Angie girl: pensionamenti necessari | Dott.ssa Stranamore
Pensionamenti necessari
Angie girl, il cartone animato che andava in onda nel 1982, era veramente fatto male. Grafica terribile, nessuna cura dei particolari, personaggi secondari poco dettagliati, scelte cromatiche degne di un festino a base di acidi: tipo i capelli dell’agente Michael, che sono biondi, ma tu li vedi verdi e allora pensi che sia ora di svolgere una vita sana, perché le cose stanno sfuggendo di mano. Invece è colpa dei disegnatori. O la doppiatrice, che presta la voce a due personaggi contemporaneamente, la protagonista e la nonna di quest’ultima: pensi sia un problema d’udito e invece no, sono andati a risparmio.
Una protagonista fuori tempo
Protagonista è, appunto, la dodicenne Angie, una ragazzina bionda e d’ottima famiglia, collaboratrice di Scotland Yard, rappresentata dall’ispettore Jackson e dal suo giovane assistente, l’agente Michael, quello coi capelli verdi. Ad avvalorare la tesi dell’abuso di droghe e alcol dei creatori, ci si mette anche l’outfit della detective: l’anime è ambientato nella Londra dell’800, ma Angie è vestita come se fosse sul set di Sette spose per sette fratelli. L’equilibrio è salvo grazie a una profonda quanto scomoda verità, parte integrante della trama: il disappunto dell’Ispettore, ogni qualvolta Angie risolva un caso.
In Italia, le donne in servizio presso la Polizia di Stato sono solo il 15%, ma il dato cresce vertiginosamente nei ruoli apicali: più del 35% di direttori sono donne, perché nei concorsi otteniamo i risultati migliori. In Italia, le donne studiano molto più degli uomini e più a lungo: i dati ISTAT parlano chiaro.
Ancora troppe Angie Girl
E quando noi donne otteniamo grandi risultati, c’è sempre un ispettore Jackson di turno, incapace d’accettarli: borbotta, esclude, mette i bastoni tra le ruote. Per fortuna ci sono anche tantissimi Michael, che riconoscono il valore della persona, al di là del sesso. Le Angie sono ancora troppe in questo Paese e mi auguro che le cose cambieranno: del resto, prima o poi, Jackson andrà in pensione.
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Dott.ssa Stranamore
Valentina Borrelli è laureata in Psicologia.
Sui social è nota per Chiedimiperchésonosingle.
Per noi diventa la Dott.ssa Stranamore.
Una guida per l’amore al tempo dei nerd.