A Beautiful Day | Un thriller anticonvenzionale | Recensione
Il voto di Nerdface:
3.5 out of 5.0 stars
Titolo originale | You were never really here |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Regno Unito |
Anno | 2017 |
Durata | 95 minuti |
Uscita | 1 Maggio 2018 |
Genere | Drammatico Thriller |
Regia | Lynne Ramsay |
Sceneggiatura | Lynne Ramsay |
Fotografia | Thomas Townend |
Musiche | Jonny Greenwood |
Produzione | Film4 Why Not Productions |
Distribuzione | Cinema |
Cast | Joaquin Phoenix John Doman Judith Roberts Alex Manette Ekaterina Samsonov Alessandro Nivola |
Il voto di Nerdface:
3.5 out of 5.0 stars
«Svegliati, è una bellissima giornata»
A Beautiful Day (You were never really here, in originale), scritto e diretto da Lynne Ramsey e tratto dal racconto di Jonathan Ames, narra di Joe (Joaquin Phoenix), un ex soldato e agente dell’FBI dal passato tormentato il quale, nella vita, oltre a occuparsi della madre malata, lavora come sicario. Il suo compito è quello di liberare dai loro padroni ragazze minorenni costrette a prostituirsi nei bordelli.
Un giorno, è contattato da un senatore per liberare sua figlia (Ekaterina Samsonov). Portando a termine quel lavoro, scoprirà che dietro quel mercato si nasconde qualcosa di ancor più losco. A Cannes, A Beautiful Day ha ricevuto ben 2 premi: Miglior Attore Protagonista a Joaquin Phoenix e Miglior Sceneggiatura a Lynne Ramsey; il film è stato accolto molto bene sia dalla critica, che dal pubblico al festival francese.
Uno strano eroe
Joe ci appare subito come un essere umano diviso in due: il suo lato da salvatore è in contrasto con quello violento dell’assassino. Nonostante il suo sia un nobile compito, ci rendiamo conto che quanto fa è guidato dalla violenza che lo ha accompagnato dall’infanzia, fino all’età adulta. Un altro aspetto a dimostrare quanto sia frammentato l’animo del protagonista è il rapporto con la madre, una donna anziana, malata e incapace di badare a se stessa.
Il suo fardello
È a carico di un figlio che la ama e la rispetta ma che, allo stesso tempo, prova frustrazione nel doversi preoccupare di lei. I fantasmi del passato di Joe ci sono mostrati pochissimo: bastano poche immagini per capire quanto ha vissuto, un fardello responsabile del suo comportamento quasi autodistruttivo. Il suo è l’atteggiamento di chi ha abbandonato ogni motivo per vivere, come se non abbia nulla da perdere: nella prima scena, infatti, lo vediamo entrare in un bordello presidiato da guardie, armato di un solo martello.
A Beautiful Day non cerca d’intrattenere il pubblico. Non mostra un giustiziere alla John Wick, un supereroe, un uomo fuori dal comune. Joe è un uomo sovrappeso e noncurante, non cerca la simpatia del pubblico, ma solo d’assecondare la spirale di ferocia che lo ha inghiottito. Eppure, Lynne Ramsey non fa sfoggio di molta violenza: quasi tutti gli atti brutali non sono presentati esplicitamente, ma avvengono fuoricampo. In altri casi, sono visti indirettamente tramite specchi o altri schermi.
Una narrazione originale
In tutto ciò, la narrazione appare particolarmente lenta. Il film non tende a raccontarci molti avvenimenti, ma più che altro si concentra sulla caratterizzazione del personaggio di Joe. Potrebbe risultare un’arma a doppio taglio, perché forse perde troppo tempo a ricercare una forma originale, senza dare grande sostanza a una storia piuttosto scarna.
A evitare qualsiasi disorientamento, però, c’è Johnny Greenwood, chitarrista dei Radiohead e candidato agli Oscar 2018 per la colonna sonora de Il Filo Nascosto. Questa è la seconda collaborazione con Lynne Ramsey dopo E ora parliamo di Kevin. In A Beautiful Day, Greenwood è lasciato a briglia sciolta: libero di sperimentare, utilizza ogni tipo di genere per seguire le gesta di Joe.
Un film sincero
Pianoforte, beat elettronici e chitarre elettriche seguono il personaggio in una New York infernale e piena di pericoli. In conclusione, A Beautiful Day è un film sincero e non ha l’obbligo di piacere al pubblico. I suoi ritmi anticonvenzionali possono risultare respingenti, ma se ci si lascia trasportare dalla recitazione sempre ottima di Joaquin Phoenix e dalla colonna sonora, potrete godere di un ottimo noir moderno.
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Titolo originale | You were never really here |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Regno Unito |
Anno | 2017 |
Durata | 95 minuti |
Uscita | 1 Maggio 2018 |
Genere | Drammatico Thriller |
Regia | Lynne Ramsay |
Sceneggiatura | Lynne Ramsay |
Fotografia | Thomas Townend |
Musiche | Jonny Greenwood |
Produzione | Film4 Why Not Productions |
Distribuzione | Cinema |
Cast | Joaquin Phoenix John Doman Judith Roberts Alex Manette Ekaterina Samsonov Alessandro Nivola |