Braveheart: quando Mel Gibson ci rese tutti scozzesi
Braveheart
«Tutti muoiono, non tutti però vivono veramente».
Titolo originale | Braveheart |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Data d’uscita | 24 Maggio 1995 |
Durata | 171 minuti |
Genere | Biopic Guerra Storico |
Regia | Mel Gibson |
Cast | Mel Gibson Sophie Marceau Brendan Gleeson James Cosmo Sean McGinley Catherine McCormack Patrick McGoohan David O’Hara Angus Macfadyen Ian Bannen Tommy Flanagan Peter Hanly John Cavanaugh Stephen Billington Brian Cox Sean Lawlor Sandy Nelson Tam White Peter Mullan Alun Armstrong John Murtagh Rupert Vansittart Gerard McSorley Michael Byrne David Gant Malcolm Tierney |
Uscita italiana | 1° Dicembre 1995 |
Di come divenni scozzese
Nella vita di tutti ci sono i prima e i dopo. Scelte, occasioni e casualità spezzettano ogni esistenza in fasi. Mura fatte di momenti di passaggio, con la maturità a fare la malta. La scoperta dell’indignazione con Fontamara, quella della redenzione col sacrificio di Darth Vader, la passione con Francesco Totti e l’eroico furore contro gli oppressori tramite la visione di Braveheart, prodotto, diretto e interpretato da Mel Gibson.
L’immaginario mondiale
Fu sotto il Natale del 1995 e, dopo, vissi tre giorni di vero magone. Rimasi devastato vivendo le angherie subite dal popolo scozzese. E non fui il solo. Quel film perfetto, gigantesco e meraviglioso s’impresse a fuoco nell’immaginario mondiale, arrivando a scuotere le fondamenta dell’orgoglio scozzese e dando un impulso poderoso al referendum sulla devoluzione del 1997, in cui la Scozia votò per riavere un suo proprio Parlamento, dopo il fallimento patito nel 1979.
La lotta al trono
La storia è ambientata nel XIII secolo. L’assenza di un erede al trono alla morte del Re di Scozia scatena beghe tra i nobili pretendenti, intenti ognuno a reclamare il proprio diritto. Come mediatore, si offre il sovrano inglese Edoardo I Plantageneto che, con un sotterfugio, elimina in un colpo solo tutti i suoi potenziali avversari. Nella rappresaglia che ne segue, perisce il padre di un bambino, William Wallace, che è preso seco dallo zio.
Al seguito di questo, William passa molti anni lontano da casa, durante i quali istruisce profondamente corpo, spirito e mente. Nel frattempo, Edoardo I schiaccia sotto il suo tacco il popolo scozzese, vessato, disarmato e costretto ad accettare ogni genere d’angheria. Ferro, stupri, violenza e tasse hanno ormai esasperato gli orgogliosi abitanti delle Highland, che sono però divisi, mal governati e abbandonati dai pochi nobili scampati al sanguinoso tradimento del Plantageneto. Servirebbe una scintilla e puntuale arriva col ritorno a casa di Wallace.
L’inizio della rivolta
Fattosi uomo, William Wallace vorrebbe solo sposarsi e ricostruire la sua fattoria. Ma il fato ha altro in serbo per lui. Per avere resistito a un tentativo di stupro, Murron, la donna che aveva segretamente sposato, è uccisa dai soldati inglesi, spingendo gli uomini alla reazione. È l’inizio della rivolta. Uno dopo l’altro i villaggi scozzesi si uniscono contro il nemico comune, sotto la guida di William il quale, insieme ai suoi più fidati amici, organizza tatticamente e con destrezza le male armate ma motivate forze scozzesi, fino a costringere Londra a reagire.
Un intrigo internazionale
L’incredibile sconfitta sul campo di Stirling della poderosa armata del Nord sorprende il Plantageneto, costretto a confrontarsi con un nemico insidioso. Per studiarlo e rallentarlo, spinge Isabella di Francia, la giovane moglie del suo inadeguato erede, a incontrarlo per negoziare, preparandosi segretamente per una nuova trappola (dannato Edoardo I!). Tra William e la Principessa, però, sboccia l’amore e Isabella diviene una preziosa informatrice dei ribelli.
Tra i nobili scozzesi, che nel frattempo nominano Wallace Lord Protettore, v’è Robert Bruce, l’ideale nuovo sovrano. Sebbene goda della fiducia dell’eroe, finirà per tradirlo proprio nello scontro sul campo col sovrano inglese, ancora una volta più spietato e furbo di tutti. Solo all’ultimo, quando ormai l’esercito scozzese è in rotta, Bruce si pente e salva la vita a Wallace. Una volta guarito, l’eroe riprende a combattere, eliminando di persona i nobili traditori del suo popolo.
Libertà!
Consapevole dei rischi, ma disposto a tutto per unire gli scozzesi sotto un’unica bandiera, William Wallace è nuovamente tradito e stavolta catturato. Lapidato e torturato in pubblica piazza per costringerlo a invocare una pietosa morte, Wallace guadagna infine il rispetto della folla, invocando ancora una volta la «libertà!!!», urlando così forte da farsi sentire dal morente Edoardo I, che spira scoprendo il tradimento d’Isabella, la quale porta in grembo il figlio del suo nemico.
La vittoria finale
Qualche tempo dopo, un roso Robert Bruce, nominato Re e pronto a effettuare un giuramento di vassallaggio al trono inglese, abbandona infine le sue remore e, invocando il nome di Wallace, guida i suoi alla vittoria e alla libertà.
Immortale la prova maiuscola e oltremodo empatica di Mel Gibson, immenso anche alla regia. Splendida Sophie Marceau, in un ruolo romantico che, col suo struggente percorso sentimentale, completa idealmente e a tutto tondo il cammino iniziato con Il tempo delle mele, facendoci di nuovo battere il cuore, ma stavolta in maniera matura. Ricchissimi gli altri personaggi, tutti indimenticabili.
Un grande cinema
Altro elemento fondamentale le musiche celtiche, ricamate sulle scene da James Horner che, dopo la nomination di Braveheart, vincerà 2 Oscar con Titanic, a oggi la colonna sonora più venduta di tutti i tempi. Poco importano le numerose inesattezze storiche, in quanto di kolossal si tratta e non di documentario.
Braveheart: cuore impavido è e sarà per sempre grande cinema, di quello che non teme in alcun modo il passare del tempo, perché di esso si nutre tramite lo stato d’arte. I 5 Oscar, tra cui Miglior Film e Regia, e ben 10 nomination ne saranno imperituro memento ma, a prescindere dai premi, sarà sempre capace d’appiccare il fuoco nei cuori degli spettatori di tutti i tempi. Flauti, arpe, vielle e cornamuse: siamo scozzesi!
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Titolo originale | Braveheart |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Data d’uscita | 24 Maggio 1995 |
Durata | 171 minuti |
Genere | Biopic Guerra Storico |
Regia | Mel Gibson |
Cast | Mel Gibson Sophie Marceau Brendan Gleeson James Cosmo Sean McGinley Catherine McCormack Patrick McGoohan David O’Hara Angus Macfadyen Ian Bannen Tommy Flanagan Peter Hanly John Cavanaugh Stephen Billington Brian Cox Sean Lawlor Sandy Nelson Tam White Peter Mullan Alun Armstrong John Murtagh Rupert Vansittart Gerard McSorley Michael Byrne David Gant Malcolm Tierney |
Uscita italiana | 1° Dicembre 1995 |