Deathbound | Un soulslike complesso | Recensione

il protagonista di deathbound riposa sulla sua spada - nerdface
la cover di deathbound - nerdface

Il voto di Nerdface:
3.0 out of 5.0 stars

PRO

  • Gameplay innovativo e vario
  • Trama interessante

CONTRO

  • Gestione dei controlli complicata
  • Alto livello di difficoltà
  • Meccaniche che non perdonano
Serie Deathbound
Uscita
Gameplay Single player
Anno 2024
Piattaforme PC
PS5
XBOX Series X|S
Genere Action RPG
Soulslike
Sviluppatore Trialforge Studio
Produttore Tate Multimedia
Distributore Tate Multimedia
Piattaforma testata PS5

Il voto di Nerdface:
3.0 out of 5.0 stars

Vita, morte e il precario equilibrio tra le due: questo è il tema principale di Deathbuond, gioco prodotto da Trialforge Studio e pubblicato da Tate Multimedia, disponibile su PC, PS5 e XBOX Series X|S. Questo nuovo soulslike ci permetterà d’esplorare Akratya, città ormai lontana dal suo storico splendore, alle prese con le conseguenze di esperimenti sul delicato equilibrio che gli umani non dovrebbero mai infrangere.

Trama

In tempi ormai dimenticati, gli uomini, creati dalla Dea della Vita, godevano del dono dell’immortalità. Sentendosi, però, imprigionati in essa e ingannati dalla Dea della Morte, vi rinunciarono, portando così la loro ricchissima e tecnologica civiltà a un’inevitabile fine. Dalle rovine nacque, così, una nuova epoca buia e medioevale, in cui però lo scontro tra la Vita e la Morte rimane una costante, con la Chiesa della Morte e Culto della Vita su fronti opposti.

in deathbound il protagonista assorbe l'anima di un defunto - nerdface

Sarà proprio in uno dei frequenti scontri tra queste due organizzazioni che inizierà la nostra storia. Therone Guillaumen, arma principale della Chiesa della Morte, si trova, dopo aver subito un attentato da parte del Culto della Vita, a esplorare senza i suoi compagni un antico laboratorio in rovina, ormai occupato dagli Essencemancer, cultisti impegnati negli esperimenti sull’immortalità.

In cerca di una via di fuga

Uno di questi macabri esperimenti a mettere in dubbio le credenze di Therone. Infatti, durante il combattimento contro un mostruoso umanoide, ci troveremo a precipitare nel vuoto e verso una morte certa, a causa del crollo della struttura. Il destino sembra voler tirare un brutto scherzo, però: privato della morte, infatti, dopo un lungo flashback Therone si ritrova, vivo e vegeto, vicino a uno strano meccanismo, che si rivelerà essere il nostro migliore amico, il falò. Ci troveremo quindi obbligati a cercare una via di fuga, tra mostruosità e nuovi alleati, cercando di capire cosa ci sta tenendo lontani dal nostro dolce destino.

Gameplay

Deathbuond è un RPG soulslike con una particolarissima meccanica a squadre. Infatti, durante l’esplorazione della mappa incontreremo nuovi alleati o, meglio, l’essenza che rimane di essi. Avvitandoci, potremo assorbire questa essenza e, dopo un sempre troppo lungo flashback sulla loro vita, questi nuovi alleati diventeranno membri del party.

Il morphstrike

Si sblocca così la meccanica forse più interessante del gioco, nonché la parte che lo rende realmente unico, chiamata morphstrike. Il giocatore, tra un attacco e l’altro, potrà infatti passare in maniera veloce e fluida da un personaggio all’altro, avendo la possibilità inoltre d’infliggere ingenti danni grazie alle combo che si verranno a creare.

uno scenario suggestivo di deathbound - nerdface

In game questo meccanismo, nonostante la spiegazione non particolarmente chiara fornita dal gameplay, che la fa sembrare particolarmente complicata, funziona abbastanza bene, sebbene inizi a complicarsi con l’aggiunta di nuovi personaggi, per un totale di quattro tra cui scegliere. Risulta inoltre complessa anche la gestione dei vari personaggi poiché, quando li andremo a sistemare nelle posizioni da noi scelte, avranno tra di loro rapporti speciali, subendo malus o bonus a seconda di chi avranno vicino.

Stamina e vita

Altro meccanismo fondamentale di Deathbound e che, forse, potrebbe renderlo poco accessibile ai giocatori meno esperti, riguarda la barra della vita e l’uso della stamina. Non solo sono legate tra loro, ma saranno addirittura la stessa identica cosa. La stamina necessaria per effettuare qualsiasi attacco, schivata o corsa sarà estremamente limitata dal quantitativo di vita del nostro personaggio. Per i giocatori non particolarmente a proprio agio col genere, anche solamente il tutorial sarà un vero incubo e ci si troverà spesso a morire semplicemente per non essere riusciti a schivare un attacco e non per mancanza di capacità, ma per un deficit di stamina, se si è rimasti con poca vita.

Gestione dei tasti

Risultano, inoltre, complicate sia la gestione dei tasti che il sistema di cura, i primi per il quantitativo infinito di combo necessario per girare nel menù degli oggetti veloci, che non ne rende assolutamente facile l’utilizzo in combattimento; il secondo a causa di una meccanica forse un po’ troppo crudele. Andando a curare un personaggio con le pozioni, rappresentate da alcune fialette d’essenza, tutti gli altri personaggi nella squadra perderanno un po’ della loro vita, diminuendo così la stamina a disposizione e aumentando le possibilità di danno.

Feeling

Nonostante le ambientazioni siano visibilmente curate e permettano un buon livello d’immersione nel gioco, la mappa di Deathbound risulta comunque vuota, con pochi nemici, pochi oggetti con cui interagire (tranne i numerosi bidoni distruttibili sparsi in giro per la mappa, assolutamente immancabili in un soulslike), le scarse informazioni sul mondo al di fuori di quelle date dai personaggi. Insomma, manca uno storytelling.

il protagonista di deathbound combatte con un nemico - nerdface

La grafica e le animazioni, probabilmente per una scelta voluta, risultano infine rustiche e poco fluide. I modelli dei personaggi sono poco particolareggiati, troppo poligonali, squadrati e leggermente plastici, soprattutto se messi a confronto con le più recenti uscite nel genere soulslike.

Conclusioni

Deathbound è un gioco complesso: mediante le sue meccaniche innovative avrebbe avuto il potenziale per essere pienamente innovativo, rappresentando una vera e propria svolta nel mondo degli action RPG. Si perde, purtroppo, proprio nella loro difficoltà, che lo rende un titolo poco accessibile, se non agli appassionati del genere.

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PRO

  • Gameplay innovativo e vario
  • Trama interessante

CONTRO

  • Gestione dei controlli complicata
  • Alto livello di difficoltà
  • Meccaniche che non perdonano
Serie Deathbound
Uscita
Gameplay Single player
Anno 2024
Piattaforme PC
PS5
XBOX Series X|S
Genere Action RPG
Soulslike
Sviluppatore Trialforge Studio
Produttore Tate Multimedia
Distributore Tate Multimedia
Piattaforma testata PS5