Dante Alighieri: film, giochi e fumetti ispirati alla Commedia

il dante muscolare dell'anime dante's inferno - nerdface

Dante Alighieri

una bella illustrazione mostra dante con uno specchietto davanti agli occhi in cui appare il volto di beatrice - nerdface

«Fatti non foste a viver come bruti».

Do you know Dante?

Ai più disgraziati o, per essere più precisi, a quanti affidano la propria formazione culturale ai palinsesti televisivi della prima serata, il nome di Dante porterà irrimediabilmente alla mente l’ultima, stucchevole trasformazione del galleggiante Roberto Benigni che, transitato dal brontolare di «stronzoli e budelli dei vitelli» allo sciorinare (e commentare) terzine, è diventato un altro immeritevole, ma meritato padre della patria, cui preferiremo sempre Vittorio Gassman.

dante alighieri rappresentato da gustave doré mentre entra nella celebre selva oscura - nerdface

Altri rabbrividiranno, invece, ascoltando il nome del Poeta al ricordo delle interminabili ore di scuola, in balìa di uno di quegli insegnanti svogliati o incapaci che, complice il maledetto Natalino Sapegno, avevano il potere di tramutare un’opera meravigliosa, impareggiabile, in un acquitrino di parafrasi e figure retoriche, ovvero nella noia più totale. Fortunatamente, quelli della declamazione televisiva e dei programmi ministeriali non sono che due degli infiniti usi che l’intera umanità può fare dei versi di Dante.

I mille volti del Poeta

Figlio dell’Italia dei Comuni, epicentro della vita politica, economica e culturale del mondo conosciuto, Dante Alighieri fu a pieno titolo cittadino del suo tempo e protagonista dei suoi avvenimenti più importanti. Fu feditore, ovvero cavaliere della prima ondata a Campaldino, che caricò in armi i ghibellini di Arezzo e poi fuggì, atterrito dalla violenza della battaglia. Fu esule, in giro per l’Italia e per il mondo fino alla morte, guelfo bianco scacciato dalla Firenze nera, alleata del Papa simoniaco Bonifacio VIII. Fu innamorato e autore di alcune tra le più appassionate e delicate declinazioni di questo sentimento. Fu avido studioso di tutto lo scibile a disposizione: testi sacri, classici latini e greci, filosofia, teologia, astronomia. Fu padre della nostra lingua: allievo e amico di fieri paladini della lingua volgare, quali Brunetto Latini, autore di uno dei primi abbozzi di enciclopedia (e per premio schiaffato all’Inferno tra i sodomiti) e Guido Cavalcanti.

Una bella Sommo

È proprio l’unione di tutti questi addendi a dare luogo al tutto, al Sommo Poeta: Dante Alighieri può essere paragonato alla barra di uno sconfinato menù a tendina o, meglio ancora, all’origine di un big bang, tanto dilagante e ramificato s’è rivelato l’universo di ispirazioni, citazioni e contaminazioni che la sua opera più celebre ha ispirato e continua a ispirare nei continenti e nel tempo.

La Commedia

Parliamo, ovviamente, della Commedia, del viaggio allegorico che Dante compie nel mezzo del cammino di sua vita, calandosi nelle viscere della Terra, inerpicandosi per il monte ai suoi antipodi e fluttuando fino al centro delle sfere celesti. Un viaggio periglioso, ricco di incontri con personaggi provenienti tanto dall’esperienza terrena del Poeta, quanto dai più remoti angoli del passato e di tutta la letteratura da lui così a fondo studiata. Contemporanei di Dante incrociano i loro castighi e beatitudini con personaggi storici, figure mitologiche e letterarie, in quello che potrebbe essere definito il più immenso, più colto e più fico mashup della storia.

E noi nerd?

Qui, a Nerdface, siamo soliti andare in fissa con molto meno, ma per quanto riguarda Dante c’è un aspetto in particolare che ci affascina e ci manda in visibilio, che ha dato il La a un sacco dei nostri idoli e prodotti di culto. Bello Virgilio, belli Beatrice, San Bernardo e le schiere celesti. Bello Dio, bello tutto, ma Dante è sceso all’Inferno! Ha incontrato Caronte, Minosse, Cerbero, Minotauro e i Malebranche, tra cui l’indimenticabile diavolo che «avea del cul fatto trombetta». Dante s’è calato giù, fino al cospetto di Lucifero, è tornato a raccontarlo e da lì in poi orde di nerd si sono cimentate nell’impresa, con alterne fortune e risultati più disparati. E dunque i 700 anni dalla nascita di tale figura sono un’occasione troppo ghiotta perché non si passassero in rassegna film, fumetti, libri, videogiochi e altri media che proprio dalla Commedia di Dante hanno saccheggiato spunti, struttura e personaggi, a dimostrazione della sua centralità non solo letteraria, del suo essere centro di un tutto.

