Battlecruiser Games ha deciso d’allietare i nostri momenti morti estivi donandoci un nuovo titolo della serie Age of Defense. Il capitolo Prehistory, infatti, si colloca come prologo della storia principale della saga, proponendoci un classico Tower Defense.

Trama

Siamo nella Preistoria e il villaggio dei nostri primitivi amici sta venendo attaccato da orde di creature d’ogni genere. Spetta a noi organizzare le difese lungo la strada che porta ai cancelli: l’obiettivo è sterminare tutti i nemici, prima che riescano a entrare per saccheggiare e distruggere.

Gameplay

Il sistema di gioco di Age of Defense: Prehistory è quello tipico dei più classici Tower Defense, genere iniziato nel lontano 2005 con Master of Defense e reso celebre da titoli come Plants vs Zombies. In questo caso, il gameplay è più simile alla fortunata serie Bloons Tower Defence. Infatti, troviamo un percorso più o meno arzigogolato, fuori dal quale potremo posizionare diversi tipi di difensori, con costi e caratteristiche differenti, che potranno colpire un’area intorno a loro.

Sta, allora, alla nostra abilità strategica decidere come collocare nella mappa i nostri soldati, per sfruttare al meglio le loro peculiarità in relazione alla porzione di strada che vorremo colpire. Il roster dei possibili avversari è variegato anche più di quello dei difendenti e ci troveremo spesso ad affrontare nemici i cui poteri, ognuno diverso dagli altri, ci porteranno a modificare o a implementare la nostra strategia di difesa per farvi fronte. Sono disponibili anche alcuni poteri ricaricabili a tempo, che potremo utilizzare durante l’attacco avversario per intervenire personalmente in supporto ai nostri preistorici difendenti.

Feeling

Age of Defense: Prehistory offre una sfida costante e interessante, costringendoci a mantenere una frenetica attenzione alla gestione delle difese. Non dovremo mai, però, perdere di vista la necessità di una strategia generale, che deve sempre adattarsi di volta in volta a quanto ci troviamo di fronte.

Un altro punto a favore è sicuramente la grafica: una prospettiva isometrica piacevole e simpatica nella mappa, così come nel design dei personaggi che vanno a popolare una preistoria cartoonesca come non mai. Dai difensori ai nemici comuni, fino ad arrivare ai boss, si nota un attento lavoro nel cercare il sorriso di chi è dall’altra parte dello schermo.

Conclusioni

Age of Defense: Prehistory si colloca esattamente nel solco di molti titoli precedenti Tower Defense, facendolo peccare sicuramente d’originalità nelle sue dinamiche generali. Eppure, all’interno del genere, riesce a dire la sua grazie al gameplay ben costruito, a una sfida ben bilanciata e al design simpatico e accattivante.