Deadpool: le possibili vie infinite del Messia della Marvel

deadpool è steso e fa l'ok con una bomba in mano: uno strano messia - nerdface

Deadpool

deadpool e wolverine combattono - nerdface

«I’m the Marvel Jesus».

Il Messia chiacchierone

Fin dall’annuncio del terzo capitolo cinematografico dedicato a Deadpool, ma stavolta sotto il vigile controllo della Disney, la curiosità di vedere un eroe sboccato e politicamente scorretto muoversi nel contesto patinato dell’MCU è stata fortissima. Ancor di più, è aumentata l’attenzione attorno al progetto dopo i deludenti risultati dei cinecomic e delle serie che l’hanno preceduto, capaci solo d’aver convinto i fan che, ormai, senza gli assi di Captain America e Iron Man nel mazzo, il Marvel Cinematic Universe fosse destinato alla deriva.

Ryan di Nazareth

Da par suo, Ryan Reynolds ha sicuramente fiutato l’umore del pubblico e, fin dal primo trailer di Deadpool & Wolverine, ha voluto precisare che il suo Deadpool, sebbene in versione Disney, avrebbe dovuto raccogliere il compito di salvare l’MCU da se stesso. Il «Marvel Jesus», citando il passaggio più geniale delle prime sequenze diffuse, si prenderà sulle spalle, dunque, la croce di una serie di fallimenti inanellati per cause molto diverse fra loro, sancendo anche un nuovo patto tra produttori e pubblico pagante. E Ryan Reynolds ha preso questa missione molto seriamente.

La perfezione del numero 3

Probabilmente, solo Deadpool potrà davvero portare un po’ d’ordine nel caotico Multiverso della Marvel, soprattutto in vista dei futuri progetti. Al contempo, però, alcuni aspetti di Deadpool & Wolverine potrebbero rivelarsi dei boomerang. Ne parlerò, ma prima è bene capire chi sia Deadpool e perché è perfetto per il compito affidatogli.

deadpool si tiene la cintura - nerdface

Deadpool esordisce nel 1991, all’interno di un numero di New mutants: il personaggio è un mercenario caratterizzato da una logorrea inarrestabile e da un’abilità disumana con le doppie spade. È un antagonista carismatico e, sebbene all’inizio pare avesse dovuto essere una specie di parodia di un personaggio simile dell’antagonista DC Comics Deathstroke, in breve Deadpool inizia a guadagnare una personalità estremamente peculiare. E la sua popolarità cresce.

Il peccato originale

Ancor di più, Deadpool si troverà spesso a incrociare le lame coi più famosi mutanti della Marvel. È, così, inserito nel film X-Men: le origini |Wolverine, sebbene in una versione che fa urlare di rabbia i fan. Il mercenario chiacchierone, infatti, è presentato come una silente macchina da guerra, con la bocca cucita e privo del suo costume. Un villain anonimo, che del personaggio a fumetti porta solo il nome, appiccicato in fronte con lo sputo dagli sceneggiatori del film.

deadpool e colosso nel primo film - nerdface

In ogni caso, vista la crescente popolarità del personaggio, a Deadpool sono affidate anche alcune testate regolari e miniserie, in cui la sua caratterizzazione è ulteriormente approfondita. La sua peculiarità principale è la consapevolezza di trovarsi in un fumetto ed esplode con frequenti rotture della quarta parete.

Letture

La trovata narrativa piace tantissimo agli sceneggiatori, perché permette loro di divertirsi col personaggio come con nessun altro; pure i lettori amano le storie di Deadpool, viste come parodie dei comic. I continui rimandi a moltissimi elementi della cultura pop, inoltre, aumentano ancora di più l’appeal del personaggio.

lo shop emp dove acquistare la t-shirt di deadpool - nerdface

Le sue storie si ammantano di locura: Deadpool interagisce con due voci interiori, entrambe caratterizzate da un diverso font nei balloon, e i dialoghi arrivano a punte elevatissime di follia. Proprio per queste caratteristiche Ryan Reynolds vuole fortemente portare ogni elemento del mercenario chiacchierone sul grande schermo: ci riesce dopo alcuni piccoli intoppi, trasportando al cinema lo stesso feeling dei fumetti col primo lungometraggio stand alone.

