Blackbird: l’Ultimo Abbraccio | Nodi al pettine | Recensione
Il voto di Nerdface:
3.0 out of 5.0 stars
Titolo originale | Blackbird |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2019 |
Durata | 98 minuti |
Uscita | 26 Luglio 2021 |
Genere | Drammatico |
Regia | Roger Michell |
Sceneggiatura | Christian Torpe |
Fotografia | Mike Eley |
Musiche | Peter Gregson |
Produzione | Magna Entertainment Busted Shark Productions SF Studios Millennium Films |
Distribuzione | Sky |
Cast | Susan Sarandon Kate Winslet Mia Wasikowska Sam Neill Lindsay Duncan Rainn Wilson Bex Taylor-Klaus Anson Boon |
Il voto di Nerdface:
3.0 out of 5.0 stars
«A una vita meravigliosa!»
Le storie con al centro un nucleo famigliare sono forse il modo più semplice per raggiungere un grande pubblico. Premono tasti emotivi comuni all’esperienza d’ogni persona, riuscendo così a generare empatia con facilità e facendo affezionare il pubblico ai personaggi.
Il rischio dal lato produttivo è, tuttavia, di cadere nella ripetizione. In un genere tanto sfruttato è infatti facile, se non naturale, finire per riproporre trame già viste e apprezzate dallo spettatore. Blackbird: l’Ultimo Abbraccio, il nuovo film di Roger Michell, già regista di Notting Hill, disponibile da pochi giorni su Sky, s’inserisce in un piccolo sotto genere del dramma familiare, dove una tragedia (un parente ammalato o una morte, solitamente) porta a un’inevitabile reunion capace di portare a galla segreti nascosti e tensioni mai esplorate.
Un cast affiatato
Per la somiglianza dell’intreccio e la costruzione dei personaggi, ricorda titoli come This is where I leave you, di Shawn Levy, e Other People, di Chris Kelly. Se la storia non brilla d’originalità e la sceneggiatura firmata da Christian Torpe sembra sfiorare a malapena i temi che il film vorrebbe affrontare, Blackbird: l’Ultimo Abbraccio trova il suo punto di forza in un cast compatto e affiatato, capitanato da Susan Sarandon, Kate Winslet e Mia Wasikowska.
Remake del film danese Silent Heart, di Bille August, Blackbird: l’Ultimo Abbraccio racconta l’ultimo weekend di Lily (Susan Sarandon), una donna affetta da SLA, prima di togliersi la vita. Per questo decide, aiutata dal marito Paul (il bravissimo Sam Neill), di riunire la famiglia, invitando le figlie Jennifer (Kate Winslet) e Anna (Mia Wasikowska) e la sua migliore amica Elizabeth (Lindsay Duncan). La placida casa al mare diventa presto lo sfondo di litigi e confessioni tra le persone presenti, mentre la tragica decisione di Lily si fa sempre più vicina.
L’impostazione teatrale del film
Blackbird: l’Ultimo Abbraccio sceglie di seguire logiche appartenenti al teatro nella direzione degli attori e nell’impostazione delle scene, riuscendo però a non sfociare in un’eccessiva forzatura della realtà. Un ulteriore pregio è quello di saper bilanciare in modo corretto e intelligente umorismo e dramma, creando per il pubblico un’atmosfera rassicurante, ma allo stesso tempo malinconica.
I problemi del film derivano, come menzionato in precedenza, da una sceneggiatura debole che si limita ad abbozzare i personaggi. Questo è il caso soprattutto del marito Paul, ridotto a semplice supporto emotivo, che solo grazie alla performance di Sam Neill trova la profondità necessaria.
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Titolo originale | Blackbird |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2019 |
Durata | 98 minuti |
Uscita | 26 Luglio 2021 |
Genere | Drammatico |
Regia | Roger Michell |
Sceneggiatura | Christian Torpe |
Fotografia | Mike Eley |
Musiche | Peter Gregson |
Produzione | Magna Entertainment Busted Shark Productions SF Studios Millennium Films |
Distribuzione | Sky |
Cast | Susan Sarandon Kate Winslet Mia Wasikowska Sam Neill Lindsay Duncan Rainn Wilson Bex Taylor-Klaus Anson Boon |