purtroppo, anche per altre meno riuscite. Può sinceramente strappare un sorriso di soddisfazione, ma altrettanto facilmente, verso le scene finali, il sorriso può diventare di scherno verso il regista e gli sceneggiatori, rei d’aver realizzato il loro compitino senza mordente e solo per arrivare, almeno così ci sembra, alla scena finale dopo i titoli di coda, che si riallaccia, in questo continuo concatenarsi delle pellicole Marvel, a I Guardiani della Galassia di prossima uscita. Questo è un peccato, perché l’universo di Asgard, così affascinante e ricco di personaggi di spessore, avrebbe meritato un sequel quantomeno pari al primo film.
Tra l’altro, va detto che il cast era di assoluto livello, anche al di là dei già citati Chris Hemsworth nei panni del Dio del Tuono e Tom Hiddleston in quello di Loki. Giusto per citarne alcuni, l’Odino dell’inossidabile Anthony Hopkins; l’Algrim affidato al volto di Adewale Akinnuoye-Agbaje, meglio conosciuto come Mr. Eko di Lost; così come Heimdall, ancora interpretato da Idris Elba e la temibile Sif da Jaimie Alexander. Purtroppo, quando la storia da raccontare passa in secondo piano rispetto all’aspetto visivo di un film, s’incorre in questo tipo di occasioni perse.
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Titolo originale | Thor: The Dark World |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA Islanda |
Anno | 2013 |
Durata | 112 minuti |
Uscita | 20 Novembre 2013 |
Genere | Azione Avventura |
Regia | Alan Taylor |
Sceneggiatura | Christopher Yost Christopher Markus Stephen McFeely Joss Whedon |
Fotografia | Kramer Morgenthau |
Musiche | Brian Tyler |
Produzione | Marvel Sudios |
Distribuzione | Walt Disney Studios Motion Pictures |
Cast | Chris Hemsworth Natalie Portman Tom Hiddleston Stellan Skarsgård Anthony Hopkins Kat Dennings Idris Elba Jaimie Alexander Christopher Eccleston Adewale Akinnuoye-Agbaje Jonathan Howard Ray Stevenson Zachary Levi Rene Russo Tadanobu Asano |