Deadpool secondo Sony

Il Deadpool della Sony è violento, cazzone e divertente. Non si lascia sfuggire nemmeno qualche battuta sulla disastrosa continuity dei film degli X-Men di quel periodo. Per esempio, cita apertamente la confusione tra i due Xavier interpretati da Patrick Stewart e James McAvoy, mentre Deadpool duetta con un Colosso mai così bacchettone. Insomma, non si prende sul serio, malgrado la sua missione sia estremamente tragica; sa di essere una maschera e l’antieroe del film. Il resto, come si suole dire, è storia.

deadpool con il dito sulla bocca indossa uno zaino rosa - nerdface

Ecco perché nell’MCU Deadpool potrebbe essere a suo agio molto più di tanti altri eroi di casa Marvel, perché nella possibilità di parodizzare la gestione Sony, quella di 20th Century Studios, Fox ai tempi dei film degli X-Men, e anche la stessa gestione Disney. In più, Deadpool sa che tutto è lecito quando nulla è reale, come già dimostrato nei geniali titoli di coda del suo secondo film.

Il Nuovo Testamento

Dai trailer di Deadpool & Wolverine abbiamo già visto la presenza di vecchi comprimari dei primi film degli X-Men, come Pyro e Sabretooth; abbiamo notato anche con quale serietà Deadpool affronti gli eventi, soprattutto nel duello contro Wolverine, all’ombra del logo crollato della Fox. La direzione è giusta: cosa potrebbe andare storto?

I cammeo secondo Matteo

Sono già moltissimi i cammeo presenti nei trailer e sicuramente saranno molti di più nella pellicola, lo ricordo, in sala il 24 Luglio. Il rischio, in questo caso, è di trovarci una pellicola con una sceneggiatura schiacciata più sull’occasione di mostrare i protagonisti di vent’anni fa, piuttosto che dedicata alla cura di una trama avvincente. Senza escludere come l’effetto sorpresa possa non intercettare i fan.

lo shop emp dove acquistare il funko pop di deadpool - nerdface

Personalmente, non credo sia un rischio alto: se Deadpool è chiamato a salvare l’MCU, non solo metaforicamente, allora forse deve davvero eliminare tutto quanto c’è stato prima. Non nascondo d’essere molto curioso di scoprire se e  in quale contesto saranno inseriti i personaggi, svelati o meno.

La croce di Wolverine

Il secondo problema riguarda, purtroppo, Wolverine. La sua figura è stata spesso citata da Deadpool nei due film precedenti e il ritorno di Hugh Jackman nel ruolo di Logan fa parte di un riuscitissimo internal joke del film. Tuttavia, questo scherzo nasce pure dalla consapevolezza di una visione logancentrica del precedente universo mutante cinematografico, fattore che potrebbe influire (e non poco) sulla riuscita del film.

Non è tutto Logan quel che luccica

Insomma, puntare nuovamente sul Logan di Hugh Jackman potrebbe essere controproducente in vista del recast di tutta la squadra per il già previsto film degli X-Men, anticipato in The Marvels. Oppure, se le cose non fossero così e dopo aver visto la chimica con Ryan Reynolds, i fan potranno apprezzare un Logan diverso? E gli sceneggiatori, invece, sapranno resistere alla tentazione d’accentrare le pellicole su un eroe amatissimo e tornato nuovamente in auge?

deadpool e un deadpool in stile wolverine festeggiano in strada - nerdface

Di sicuro, però, c’è che Deadpool & Wolverine si preannuncia come un evento al pari, forse, di Endgame: ricordiamo tutti con quale speranza siamo usciti dalle sale dopo la sua visione, così come le molteplici delusioni subite dalle pellicole successive, incapaci (a volte non per loro demeriti) di catturarci in egual modo.

Salvatore o Messia?

Deadpool & Wolverine salverà certamente le casse della Marvel, ma potrà definirsi il suo Salvatore o, addirittura, il Messia solo se riuscirà a non ingarbugliare ulteriormente un Multiverso già parecchio incasinato. Lo scopriremo tra pochi giorni, dopo aver assaporato il film e senza risparmiarci l’attesa scena post credit, quando le luci si accenderanno e potremo dire: la messa è finita.

Condividi il post