Blinded by the light | L’amore infinito per il Boss | Recensione
Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars
Titolo originale | Blinded by the light |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Regno Unito |
Anno | 2019 |
Durata | 114 minuti |
Uscita | 29 Agosto 2019 |
Genere | Commedia Musicale |
Regia | Gurinder Chadha |
Sceneggiatura | Gurinder Chadha |
Fotografia | Ben Smithard |
Musiche | A.R. Rahman |
Produzione | Bend It Films Ingenious Media Levantine Films |
Distribuzione | Warner Bros. |
Cast | Viveik Kalra Kulvinder Ghir Meera Ganatra Nell Williams Aaron Phagura Hayley Atwell Rob Brydon Dean-Charles Chapman Sally Phillips |
Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars
«Lui parla di me»
… A un certo punto m’è venuto un groppo in gola, tenace e al limite del sostenibile, che mi ha accompagnato per quasi tutta la durata del film. Ogni colpo di batteria era in perfetto sync con quelli del mio cuore e l’inizio d’ogni singola canzone, anche se già ascoltata all’infinito, è stato un brivido, a squassare le vene dei polsi e a infrangersi contro ogni singola fibra del mio corpo.
Trentacinque anni fa ero Javed, il protagonista di Blinded by the light. Non ero pakistano, ma fa lo stesso. Ero il ragazzino un po’ sfigatello, desideroso di musica, passione, energia, baci, sesso. Vita.
Ero Javed
Ero il ragazzino che schiacciava play per la prima volta sul walkman Sony e si lasciava letteralmente travolgere da un turbinio di sensazioni mai provate prima. Ero Javed, quell’estate dell 1984, tre anni prima di lui, ma con la stessa voglia di redenzione e riscatto da raggiungere attraverso la musica. Ed era proprio la musica di Bruce Springsteen, che nella sua sacralità arrivava deflagrante come il rullante di Badlands, il sax di Jungleland e il piano di Backstreets, a devastare e travolgere senza pietà, a diventare quanto di più potente e dolce potesse capitarmi d’ascoltare.
L’elogio della fuga
Ogni parola arrivava dritta e faceva il suo dovere, diventava la formula di resistenza a tutto, l’àncora di salvezza, l’uscita di sicurezza. «It’s a town full of losers and I’m pulling out of here to win», gridata a pieni polmoni. Niente di più vero per il giovanissimo Javed e la sua voglia di scappare via, nell’elogio stesso della fuga tanto cara alle tematiche di Bruce Springsteen.
La Luton di metà anni ’80, imbrigliata nel bigottismo e nel più nero e feroce razzismo contro chi cercava integrazione e, laddove possibile, anche amore e rispetto. Le sue liriche, a scandire ogni singolo momento di Javed, della sua famiglia e dei suoi (pochissimi) amici. Il meccanismo emotivo che cambiò diverse vite, compresa la mia.
Un profeta laico
Javed sono io, ma Javed è anche tutta la mia generazione, che 35 anni fa cominciò una profonda storia d’amore col più grande profeta laico di sempre, Bruce Springsteen. Blinded by the light diverte ed emoziona, è diretto con grande garbo, supportato da attori molto bravi (il padre di Javed è da applausi), ma è ovviamente la musica a dettare le dinamiche emotive.
Javed sei anche tu
Il groppo in gola rimane, fino a sciogliersi in un misto di lacrime e stupore. Javed sono io, Javed siamo tutti noi cuori affamati, nati per correre, anche ora a 50 anni, in drammatico sovrappeso, lo stomaco in subbuglio ma con gli occhi mai stanchi di guardare.
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Titolo originale | Blinded by the light |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Regno Unito |
Anno | 2019 |
Durata | 114 minuti |
Uscita | 29 Agosto 2019 |
Genere | Commedia Musicale |
Regia | Gurinder Chadha |
Sceneggiatura | Gurinder Chadha |
Fotografia | Ben Smithard |
Musiche | A.R. Rahman |
Produzione | Bend It Films Ingenious Media Levantine Films |
Distribuzione | Warner Bros. |
Cast | Viveik Kalra Kulvinder Ghir Meera Ganatra Nell Williams Aaron Phagura Hayley Atwell Rob Brydon Dean-Charles Chapman Sally Phillips |