Billy | Amaro in bocca | Recensione
Il voto di Nerdface:
2.5 out of 5.0 stars
Titolo originale | Billy |
---|---|
Lingua originale | italiano |
Paese | Italia |
Anno | 2023 |
Durata | 97 minuti |
Uscita | 1° Giugno 2023 |
Genere | Drammatico |
Regia | Emilia Mazzacurati |
Sceneggiatura | – |
Fotografia | – |
Musiche | – |
Produzione | – |
Distribuzione | Parthénos |
Cast | Matteo Oscar Giuggioli Carla Signoris Alessandro Gassmann Giuseppe Battiston Benedetta Gris Roberto Citran Sandra Ceccarelli |
Il voto di Nerdface:
2.5 out of 5.0 stars
«Ci vuole molto più coraggio a restare»
Billy, il primo lungometraggio diretto da Emilia Mazzacurati, è un racconto di formazione che si svolge in un contesto provinciale intriso di complessità e sfumature drammatiche. La pellicola si apre con una scena molto intensa e metaforica, in cui il protagonista, ancora bambino, è abbandonato dal padre dopo essersi nascosto in casa, con la scusa di giocare a nascondino.
Una madre sopra le righe
Il film continua, poi, con un Billy già adolescente che deve confrontarsi col difficile carattere della madre. È proprio da questo punto che iniziano i gravi problemi di scrittura della pellicola: la madre di Billy, infatti, è un personaggio talmente sopra le righe da risultare macchiettistico e poco credibile all’interno dell’universo narrativo.
In generale, ai personaggi secondari è rivolta un’attenzione e una profondità insufficiente al fine di raccontare in maniera efficace il cambiamento e la storia di formazione d’ognuno. Ogni loro progressione psicologica è infatti costruita solo in funzione del finale, che risulta davvero troppo semplicistico e melenso.
Il talento della regista
Aldilà delle critiche alla scrittura di Billy, bisogna però riconoscere il talento di Emilia Mazzacurati alla regia, che riesce quasi sempre a trovare inquadrature originali che confezionano un prodotto davvero suggestivo a livello visivo: quest’ultimo aspetto è sicuramente aiutato dalla magistrale fotografia di Alessandro Abate e Daria D’Antonio, direttore della fotografia di È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino.
Il protagonista
Per quanto riguarda le ambientazioni, invece, si cerca di strizzare l’occhio all’immaginario della serialità americana, con particolare attenzione a Stranger things. Questo tipo di riferimento sicuramente rende la pellicola più attraente per un pubblico giovane, perdendo però d’originalità e credibilità scenica. Il focus del film, come si può intuire dal titolo, è Billy, ben interpretato da Matteo Oscar Giuntoli.
Vive un momento di forte smarrimento giovanile, sembra quasi non voler trovare uno scopo nella sua vita dopo aver vissuto un’infanzia da bambino prodigio. La figura della madre, è centrale nella sua formazione e la sua presenza è ingombrante, se non asfissiante.
Zippo
A dare inizio al processo di cambiamento del protagonista e dei personaggi che gli ruotano attorno è Zippo, interpretato da Alessandro Gassman, stereotipo della rockstar che all’apice della sua carriera ha abbandonato la musica e la famiglia, non riuscendo a sopportare il peso del successo e della felicità. Zippo e Billy continuano a incontrarsi per una serie di equivoci molto fortuiti e che su schermo risultano però molto artificiosi e forzati.
Tutto poco credibile
In conclusione, l’enorme problema di Billy è l’intreccio degli eventi della storia, che risultano parecchio raffazzonati e di conseguenza poco credibili, soprattutto nel finale. Il film, pur scorrendo piacevolmente sullo schermo, lascia però un forte senso d’amarezza.
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Titolo originale | Billy |
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Lingua originale | italiano |
Paese | Italia |
Anno | 2023 |
Durata | 97 minuti |
Uscita | 1° Giugno 2023 |
Genere | Drammatico |
Regia | Emilia Mazzacurati |
Sceneggiatura | – |
Fotografia | – |
Musiche | – |
Produzione | – |
Distribuzione | Parthénos |
Cast | Matteo Oscar Giuggioli Carla Signoris Alessandro Gassmann Giuseppe Battiston Benedetta Gris Roberto Citran Sandra Ceccarelli |