Go Nagai

Folle, prolifico e morbosamente legato alle proprie tematiche che corrono e ricorrono in tutte le sue amatissime opere, il visionario papà di Mazinga, Goldrake e Jeeg rimase così colpito da una particolare edizione della Commedia, ovvero quella illustrata da Gustave Doré, da riuscirne a partorire uno dei filoni principali della propria produzione artistica.

il ritratto di dante fatto da go nagai per la sua versione illustrata della commedia - nerdface

Mao Dante (1971), meno noto e incompiuto su carta, e Devilman (1972-73), capostipite di una dinastia ininterrotta di manga, anime, spin-off, sequel, prequel e reboot, sono pietre miliari per ogni amante del genere. Come la prima cantica della Commedia, sono di grande impatto immaginifico ed emotivo. Cupe, violente e inquietanti, se ne discostano non tanto nella centralità dell’uomo, che in modi diversi resta il fulcro della narrazione, quanto nella visione di Dio, che vira in maniera contorta e pessimista dalla Trinità remota e quasi indistinguibile, ma ardente d’amore, descritta da Dante, a un’entità sinistra e quasi peggiore delle sue controparti demoniache nelle storie di Nagai. Al mangaka si deve, poi, anche un’edizione della Commedia a fumetti (1994 e 1995), in 3 volumi (guarda caso due per l’Inferno, uno per Purgatorio e Paradiso).

Bastard!!

Come non citare, poi, il folle e incompiuto manga di Kazushi Hagiwara che, da geniale e spassoso fantasy intriso di natiche, seni e storpiature di gruppi metal per dare nomi a luoghi, personaggi e incantesimi, sbrocca e precipita i lettori in uno scontro epico e incomprensibile tra il lussurioso protagonista Dark Schneider e gli angeli chiamati a completare l’Armageddon? Le affinità con la Commedia non sono dirette, ma l’impianto della cosmogonia è ben evidente.

Topolino

Se nell’ultimo episodio di Fantasia le immagini accompagnate dalle note di Una notte sul Monte Calvo di Modest Musorgskij e dell’Ave Maria di Franz Schubert traggano una qualche ispirazione dalla Commedia non è dato sapere. Diversa è la faccenda per due storie, tutte italiane, pubblicate sulle inesauribili pagine di Topolino da Guido Martina e Angelo Bioletto, tra il 1949 e il 1950, e da Giulio Chierchini, nel 1987.

topolino è all'inferno vestito da dante e si spaventa guardando due corvi appollaiati - nerdface

L’Inferno di Topolino e l’Inferno di Paperino sono due spassose passeggiate, totalmente slegate tra loro, che il sorcio e il papero compiono attraverso una parodia della prima Cantica della Commedia. Pur essendo destinate a un pubblico di tenera età ed entrambe totalmente compenetrate nel vasto immaginario disneyano, ove fanno la comparsa tutti i volti e i musi più noti, non perdono affatto l’impatto della narrazione dantesca, e guadagnano, anzi, specie nella prima storia, una vena inquietante di sadismo per nulla fanciullesco.

Dante’s Inferno

Poteva forse mancare una versione videoludica a farsi carico delle strutture concentriche della Commedia, architettura così vicina ai livelli di un dungeon? Ovviamente no. Dante’s Inferno, per esempio, fu un’avventura grafica del 1986 uscita per Commodore 64 e che prese un sonoro 66% sulla rivista Zzap!. Nulla in comune con l’omonimo titolo del 2010, un action frenetico e muscolare che s’avvaleva della grafica di PS3 e XBOX 360, potendosi così spingere in una rappresentazione più o meno credibile di quanto Dante descrive nella sua opera.

il muscolare dante di dante's inferno, crice rossa sul petto e falce in mano - nerdface

Nel Dante’s Inferno del 2010 il protagonista è lo stesso poeta, di ritorno da una crociata. Gli autori si prendono una certa libertà, ma non molta, ricordando appunto la partecipazione di Dante in alcune campagne militari e magari sorvolando sul suo comportamento, specialmente a confronto col truzzo protagonista del videogioco. Del gioco è stato fatto anche un anime, Dante’s Inferno: an Animated Epic.

Altri videogiochi

Sempre sul versante videoludico, non possiamo dimenticare Devil May Cry, il cui protagonista si chiama, ovviamente, Dante; e ancora Bayonetta, non a caso dello stesso autore, che però visita Purgatorio e Paradiso perché deve combattere gli Angeli mentre evoca i Demoni, che l’aiutano direttamente dall’Inferno. Sono action puri e molto apprezzati ancora oggi e noi siamo tra quelli che vorrebbero, del primo, almeno un remake.

Il Circolo Dante

Nel 2003, invece, il giovane Matthew Pearl, ventiseienne laureatosi a Harvard prima e a Yale poi, dopo una serie di premi per i suoi saggi dedicati al Sommo Poeta ha l’intuizione di ricavare qualcosa in più di strette di mano e baci accademici. Mette a frutto la profonda conoscenza della Commedia e pubblica Il Circolo Dante, romanzo paraculo e godibilissimo ambientato nella Boston del 1865, anno in cui un gruppo di letterati guidati dal poeta Henry Wadsworth Longfellow si riunisce per promuovere la prima traduzione di Dante negli USA. Oltre a dover contrastare le resistenze della direzione protestante di Harvard, gli studiosi dovranno fronteggiare anche un colto serial killer, che imperversa per le strade della città mettendo in atto il contrappasso dantesco descritto nell’Inferno per uccidere le sue vittime.

