Birds of Prey | Margot Robbie è Harley Quinn | Recensione
Il voto di Nerdface:
3.5 out of 5.0 stars
Titolo originale | Birds of Prey and the Fantabulous Emancipation of One Harley Quinn |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2020 |
Durata | 108 minuti |
Uscita | 6 Febbraio 2020 |
Genere | Supereroi |
Regia | Cathy Yan |
Sceneggiatura | Christina Hodson |
Fotografia | Matthew Libatique |
Musiche | Daniel Pemberton |
Produzione | Warner Bros. LuckyChap Entertainment Kroll & Co. Entertainment Clubhouse Pictures |
Distribuzione | Warner Bros. |
Cast | Margot Robbie Mary Elizabeth Winstead Jurnee Smollett-Bell Ella Jay Basco Ewan McGregor Rosie Perez Chris Messina Charlene Amoia |
Il voto di Nerdface:
3.5 out of 5.0 stars
«Dobbiamo lavorare insieme»
Dopo una pessima apparizione, non per la performance in sé, quanto per il film di cui è stata protagonista, Suicide Squad, torna Margot Robbie nei panni della fantasmagorica Harley Quinn.
Il nuovo capitolo targato DC Comics racconta la separazione fra il Joker e la nostra Harleen Quinzel la quale, dopo la rottura, non gode più della protezione del principe pagliaccio del crimine. Alle sue calcagna, conseguentemente, arriveranno tutte le persone cui ha fatto un torto, compreso Roman Sionis, Maschera Nera, interpretato da Ewan McGregor.
Una bambina in pericolo
Insieme a lei, si unirà un gruppo di eroine, o quasi, che insieme dovranno difendere una ragazzina, Cassandra Cain, la quale ha rubato un diamante, appartenente a proprio a Black Mask. Nonostante per molti Harley Quinn fosse uno dei pochi elementi salvabili nel noto film diretto da David Ayer, Suicide Squad, il personaggio interpretato da Margot Robbie risultò subito decisamente problematico.
Emancipazione femminile
Con una relazione col Joker decisamente unidirezionale, l’ex psichiatra di Arkham risultava una bambola nelle mani di un pazzo, senza alcun cenno al lato violento e sadico del loro rapporto. Nella pellicola di Cathy Yan, sin dal titolo completo, s’intuisce che il tema principale di Birds of Prey e la Fantasmagorica Rinascita di Harley Quinn sia decisamente incentrato sull’emancipazione femminile.
Nonostante sia facile saltare a facili conclusioni, ovvero che questo tema sarà tirato su schermo e sbattuto in faccia allo spettatore, Christina Hodson, la sceneggiatrice, riesce a rendere il tutto abbastanza sottile e integrato nella trama, tanto da non rendere il film didascalico.
Un ottimo action
Dal punto di vista dell’action, parte fondamentale di un film di questo tipo, forse assistiamo ai migliori combattimenti di una pellicola targata DC Comics, o Marvel, sebbene il paragone sia ingiusto. Effettivamente, a differenza di pellicole di entrambe le case, come Avengers: Endgame o Justice League, Birds of Prey utilizza attori in carne e ossa per i combattimenti: è decisamente più vicino a un qualsiasi John Wick, per atmosfere e scene d’azione, che a un film di supereroi.
È quasi John Wick
A proposito del franchise con Keanu Reeves, Birds of Prey riesce ad avvicinarsi, senza eguagliarlo, tuttora impresa titanica, alla precisione dei combattimenti dei lavori di Chad Stahelski, con inquadrature che evidenziano i colpi dati o subiti, con ossa rotte e corpi mutilati.
Negli USA, infatti, Birds of Prey ha ricevuto l’R-Rating, ovvero il divieto di visione ai minori di 17 anni, facendolo entrare nello stesso club di Deadpool. In effetti, soprattutto all’inizio, la scrittura di Christina Hodson sembra prendere a piene mani dal franchise Fox: Harley Quinn è un personaggio perfetto, pazzo al punto giusto per utilizzare rotture della quarta parete e le battute fuori luogo.
Una struttura debole
Da un punto di vista della sceneggiatura, la struttura impostata è forse la parte più debole del film. Introdurre ben 5 protagonisti non è facile: David Ayer, per esempio, spese quasi un atto di Suicide Squad per raccontare, in stile Bignami, l’intera backstory dei personaggi, narrazione assolutamente sconsigliata in ogni manuale di sceneggiatura.
Uno scomodo paragone
Christina Hodson decide quindi di risparmiare al pubblico un tale supplizio, decidendo però di spalmare i racconti didascalici per tutto il film. Purtroppo, a oggi, nessuno è riuscito a replicare un’introduzione di gruppo perfetta come James Gunn in Guardiani della Galassia, in cui tutti i protagonisti sono presentati senza che il racconto si fermi un attimo.
Gli altri pregi di Birds of Prey
Birds of Prey, perdendosi in introduzioni, finisce per spezzare il ritmo della storia, facendo perdere il coinvolgimento del pubblico. Nonostante tutto, però, a Christina Hodson va dato credito d’essere riuscita a costruire personaggi interessanti, non tanto per la loro introspezione, quanto per la loro caratterizzazione, rendendo le Birds of Prey un gruppo divertente e simpaticamente eterogeneo, con Harley Quinn indiscussa protagonista. In conclusione, Birds of Prey, grazie alle buone interpretazioni di Margot Robbie e di Ewan McGregor, che sembra essersi divertito molto in questo ruolo di villain decisamente sopra le righe, riesce a intrattenere nonostante qualche difetto di sceneggiatura.
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Titolo originale | Birds of Prey and the Fantabulous Emancipation of One Harley Quinn |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2020 |
Durata | 108 minuti |
Uscita | 6 Febbraio 2020 |
Genere | Supereroi |
Regia | Cathy Yan |
Sceneggiatura | Christina Hodson |
Fotografia | Matthew Libatique |
Musiche | Daniel Pemberton |
Produzione | Warner Bros. LuckyChap Entertainment Kroll & Co. Entertainment Clubhouse Pictures |
Distribuzione | Warner Bros. |
Cast | Margot Robbie Mary Elizabeth Winstead Jurnee Smollett-Bell Ella Jay Basco Ewan McGregor Rosie Perez Chris Messina Charlene Amoia |