Blade Runner 2049 | Nuove cose inimmaginabili | Recensione
Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars
Titolo originale | Blade Runner 2049 |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Canada Regno Unito USA |
Anno | 2017 |
Durata | 163 minuti |
Uscita | 5 Ottobre 2017 |
Genere | Fantascienza |
Regia | Denis Villeneuve |
Sceneggiatura | Hampton Fancher Michael Green |
Fotografia | Roger Deakins |
Musiche | Jóhann Jóhannsson Hans Zimmer Benjamin Wallfisch |
Produzione | Alcon Entertainment Thunderbird Entertainment Scott Free Productions |
Distribuzione | Warner Bros. |
Cast | Ryan Gosling Harrison Ford Dave Bautista Jared Leto Ana de Armas Sylvia Hoeks Robin Wright Mackenzie Davis Carla Juri Lennie James Barkhad Abdi David Dastmalchian Hiam Abbass Wood Harris |
Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars
«Io so cos’è reale»
Tra i sequel più attesi e temuti, Blade Runner 2049 arriva in sala, con tutto il carico di paure, speranze e curiosità suscitate sin dai primi rumor sulla sua realizzazione, fino agli ultimi video circolati in rete.
Alla regia c’è Denis Villeneuve, probabilmente tra i più talentuosi registi di fantascienza di questi ultimi tempi e che abbiamo apprezzato per Arrival. Ridley Scott è nella vesti di produttore, a segnare una continuità ancora più forte con la prima pellicola del 1982, peraltro recentemente restaurata in 4K e proposta nella sua Final Cut.
Una sfida enorme
Solo il regista canadese era in grado di farsi carico di questa attesa e di mettere mano a un vero e proprio cult della storia del cinema. Perché Blade Runner è questo, una pietra miliare del Cyberpunk e di una certa visione distopica del futuro: non è permesso prenderlo sottogamba.
Tre cortometraggi con cui prepararsi
Il primo consiglio ai naviganti è quello di tuffarsi in questa esperienza avendo fatto un bel ripasso: Blade Runner 2049 è infatti pieno di rimandi al film originale. Inoltre, a preparare il pubblico a questo nuovo capitolo ambientato 30 anni dopo i fatti del primo, sono stati diffusi 3 cortometraggi, due a firma di Luke Scott, il terzo e ultimo col marchio di Shinichiro Watanabe. Recuperateli e fate vostri questi antefatti.
Nel 2049 la caccia ai replicanti non s’è fermata. i vecchi modelli sono in fuga e riescono a nascondersi con più facilità, dopo la tabula rasa degli archivi digitali avvenuta per una tempesta magnetica. Una nuova corporazione, però, guidata da un inquietante personaggio (Jared Leto), è ora in grado di produrre un modello migliorato, ubbidiente e stabile.
Un nuovo cacciatore di replicanti
A intrecciare la sua vicenda personale con quella della multinazionale è un nuovo blade runner (Ryan Gosling): l’ultimo incarico affidatogli, infatti, si rivelerà molto più pericoloso del previsto e scatenerà tutti gli eventi successivi. È un bel personaggio, peraltro davvero ottimamente interpretato dall’attore: rifugge il contatto con gli altri, preferendo invece un rapporto con un programma olografico dalle fattezze di Ana de Armas.
Il che è anche comprensibile, considerata la sua bellezza, ma soprattutto offre nuovi spunti per il tema di fondo, cosa sia definibile umano, cosa possa essere dato per verità. La ricerca della possibilità d’avere un contatto fisico con lei regala una delle scene d’amore più disturbanti e intense degli ultimi anni.
Blade Runner 2049 ha una trama molto complessa e ricca di colpi di scena. Difficile scriverne, perché il rischio spoiler è dietro ogni angolo. Fortunatamente, però, ci viene in soccorso l’impatto visivo del film, assolutamente stordente, magnifico.
La cura per i dettagli
Denis Villeneuve più volte ha sottolineato come abbia voluto ricostruire le scenografie dal vero. Il risultato è pazzesco. Dalle riprese esterne a quelle negli interni, la cura per i dettagli è stata maniacale e si è catapultati in un mondo angosciante, terribilmente decadente e malinconico. Tutto concorre a esaltare questo aspetto, dai colori alle musiche, che ricalcano perfettamente i temi del primo Blade Runner, non a caso affidate anche a Hans Zimmer.
Harrison Ford
Il ritmo del film è lento, ma mai noioso, e tutto il cast è stato chiamato a uno sforzo evidente, perché la camera spesso indugia in primi piani, volti a dettare gli stati d’animo dei protagonisti. E poi c’è lui, Harrison Ford. Il suo ingresso in scena non è paragonabile a quello de Il Risveglio della Forza, ma letteralmente buca lo schermo, complice un cambio di colori dominanti la scena.
Un sequel degno
Eccezionale è l’ambiente in cui vive, autoironico l’incontro con Ryan Gosling, in uno scenario fortemente surreale. Nel corso delle più di 2 ore di durata, Blade Runner 2049 ricompone un puzzle i cui tasselli sono sparsi in questa gioia per gli occhi. È il pregio e allo stesso tempo il limite del film. Resta attaccato addosso più per la sua bellezza estetica che per la trama, forse troppo complessa, ma è certamente un sequel degno, che ci permette di dire, ancora: «Abbiamo visto cose che non potete neanche immaginare».
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Titolo originale | Blade Runner 2049 |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Canada Regno Unito USA |
Anno | 2017 |
Durata | 163 minuti |
Uscita | 5 Ottobre 2017 |
Genere | Fantascienza |
Regia | Denis Villeneuve |
Sceneggiatura | Hampton Fancher Michael Green |
Fotografia | Roger Deakins |
Musiche | Jóhann Jóhannsson Hans Zimmer Benjamin Wallfisch |
Produzione | Alcon Entertainment Thunderbird Entertainment Scott Free Productions |
Distribuzione | Warner Bros. |
Cast | Ryan Gosling Harrison Ford Dave Bautista Jared Leto Ana de Armas Sylvia Hoeks Robin Wright Mackenzie Davis Carla Juri Lennie James Barkhad Abdi David Dastmalchian Hiam Abbass Wood Harris |