Dan Brown

È sempre l’Inferno, con tutti quei tormenti, a solleticare la fantasia degli scrittori, che lo hanno citato a volte anche in maniera marginale. Dan Brown, per esempio, intitola Inferno il suo quarto romanzo sul Professor Langdon e mette a frutto probabilmente un proficuo viaggio in Italia, raccontando però alcune inesattezze, soprattutto su una maschera mortuaria di Dante che asserisce essere autentica, ma che invece è un falso del 1915. Bontà sua, l’autore termina il suo romanzo con la parole «stelle», la stessa parola scelta dal Poeta per chiudere le sue tre cantiche.

Altri libri

Sempre sul piano letterario, possiamo citare La Divina Mimesis, opera incompiuta di Pierpaolo Pasolini, il quale riscrive l’Inferno in chiave moderna; ancora, Il Primo Cerchio, di Aleksandr Isaevič Solženicyn, dedicato a un gruppo di detenuti in un campo di prigionia russo, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, in cui l’autore lo paragona al Limbo dantesco, perché decisamente meno duro dei gulag riservati agli oppositori del regime staliniano, ma facente parte di un inferno ben più esteso.

Totò all’Inferno

Poteva forse il cinema restare immune al fascino della Commedia? Ovviamente no. Qui a Nerdface nutriamo un amore particolare anche per un altro genere di commedia, quella nostrana, spesso in bianco e nero, e che del grande schermo fece la storia. Inevitabile, dunque, partire proprio da Totò, sovrano insuperabile della risata intelligente e del nonsense italico il quale, nei panni di tale Antonio Marchi, annega in un fiume e finisce dritto dritto all’Inferno, incontrando numerosi personaggi danteschi. A regnare è la risata, fino a un memorabile incontro con Satana in persona.

Seven

Nel 1995 David Fincher porta al cinema un thriller destinato a entrare nella storia, con protagonisti un giovane Brad Pitt e Morgan Freeman. detective giovane i, primo e poliziotto navigato e disilluso il secondo, dovranno fronteggiare un serial killer che sceglie le proprie vittime in quanto incarnazione dei sette peccati capitali, infliggendo loro supplizi da contrappasso dantesco.

un poliziotto sta per aprire la scatola di cartone sul finale del film - nerdface

Seven diventò giustamente un cult, riuscendo a condensare il personale inferno del protagonista dentro una scatola di cartone e inserendo un ottavo peccato capitale, quello degli spoileratori, almeno finché non è arrivato Caparezza.

Al di là dei Sogni

Robin Williams è il protagonista del film del 1998, tratto dal romanzo di Richard Matheson di vent’anni prima, in cui Commedia e mito di Orfeo ed Euridice si incontrano. L’uomo è chiamato a cercare la moglie suicida all’Inferno, accompagnato da un’anima col ruolo di suo Virgilio personale.

robin williams è di spalle accanto a un albero secco, a bracci a aperte - nerdface

Abbiamo passato in rassegna le opere ispirate ai versi di Dante che più ci hanno colpito o che sono rimaste impresse nella nostra mente, nessuna delle quali, ovviamente, nemmeno può lambire la potenza della Commedia, giustamente definita Divina. Mark Twain dirà, molto tempo dopo, di preferire l’Inferno per la compagnia e il Paradiso per il clima e, leggendo la prima cantica, non possiamo che essere d’accordo con lui.

Una Commedia nerd

In tutta l’opera sono sparse creature mitologiche, mostri e demoni. Ci sono giganti che farebbero impallidire quelli di Attack on Titan e invenzioni letterarie che stuzzicano il sense of wonder talmente tanto, da rendere impossibile qualsiasi trasposizione all’altezza. Il capolavoro dei capolavori della letteratura italiana, se non mondiale, riserva sorprese a ogni pagina.

nell'anime tratto da dant'es inferno, il poeta cerca di resistere a tre donne lussuriose - nerdface

Mostri, torture, cattiverie e dicerie si sposano a un amore melanconico per la razza umana, così imperfetta e peccatrice, ma così ardente di passioni e pulsioni. L’Inferno dantesco è crudo e selvaggio e fa paura solo a pensarci. Ci sono anime immerse nel fango, torturate dagli insetti, costrette in sarcofagi infuocati: tutti ricordiamo il Conte Ugolino il quale, rinchiuso coi figli e i nipoti nella Torre della Muda e li lasciato a morire di fame, secondo Dante avrebbe ceduto ad atti di cannibalismo prima di trovare la morte

E l’amore?

Curiosamente, sempre all’Inferno Dante incastona alcuni tra i versi più toccanti sull’amore, quando presenta Paolo e Francesca. Nerdface vi consiglia allo stesso modo di coltivare il vostro amore per il Sommo Poeta, recuperando la Commedia. Perdonate, se potete, i vostri insegnanti che vi hanno anticipato i passaggi più intensi, o schiaffateli nel girone degli spoileratori, e addentratevi nei suoi versi. Lasciatevi catturare e sorprendere ancora.

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