Aomanju | Una foresta in cui ritornare | Recensione
Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars
Titolo originale | 星が原あおまんじゅうの森 |
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Lingua originale | giapponese |
Paese | Giappone |
Anno | 2008 |
Autrice | Hisae Iwaoka |
Editore italiano | BAO Publishing |
Formato | 12,6×18 |
Volumi | 5 |
Prezzo | 8,90 euro |
Uscita | 11 Novembre 2022 |
Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars
«Se sono ancora qui lo devo a tutti loro»
Col suo quinto volume, è terminata l’edizione proposta da BAO Publishing di Aomanju, manga di Hisae Iwaoka proposto nella collana Aiken della casa editrice, dedicata al fumetto nipponico. Abbiamo preferito attenderne la conclusione prima di scrivere le nostre impressioni, perché sin dal primo volume abbiamo avuto la netta sensazione che quest’opera andava lasciata germogliare fino all’ultima tavola. E riteniamo d’aver fatto bene.
Una foresta misteriosa
La storia di Aomanju è ambientata all’interno della foresta misteriosa di Hoshigahara, situata al centro della cittadina e all’interno della quale nessuno osa addentrarsi. È infatti la reliquia di una tragica storia leggendaria ed è abitata da spiriti non sempre amichevoli.
Soichi e Shinako
Soichi, invece, sembra dimorarvi da sempre, innamorato com’è di Shinako, leggiadra ragazza e, soprattutto, spirito del vento. Non è la sola manifestazione della foresta con la quale il ragazzo ha un rapporto, però. Spinto infatti dalla possibilità di divenire anch’egli uno spirito di Hoshigahara, grazie all’aiuto offerto ai suoi abitanti e registrato su una speciale tessera, Soichi è amico di molti di loro, siano essi spiriti di un sassolino tirato da un bambino attraverso il cancello d’ingresso, o del mughetto che prospera pigramente all’ombra degli alberi.
Sulla loro strada, però, sembra frapporsi Nowaki, altro spirito del vento molto geloso di Soichi, il quale non esiterà a compiere anche le azioni più feroci per ostacolare quest’amore e questa convivenza pacifica, una volta per tutte.
L’animismo
Il manga di Hisae Iwaoka s’inserisce a pieno titolo nella tradizione nipponica dell’animismo ed è immediato tornare con la mente alle atmosfere di altre opere simili, prima fra tutte La città incantata di Hayao Miyazaki. Ogni oggetto, pianta o animale può avere una sua identità, infatti, e trascende il concetto di bene e male, perché impossibile da definire se segue la propria indole naturale. Può un vento essere considerato malvagio, se col suo soffio spezza il tronco di un albero?
Verso un finale toccante
Così, se i primi volumi tratteggiano le singole storie dei diversi spiriti, quasi a presentare i tanti attori e le tante attrici di questo palcoscenico surreale e fiabesco, proseguendo nella lettura di Aomanju ogni trama andrà a intrecciarsi alla vicenda principale, per condurci a un finale teso e drammatico, ma allo stesso tempo di grande dolcezza e profondità.
Siamo felici d’aver scelto d’entrare nella foresta di Hoshigahara e d’esserci tuffati nella lettura della storia di Hisae Iwaoka, completata tutta d’un fiato. Una parte di noi è ancora lì, a nutrirsi della saggezza di una rana o a riposare insieme allo spirito di un divano. Vi esortiamo a fare lo stesso: fa bene all’anima.
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Titolo originale | 星が原あおまんじゅうの森 |
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Lingua originale | giapponese |
Paese | Giappone |
Anno | 2008 |
Autrice | Hisae Iwaoka |
Editore italiano | BAO Publishing |
Formato | 12,6×18 |
Volumi | 5 |
Prezzo | 8,90 euro |
Uscita | 11 Novembre 2022 |