Man of steel | Il Superman con Henry Cavill | Recensione
Il voto di Nerdface:
2.5 out of 5.0 stars
Titolo originale | Man of Steel |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA Canada Regno Unito |
Anno | 2013 |
Durata | 143 minuti |
Uscita | 20 Giugno 2013 |
Genere | Azione Avventura |
Regia | Zack Snyder |
Sceneggiatura | David S. Goyer Zack Snyder Kurt Johnstad |
Fotografia | Amir Mokri |
Musiche | Howard Shore |
Produzione | Warner Bros. Legendary Pictures Cruel and Unusual Films DC Entertainment Syncopy Atlas Entertainment Third Act Productions Moving Picture Company |
Distribuzione | Warner Bros. |
Cast | Henry Cavill Amy Adams Russell Crowe Kevin Costner Diane Lane Michael Shannon Ayelet Zurer Laurence Fishburne Harry Lennix Antje Traue Christopher Meloni Richard Schiff Michael Kelly Mackenzie Gray |
Il voto di Nerdface:
2.5 out of 5.0 stars
«Una nobile morte è già una ricompensa»
Come si crea un film sul supereroe più amato di tutti i tempi, capace di rimanere nella storia? Per prima cosa ci vuole un’icona, qualcuno che sia subito riconoscibile, come Superman. Un tipo mascella quadra e spalle larghe, faccia da buono ed espressione solare. Poi ci vuole la colonna sonora adeguata: qualcosa d’eroico, con archi e ottoni, violini, trombe e un climax a salire e scendere, che dia tregua, prima di riproporsi più forte di prima. In ultimo, ci vuole una sceneggiatura solida, capace di mettere l’uomo più forte e indistruttibile del pianeta davanti a minacce serie e concrete, ma che lasci spazio anche a pericoli meno letali, per mostrare il lato umano e popolare dell’eroe. Il resto, poi, è contorno e divertimento. Man of Steel ha tutto ciò?
Icona
Partiamo dall’icona e ammettiamo quanto sia difficile per tutti scontrarsi col compianto e amatissimo Christopher Reeve, per molti il solo Superman credibile. Forse, addirittura, il solo possibile. Henry Cavill, il protagonista di questa nuova pellicola, non riesce quasi mai a entrare nel ruolo, non sempre per colpa sua, quanto per la scelta di rendere l’eroe solare per eccellenza più moderno e oscuro. Poi la colonna sonora: anonima. Infine, la sceneggiatura di Goyer e Zack Snyder…
Conteso
Man of Steel vorrebbe interpretare il divario fra le due nature di Clark Kent e di Superman, combattute e contese fra padre biologico, interpretato da Russell Crowe, e padre adottivo, interpretato da Kevin Costner. Il primo lo spinge a mettere i suoi poteri al servizio dell’umanità, il secondo, invece, a rimanere nell’anonimato, fino all’estremo sacrificio. L’idea potrebbe sembrare interessante, ma funziona poco. Rimane in sottofondo, difficile da capire e sfruttata male. Una rielaborazione intimista di quanto visto nel precedente Superman Returns, quella tra il Superman alieno e umano, cresciuto come noi, già molto presente nei film classici di Richard Donner.
Superman è diverso da Batman: è privo della sindrome del sopravvissuto, semplicemente perché senza ricordi della sua prima infanzia; sa d’essere stato adottato e, in quanto tale, rispetta e ama i suoi nuovi genitori, cercando di non perdere la connessione con quelli biologici. È privo di sensi di colpa e lotta per la libertà e la giustizia, facendo del suo meglio per rendere il suo nuovo pianeta un posto migliore. Cercare di trasformarlo in una cupa e depressa ombra di se stesso lo snatura oltre misura e fa rimpiangere tutti i film precedenti.
Kriptonite dimenticata
Infine, rimaniamo perplessi pure per alcune scelte di sceneggiatura, come quando Zod (Michael Shannon) decide di portare Lois Lane (Amy Adams) sull’astronave, senza spiegazioni sul perché, al di là della sola presenza della giornalista, utile allo svolgimento della trama; ancora, quando cerchiamo di capire come funzionino i poteri di Superman e di Zod, in relazione all’atmosfera di Kripton e a quella terrestre, un passaggio obbligato dalla scelta poco felice d’aver dimenticato la kriptonite.
Di Man of Steel si salva poco, insomma. Le prime scene ambientate sul pianeta natale di Clark Kent sono grandiose ed epiche, soprattutto in 3D, e gli scontri coi cattivi sono finalmente all’altezza del personaggio, con distruzione e sfoggio di superforza, supervelocità, vista calorifica e tutto il resto dell’armamentario. E ci sarebbe mancato altro, dopo The Avengers, Hulk e Pacific Rim… Eppure, il film nel complesso brilla poco e diverte meno. Vedere Henry Cavill fissare in silenzio il vuoto, cercando di dare forma e profondità a pensieri conosciuti solo da lui, citando Honest Trailers, fa venir voglia di vederlo pestato a sangue da Ben Affleck, nel già annunciato sequel Superman v Batman: Dawn of Justice, nonostante Zack Snyder sia confermato alla regia.
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Titolo originale | Man of Steel |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA Canada Regno Unito |
Anno | 2013 |
Durata | 143 minuti |
Uscita | 20 Giugno 2013 |
Genere | Azione Avventura |
Regia | Zack Snyder |
Sceneggiatura | David S. Goyer Zack Snyder Kurt Johnstad |
Fotografia | Amir Mokri |
Musiche | Howard Shore |
Produzione | Warner Bros. Legendary Pictures Cruel and Unusual Films DC Entertainment Syncopy Atlas Entertainment Third Act Productions Moving Picture Company |
Distribuzione | Warner Bros. |
Cast | Henry Cavill Amy Adams Russell Crowe Kevin Costner Diane Lane Michael Shannon Ayelet Zurer Laurence Fishburne Harry Lennix Antje Traue Christopher Meloni Richard Schiff Michael Kelly Mackenzie Gray |