C’era una volta a… Hollywood | Lode al cinema! | Recensione
Il voto di Nerdface:
4.5 out of 5.0 stars
Titolo originale | Once upon a time in Hollywood |
---|---|
Lingua originale | inglese |
Paese | Regno Unito USA |
Anno | 2019 |
Durata | 161 minuti |
Uscita | 18 Settembre 2019 |
Genere | Commedia Drammatico |
Regia | Quentin Tarantino |
Sceneggiatura | Quentin Tarantino |
Fotografia | Robert Richardson |
Musiche | – |
Produzione | Columbia Pictures Heyday Films |
Distribuzione | Warner Bros. Italia |
Cast | Leonardo DiCaprio Brad Pitt Margot Robbie Emile Hirsch Margaret Qualley Timothy Olyphant Julia Butters Austin Butler Dakota Fanning James Landry Hebert Bruce Dern Mike Moh Luke Perry Damian Lewis Kurt Russell Zoë Bell Al Pacino Lorenza Izzo Michael Madsen Damon Herriman Rafal Zawierucha Tim Roth Samantha Robinson Marco Rodríguez |
Il voto di Nerdface:
4.5 out of 5.0 stars
«Rick fucking Dalton»
Dopo The hateful eight, torna il maestro Quentin Tarantino col suo nono e, probabilmente, penultimo film. Il regista di capolavori come Bastardi senza gloria e Pulp fiction, per non citarne l’intera filmografia, forse una delle più impeccabili della storia del cinema, gira una pellicola decisamente anomala per il suo stile, ma che ci dice molto sul senso di nostalgia che lo attanaglia.
La trama
Partiamo prima dalla trama. Rick Dalton (Leonardo DiCaprio), un attore di una serie TV western, si ritrova senza lavoro nella Hollywood del 1969, che stava per vivere una delle sue grandi rivoluzioni, passando dalla Golden Age all’era della Nuova Hollywood. Insieme al suo fedele amico e stuntman Cliff Both (Brad Pitt), cercherà una nuova sistemazione lavorativa, soprattutto perché come vicini di casa si ritrova Roman Polanski, autore che esordì proprio in quel periodo, e Sharon Tate (Margot Robbie). In tutto questo, vediamo un Charles Manson architettare qualcosa riguardo la coppia.
Un hangout film
La vicenda di C’era una volta a… Hollywood è difficile da spiegare. La pellicola è un cosiddetto hangout film, in cui non assistiamo a una vera trama classica, ma a una serie di episodi vissuti dai protagonisti, utili a farci affezionare a loro. È possibile ricercare l’inizio di questo genere in Rio Bravo, un western del 1959 e sicuramente Quentin Tarantino è un grande fan della commedia degli anni ’90 La vita è un sogno, di Richad Linklater, appartenente allo stesso filone.
È un genere difficilissimo da scrivere perché, se non s’intrattiene il pubblico con una storia, bisogna farlo per forza con la caratterizzazione dei personaggi e i loro dialoghi, elementi in cui Quentin Tarantino è però un maestro. Anche qui la sua qualità di scrittura è sempre d’altissimo livello e rende C’era una volta a… Hollywood un piacere per gli occhi e prima ancora per le orecchie, per un impianto supportato dalla solita regia magistrale.
Un favoloso DiCaprio
Ad aiutare più d’ogni altro elemento la tenuta del film, però, è la performance del cast. Leonardo DiCaprio dona, forse, una delle sue prove attoriali migliori, forse anche superiore di quella offerta in The wolf of Wall Street, recitando in maniera talmente carismatica che è impossibile togliere gli occhi dallo schermo.
Se non dovesse vincere l’Oscar, sarebbe giusto boicottare per sempre le premiazioni, per quanto felici di tornare ai meme precedenti a The revenant.
Malinconico Tarantino
In C’era una volta a… Hollywood, si nota benissimo come Quentin Tarantino guardi al passato con grandissima malinconia. Il mondo del cinema è in declino e il regista lo sa: tantissime figure importanti nell’industria cinematografica stanno pian piano scomparendo in favore del digitale che, sebbene abbatta i costi, distrugge un certo alone di fascinazione che la Settima Arte ha sempre avuto.
Quentin Tarantino decide d’ambientare la sua penultima pellicola nel periodo della sua infanzia, in cui andare al cinema era considerato un evento, un rito settimanale, una vera e propria usanza americana. Oggi è diverso: per convincere il pubblico a recarsi in sala, bisogna che le sale proiettino film di dubbio gusto come Avengers: endgame…
Un unico difetto
In conclusione, C’era una volta a… Hollywood è un film spettacolare, dalla carica immensa. L’unico suo difetto è usare un genere respingente che, se non si è abituati a vederlo in pellicole simili, rischia di risultare persino noioso. Fortunatamente, l’ottima scrittura e le performance straordinarie dei suoi attori rendono C’era una volta a… Hollywood, seppur non uno dei suoi migliori film, una gioia da vedere. E, naturalmente, ci sono tantissimi piedi femminili!
Condividi il post
Titolo originale | Once upon a time in Hollywood |
---|---|
Lingua originale | inglese |
Paese | Regno Unito USA |
Anno | 2019 |
Durata | 161 minuti |
Uscita | 18 Settembre 2019 |
Genere | Commedia Drammatico |
Regia | Quentin Tarantino |
Sceneggiatura | Quentin Tarantino |
Fotografia | Robert Richardson |
Musiche | – |
Produzione | Columbia Pictures Heyday Films |
Distribuzione | Warner Bros. Italia |
Cast | Leonardo DiCaprio Brad Pitt Margot Robbie Emile Hirsch Margaret Qualley Timothy Olyphant Julia Butters Austin Butler Dakota Fanning James Landry Hebert Bruce Dern Mike Moh Luke Perry Damian Lewis Kurt Russell Zoë Bell Al Pacino Lorenza Izzo Michael Madsen Damon Herriman Rafal Zawierucha Tim Roth Samantha Robinson Marco Rodríguez |