Biancaneve | La mela non è avvelenata | Recensione

Il voto di Nerdface:
3.5 out of 5.0 stars
Titolo originale | Snowhite |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2025 |
Durata | 109 minuti |
Uscita | 20 Marzo 2025 |
Genere | Disney |
Regia | Marc Webb |
Sceneggiatura | Erin Cressida Wilson |
Fotografia | Mandy Walker |
Musiche | Jeff Morrow Larry Morey Frank Churchill Pasek & Paul Jack Feldman |
Produzione | Walt Disney Pictures Marc Platt Productions |
Distribuzione | Walt Disney Pictures |
Cast | Rachel Zegler Emilia Faucher Gal Gadot Andrew Burnap Ansu Kabia George Applyby Colin Micheal Carmicheal Samuel Baxter Jimmy Jonhston Dujonna Gift Idriss Kargbo Jaih Betote Hadley Fraser Lorena Andrea Felipe Bejararano |
Il voto di Nerdface:
3.5 out of 5.0 stars
«Specchio, servo delle mie brame»
Una donna, mentre ricama, si punge con un ago. Vedendo il sangue macchiare il tessuto, esprime il desiderio d’avere una figlia dalla pelle bianca come la neve, le labbra rosse e i capelli neri come l’ebano. Il desiderio sarà esaudito e nasce Biancaneve. La donna, però, morirà a causa del travaglio e la piccola sarà destinata a crescere con una matrigna, la seconda moglie del Re, tanto bella quanto malvagia.
Un ordine terribile
Ferocemente vanitosa, chiede a uno specchio magico quale sia la più bella del reame, ricevendo la stessa rassicurazione: è sempre lei. Ma un giorno si sentirà rispondere d’essere stata spodestata, proprio da Biancaneve. Furiosa, ordinerà a uno sgherro di condurre la figliastra nel bosco, ucciderla e portarle come prova il fegato e i polmoni di lei.
La pietà del cacciatore
L’uomo, un cacciatore, ha pietà della ragazza e la libera. Biancaneve fugge e finisce per fare la sguattera di sette nani, subire due tentativi d’omicidio da parte della matrigna, per strangolamento e tramite un pettine stregato, poi mangerà la celebre mela avvelenata, finirà come bottino da esporre di un principe di passaggio e infine rotolerà cadavere da una scarpata, perdendo il boccone del frutto che le impediva di svegliarsi dal sonno eterno.
La storia finisce allegramente con le nozze, cui è invitata anche la matrigna, ma solo perché possa ballare dentro calzature arroventate finché non sopraggiungerà la sua morte.
E poi arriva Disney
Non è questa la Biancaneve che ricordate? Probabilmente perché non conoscete la favola originale dei Fratelli Grimm, edita nel 1857 in forma edulcorata rispetto alla ancor più truce versione iniziale del 1812.
Probabilmente per queste ragioni Walt Disney decide d’esordire nel 1937 con un lungometraggio animato che rivisita in modo consistente il materiale originale. La nuova Biancaneve è ora un’orfana e fa la sguattera per la matrigna, ma l’ordine impartito al cacciatore resterà il medesimo e l’onere della prova sarà il suo cuore.
La mela avvelenata
Biancaneve fugge nel bosco, finisce per fare la sguattera dei sette nani, poi è avvelenata dalla mela e finirà esposta in una teca di vetro, finché un principe piuttosto pervertito rimarrà tanto ammaliato dal suo cadavere al punto di baciarlo, rompendo il sortilegio. Biancaneve lo sposerà, mentre un nuovo futuro da sguattera aleggia sul «vissero felici e contenti».
Probabilmente la stessa considerazione di ieri ha mosso oggi Disney a rileggere ancora la favola, ultimo dei classici a essere proposto in live action a pochi anni dal secolo di vita. E, forse, più di qualsiasi altro prima, Biancaneve necessitava di un adattamento alla contemporaneità, almeno quanto ha saputo calamitare polemiche e giudizi negativi a prescindere, rappresentando una mela avvelenata per la casa dalle grandi orecchie.
Sono solo favole
Le favole, però, come tutte le storie evolvono nel tempo. Ne assorbono i mutamenti e sopravvivono alle generazioni proprio attraverso questa capacità d’adattamento. È nella necessità di una rappresentazione diversa se Disney ha intrapreso questo percorso non privo di contraddizioni e di esasperazioni, necessario in termini culturali e anche per evidenti motivi commerciali, che non facciamo finta d’ignorare.
È sempre riuscita questa operazione? Ovviamente no. Ma, fortunatamente, anche la meno convincente messa in scena di un qualsiasi film animato della nostra infanzia non ne ha intaccato il ricordo di quando rimanemmo incantati da quei classici: per questo consigliamo d’approcciare Biancaneve partendo da questa considerazione, per certi versi banale, eppure centrale.
Ma insomma, com’è questa Biancaneve?
Così, forse, anche i più feroci cacciatori di infidi complotti woke potrebbero constatare come il film di Marc Webb, pur palesando specialmente nella parte centrale diversi difetti e i segni di una produzione travagliata, sia ben fatto, ottimamente recitato e in modo particolare dalla bistrattata Rachel Zegler, riuscendo a omaggiare e a rispettare il classico originale, pur innovandolo decisamente.
Alternando canzoni e sequenze sostanzialmente identiche alla pellicola del 1937 a una storia con una premessa e uno svolgimento differenti soprattutto sul finale, Biancaneve presenta una protagonista differente in molti snodi della trama, ponendo più di una riflessione sul concetto di bellezza e sull’importanza di relazionarci agli altri con curiosità e rispetto. Come dovremmo sempre fare nei confronti di un’opera di finzione, ricordando che la nostra memoria emotiva non è il centro della verità.
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Titolo originale | Snowhite |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2025 |
Durata | 109 minuti |
Uscita | 20 Marzo 2025 |
Genere | Disney |
Regia | Marc Webb |
Sceneggiatura | Erin Cressida Wilson |
Fotografia | Mandy Walker |
Musiche | Jeff Morrow Larry Morey Frank Churchill Pasek & Paul Jack Feldman |
Produzione | Walt Disney Pictures Marc Platt Productions |
Distribuzione | Walt Disney Pictures |
Cast | Rachel Zegler Emilia Faucher Gal Gadot Andrew Burnap Ansu Kabia George Applyby Colin Micheal Carmicheal Samuel Baxter Jimmy Jonhston Dujonna Gift Idriss Kargbo Jaih Betote Hadley Fraser Lorena Andrea Felipe Bejararano |