Il fortunato franchise norvegese per ragazzi Captain Sabertooth va ad ampliare la propria offerta con Captain Sabertooth and the Magic Diamond, in uscita il 20 Novembre 2020 per PC e Nintendo Switch.

Trama

Ambientato nel più classico degli sfondi caraibici a tema piratesco, il protagonista o la protagonista, a seconda della scelta operata dal giocatore, ha il fine di recuperare un prezioso tesoro nascosto, un magico diamante di colore verde, dotato di poteri tanto immensi quanto il suo valore.

Si tratta davvero di una questione di vita o di morte, poiché quello straordinario oggetto è in cima ai desideri del temutissimo Captain Sabertooth, il quale è convinto che noi sappiamo l’ubicazione del tesoro e che potremo, dunque, consegnarglielo, pena una nuotata in mezza agli squali. Comincia così la nostra avvenuta, in un arcipelago di isolette interconnesse e piene zeppe di segreti e insidie, il teatro della nostra missione di recupero del magico diamante.

Gameplay

Captain Sabertooth and the Magic Diamond è un titolo dal sapore abbastanza nostalgico: torniamo ad approcciarci a un genere come il platform in 2D, molto in voga nel primo decennio del 2000. I comandi, così come l’azione, sono molto semplici e intuitivi: ci si può muovere a destra e a sinistra nella mappa a scorrimento orizzontale, saltare, colpire con la spada o sparare con la fionda, una volta che queste armi saranno sbloccate.

Spesso i vari piani delle zone proposte sono interconnessi, permettendoci d’attivare shortcut o aprire nuove parti, grazie alle abilità e agli upgrade ottenuti nel frattempo. I nemici che troveremo lungo la strada sono inizialmente animali ostili, fino poi a imbatterci in creature più misteriose, ma il meccanismo di combattimento resta sempre basico, potendo colpire da distanza molto ravvicinata con la spada, o con la fionda da più lontano, e cercando d’evitare gli attacchi avversari allontanandoci o saltando. Subire un colpo di un nemico, cadere nel vuoto o essere schiacciati comportano la perdita di un cuore dal nostro bottino, che inizialmente ammonta a una quantità di tre, per poi andare a incrementarsi trovando i giusti upgrade. La grafica e il design d’ambiente e personaggi non è male, ma molto standard, e non presenta elementi di grande originalità.

Feeling

La considerazione da cui partire quando ci si approccia a Captain Sabertooth and the Magic Diamond è che si tratta di un videogioco adatto e progettato per un pubblico molto giovane, che non cerca dunque un’esperienza carica di contenuti, né dal punto di vista narrativo, né da quello del gameplay. Ci troviamo davanti a un titolo che propone una sfida abbastanza semplice ma, va detto, non sempre avvincente, perché non va quasi mai ad aggiungere elementi o quest che possano stuzzicare la curiosità del giocatore. Non è così generata la voglia di scoprire cosa si celi nelle aree ancora inesplorate o alla fine di quella che si sta affrontando, né tantomeno sapere cosa succederà una volta messe le mani sul tesoro finale.

Il tesoro è effettivamente presentato all’inizio del videogioco, ma in una maniera ben lontana dalla magniloquenza o dal forte alone di mistero che potrebbero incuriosire chi poi dovrà spendersi per raggiungere l’obiettivo. Nelle ambientazioni dei primi quadri e nelle prime azioni, Captain Sabertooth and the Magic Diamond potrebbe addirittura riportare alla mente i vecchi platform, tra i quali un sorprendente Disney’s Hercules del 1997, che alcuni potrebbero ricordare come pietre miliari del genere. Captain Sabertooth and the Magic Diamond rimane un buon passatempo, soprattutto per un pubblico giovane, ma non riesce a intaccare il fascino e il coinvolgimento di quei videogame.