Christopher Nolan: il tempo irresistibile di un grande regista
Christopher Nolan
«I’ve always been a movie guy, movies have been my thing. I love movies, all kinds of movies».
Il tempo di un grande regista
Il lavoro di un regista implica, ovviamente, assumere la responsabilità di catapultare il pubblico nella sua visione, attraverso cosa mostrare e in quale modo. Capita d’assistere a direzioni didascaliche e banali, ma fortunatamente c’è chi osa di più, palesando una personalità spiccata, che risalta dalla sua opera. Christopher Nolan ne è un esempio, giacché la sua firma è particolarmente evidente in tutti i film da lui diretti.
L’esordio… con Star Wars!
Di nazionalità angloamericana, cresce tra Regno Unito e USA, iniziando a sperimentare all’età di 7 anni con una 8mm e le sue action figure. Particolarmente appassionato di Fantascienza, gira un piccolo omaggio a Star Wars in stop motion, infilando nel progetto anche il fratello Jonathan, che s’occupa di realizzare le scenografie con materiali di recupero. Quando si dice chi ben inizia… Si tratta del gioco di un bambino, naturalmente, ma lo stesso Christopher Nolan riconoscerà in seguito che già a 11 anni aveva deciso che la sua professione sarebbe stata quella di regista.
Following
In effetti è poco più di un teenager quando esordisce con un piccolo corto surreale, Tarantella, scritto con l’amico Roko Belic, trasmesso da PBS. La sua carriera, però, prenderà forma effettivamente nel 1998, dopo l’incontro con Emma Thomas, che diventerà sua moglie nonché produttrice del suo primo lungometraggio, Following, pensato per essere il più economico possibile.
A preoccupare il regista è soprattutto l’uso della costosissima pellicola da 16mm in bianco e nero e, per non sprecarla, ogni scena è provata e riprovata prima d’essere girata. Ne esce un film che, sebbene ancora acerbo, è intriso del suo DNA per la struttura non lineare della trama e per la fotografia, la sceneggiatura e il montaggio, di cui s’occupa lo stesso Christopher Nolan. Following ha un discreto successo e nel 2000 arriva il vero esordio per il grande pubblico.
Memento
Esce, infatti, Memento e per molti sicuramente s’è trattato del primo incontro con lui. Film particolare e innovativo, Memento non incide per la trama, ma proprio nella visione che Christopher Nolan decide d’offrire allo spettatore. Il protagonista della pellicola soffre d’amnesia retrograda: in pratica ogni 15 minuti circa la sua memoria si resetta e non ricorda nulla degli avvenimenti appena successi.
Per ovviare alla situazione, è solito scrivere alcuni memo, dove appunta i fatti più importanti; le informazioni più rilevanti arriva a tatuarle sul proprio corpo. Ogni scena di Memento dura come la memoria del protagonista e ogni 15 minuti circa ne arriva una nuova, cronologicamente opposta. Si penserebbe a una pellicola assolutamente scoordinata, eppure il montaggio non lineare funziona talmente bene da diventare celebre.
La trilogia di Batman
Memento non ha un grande successo all’uscita, ma diventa un cult poco dopo e, soprattutto, è notato da Steven Soderbergh, il quale nel 2002 affida a Christopher Nolan la regia di Insomnia, pellicola dall’intreccio più classico, ma con un Robin Williams in una rara interpretazione d’antagonista.
L’anno successivo, invece, il regista approccia Warner Bros., cui espone l’idea di rilanciare il franchise cinematografico di Batman, colato a picco insieme agli ultimi film. La visione di Christopher Nolan è di un realismo assoluto ed è declinata in una trilogia che reinventa il mito dell’Uomo Pipistrello, pur rimanendo fedelissima al materiale originale.
Batman begins, Il Cavaliere Oscuro e Il Cavaliere Oscuro: il ritorno si ispirano all’opera di Frank Miller, al graphic novel The killing joke e ad altri albi centrali dell’universo di Batman. Impossibile non ricordare Christian Bale nei suoi panni, ancor più indimenticabile Heath Ledger in quelli, probabilmente, del miglior Joker mai visto fino a Joaquin Phoenix.
The prestige
Durante le uscite dei film della trilogia di Batman, troviamo altre due pellicole: The prestige (2006) e Inception (2010). Il primo lo consigliamo: è una pellicola tratta da un romanzo omonimo e con una trama molto nelle corde di Christopher Nolan, il quale sapientemente dirige ancora Christian Bale, accanto al quale figurano un inedito Hugh Jackman e Scarlett Johansson, in una vicenda dedicata all’illusionismo e intrisa di mistero e tensione, dove trova spazio pure una parte per David Bowie, nelle vesti di Nikola Tesla.
Inception
Per Inception, invece, vale un’unica affermazione: andate immediatamente a recuperarlo se ancora non lo avete visto! Il film con Leonardo DiCaprio e Tom Hardy va annoverato senza ombra di smentita tra i capolavori del decennio ed è il padre di migliaia di meme.
Archiviata la trilogia di Batman, dunque, Christopher Nolan torna alla Fantascienza con Interstellar (2014), nato anch’esso da una fruttuosa collaborazione del regista col fratello Jonathan.
Interstellar
Accolto con scrosciare di applausi, il film non nasconde le fonti d’ispirazione, prima fra tutte 2001: Odissea nello Spazio di Stanley Kubrick, ma conserva una struttura saldamente ancorata alla scienza reale, tradendola solo in poche occasioni e solo per comodità narrative. Al centro della trama ancora una volta è il tempo il fulcro della riflessione.
Dunkirk
Pochissime libertà narrative, invece, sono possibili nella pellicola successiva, Dunkirk (2017). Narra la vera ritirata delle truppe alleate, accerchiate dai tedeschi nella località omonima, nel 1940. Christopher Nolan mette la sua firma con tre archi narrativi intrecciati in maniera non lineare. Il risultato offre un altro film superlativo, con un finale toccante, capace di far commuovere anche Zerocalcare, che lo ha ricordato in una delle sue tavole.
Il più assoluto riserbo è girato, invece, attorno a Tenet, pellicola dal titolo palindromo, ovviamente non casuale, più volte rimandata a causa della pandemia da Coronavirus: il suo arrivo nelle sale italiane ha suscitato curiosità di molti, dopo il trailer affascinante analizzato dai fan in ogni dettaglio e la presenza di Robert Pattinson nel cast.
Tenet
Tra i primi blockbuster a tentare le sale dei cinema dopo mesi di chiusura, Tenet non ha raccolto i risultati sperati, complice il periodo ancora stretto nella paura ma pure una trama complessa in cui Christopher Nolan porta su pellicola un’idea di tempo che si muove su due direzioni, avanti e indietro come i vecchi nastri di una musicassetta, ma contemporaneamente e nella stesse sequenze. Il risultato è, sì, poderoso in termini visivi, specialmente pensando alla scena finale della battagli campale, ma decisamente ostico nella comprensibilità di una trama ingarbugliata oltre ogni livello.
Oppenheimer
Il futuro di Christopher Nolan guarda al passato ed è stato un trionfo nel presente: Oppenheimer, infatti, primo film dopo il divorzio con Warner Bros. e l’approdo in Universal, ha fatto incetta di Oscar e di riconoscimenti di critica e pubblico. Un film impegnativo, ricco di dialoghi e di riflessioni intorno all’uomo che inventò l’arma atomica., ma che sancisce, qualora fosse stato ancora necessario, l’ingresso di Christopher Nolan tra i grandi registi del cinema contemporaneo.