Colombo: l’eroe stropicciato di Peter Falk
Colombo
«Per capire veramente un uomo, è necessario capire il suo passato».
Titolo originale | Columbo |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 1968-1978 1989-2003 |
Stagioni | 11 |
Episodi | 69 |
Genere | Giallo Poliziesco |
Un eroe stropicciato
La lunga vita del Tenente Colombo in TV è frutto sapiente di alcune trovate accattivanti. Alcune volute dai creatori, Richard Levinson e William Link, altre ovviamente esplose grazie all’interpretazione di Peter Falk, il quale riuscì a dare carisma al trasandato detective, di cui vesti lo stropicciato impermeabile nel 1965.
Ragionamento deduttivo
Prima di Colombo, ma col nome di Tenente Fisher, esisteva già un personaggio simile dal 1960, ma quando morì l’attore protagonista, Thomas Mitchell, si colse l’occasione per cambiarne il nome. Fisher e Colombo erano la stessa cosa e si basavano su un modo diverso d’intendere il Giallo. Se normalmente, infatti, lo spettatore, come il lettore nel caso dei libri di genere, prima delle pagine finali non sa chi sia il colpevole, nella formula di Colombo fin dall’inizio della puntata l’assassino è inquadrato bene, in modo che sia riconoscibile. Il resto del gioco è il delizioso ed elegante ragionamento deduttivo, che porta il detective di turno a metterlo di fronte alle proprie responsabilità.
Il ruolo di Peter Falk
Non a caso, quasi tutti gli episodi di Colombo terminano con una piena confessione del colpevole, inchiodato da un piccolo particolare che sarebbe sfuggito ai più, ma non al nostro trasandato investigatore. E a proposito di questa peculiarità, Peter Falk contribuì in modo determinante al successo del personaggio. In primis con la sua fisicità. Il suo sguardo così caratteristico era dovuto al fatto che l’attore perse l’occhio destro a 3 anni, giorno dal quale portò sempre una protesi.
Ma Peter Falk partecipò alla caratterizzazione anche col suo personale guardaroba. L’iconografico impermeabile sdrucito era infatti quello usato dall’attore nella sua vita di tutti i giorni, col quale si presentò sul set per girare. Da allora divenne uno dei tratti distintivi del personaggio, come anche il taccuino sul quale prende appunti, il mezzo sigaro in mano, i riferimenti alla moglie che mai vedremo nelle 11 stagioni dello show.
Una doppia chiave di lettura
C’è poi un altro dettaglio a sfuggire, forse, a un’occhiata superficiale: Colombo basò gran parte del suo successo anche sull’ironia e sui tempi comici di Peter Falk. Non costruì una commedia composta da battute evidenti, ma fu capace d’ammiccare agli spettatori con battute a doppia chiave di lettura, sempre ottimamente contestualizzate.
La fantomatica moglie
Il primo joke ricorrente è proprio quello della moglie, sempre tirata in ballo nel momento nel quale il Colombo inizia a sospettare del colpevole. Non fu mai mostrata. In una delle puntate furono però mostrate alcune foto della donna, ma alla fine dell’episodio lo stesso Colombo ammise candidamente e con una punta di sbeffeggio, che sicuramente gli spettatori colsero, che non si trattava della moglie, bensì di sua cognata.
Ancora, il personaggio era caratterizzato bene, con la sua idiosincrasia per le armi e il suo quoziente intellettivo superiore alla media, ma ben nascosto dall’immagine impacciata e da sempliciotto. Eppure, per molto tempo non ebbe un vero e proprio nome, ma solo il cognome, tanto che lo stesso detective ironizzò sulla circostanza in una puntata, dicendo che il suo nome di battesimo fosse Tenente. Lo scoprimmo dopo: si chiamava Frank, ma ancora resta forte il dubbio che Colombo volesse prendere in giro bonariamente i suoi spettatori con questi piccoli giochi, che solo loro potevano capire.
Una perla di scrittura
Ironia e un ottimo intreccio resero Colombo una piccola perla di scrittura e non a caso il successo fu meritatissimo. Nel corso degli anni si susseguirono guest star sempre più di peso, come Leonard Nimoy e William Shatner da Star Trek, ma in due episodi diversi, o come Dick Van Dyke e Leslie Nielsen. Anche dietro la macchina da presa si possono contare nomi di una certa rilevanza, poiché alcuni episodi della serie furono girati da Steven Spielberg, John Cassavetes e Ben Gazzarra.
Peter Falk è scomparso dal 2011 e, come sapete, gli ultimi anni di vita dell’attore furono costellati dalle problematiche insorte a causa del Morbo d’Alzheimer, che lo portarono troppo spesso alla luce dei riflettori in maniera davvero poco rispettosa. Tuttavia, con Colombo l’attore riuscì a guadagnare un posto d’onore insieme ad altri protagonisti di quegli anni, in una serie TV che non a caso arrivò anche negli anni in cui eravamo poco più che bambini.
Nerd Origins s’è sempre proposta come rubrica atta a ricercare i protagonisti di una cultura che ci ha in qualche modo formato: Colombo ben merita di farne parte, non solo perché la sua presenza fissa su Rete 4, prima di cena, aveva un che di confortante, ma anche per aver sicuramente invaso la nostra immaginazione, al punto da diventare una vera e propria icona. Possiamo dirlo: ci ha fatto davvero un gran piacere ricordarlo.
Le sigle di Colombo
Gli spot della Coop
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Titolo originale | Columbo |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 1968-1978 1989-2003 |
Stagioni | 11 |
Episodi | 69 |
Genere | Giallo Poliziesco |