Con l’uscita di innumerevoli open world immensi e longevi, come Assassin’s Creed: Valhalla e Cyberpunk 2077, il videogiocatore necessita alle volte di poter provare un’esperienza più breve, meno intensa e soprattutto più semplice. Se anche voi siete stufi di partite online stressanti, single player punitivi (per i pochi che hanno avuto modo di prendere innumerevoli percosse nel remake di Demon’s Soul) e videogame lunghissimi, Purple Tree Studio ha la soluzione per voi. Nel tipico stile dei cabinati à la Pac-Man, la casa di sviluppo ha voluto proporre Ponpu, un gioco classico ma dallo stile moderno.

Trama

Il Dio Papero (è il suo vero nome) sceglie i suoi Adepti della Distruzione per resettare il mondo. Uno dei suoi soldati, a causa di una botta in testa durante l’atterraggio su un pianeta, finisce per cambiare squadra, iniziando una lotta contro il Dio Papero e gli ormai ex-compagni.

Con una intro in stile Dragon Ball Z, siamo catapultati nel mondo creato da Purple Tree Studio.

Gameplay

Lo stile di Ponpu ricorda, per ovvie ragioni, quello di Bomber Man, il celebre videogame giapponese anni ‘80. Infatti, per la durata del gioco il nostro protagonista dovrà muoversi all’interno di mini stage posando o lanciando bombe a più non posso, in modo da eliminare qualsiasi nemico frapposto tra noi e il nostro obiettivo.

A differenza dello storico videogame della Hudson Soft, gli stage presentati sono più simili a Binding of Isaac che agli iconografici labirinti in stile Pac-Man. Per tutte le mappe avremo abbastanza libertà di movimento, in modo da poter eliminare tutti i nemici che ci circondano. Sebbene le meccaniche del gioco siano abbastanza semplici e forse addirittura banali, Ponpu è comunque in grado di divertire grazie a una difficoltà abbastanza equilibrata.

Feeling

A far effettivamente emergere Ponpu da una marea di titoli indie dallo stesso concept è probabilmente il suo art style. Grazie ai design azzeccatissimi e ai suoi colori sgargianti, uniti alla grafica cartoonish delle mappe e dei personaggi, il titolo Purple Tree Studio riesce a essere una buona alternativa a ore di grinding in titoli live service monotoni.

L’unico vero difetto, pericolosissimo, sono i primi minuti di gioco: per chi è abituato a questo tipo di gameplay, il tutorial, composto da parecchi minuti di gioco, risulterà quanto mai noioso, a causa della banalità della difficoltà. Potrebbe risultare un brutto ostacolo se, nel corso dei decenni, avete sterminato migliaia di nemici in giochi come Bomber Man. Per il resto, però, Ponpu merita la sufficienza piena, in quanto riesce a intrattenere pienamente.