Diabolik: Ginko all’attacco! | Cinecomic nostrani | Recensione
Il voto di Nerdface:
3.0 out of 5.0 stars
Titolo originale | Diabolik: Ginko all’attacco! |
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Lingua originale | italiano |
Paese | Italia |
Anno | 2022 |
Durata | 111 minuti |
Uscita | 17 Novembre 2022 |
Genere | Cinecomic Poliziesco Thriller |
Regia | Manetti bros. |
Sceneggiatura | Manetti bros. Michelangelo La Neve |
Fotografia | Francesca Amitrano Angelo Sorrentino |
Musiche | Pivio e Aldo De Scalzi |
Produzione | Mompracem Rai Cinema Astorina |
Distribuzione | 01 Distribution |
Cast | Giacomo Gianniotti Miriam Leone Valerio Mastandrea Monica Bellucci Alessio Lapice Linda Caridi Pier Giorgio Bellocchio Ester Pantano Andrea Roncato Giacomo Giorgio Filippo Marchi Pierangelo Menci |
Il voto di Nerdface:
3.0 out of 5.0 stars
«Niente viene prima della sua cattura: il sonno, l’amore, la morte»
Esce al cinema il 17 Novembre Diabolik: Ginko all’attacco!, secondo film del Manetti bros. dedicato al ladro più amato del fumetto italiano. Con un re-casting del protagonista, questo sequel gode un po’ della strada spianata dal primo, che ha presentato al pubblico stile, limiti e intenzioni di questa saga cinematografica. Inoltre, per quanto meno blasonato di Luca Marinelli che interpretava il Re del Terrore nel primo film, Giacomo Gianniotti è convincente soprattutto grazie alla sua fisicità, più aderente alla classica icona inventata dalle sorelle Giussani.
Terrore a Clerville
Torniamo dunque a Clerville, terrorizzata dalle grinfie veloci e incombenti di Diabolik ed Eva Kant. Dopo il loro incontro avvenuto nel primo film, i due sono una coppia a tutti gli effetti, appassionata, sensuale e letale per chiunque metta loro i bastoni fra le ruote. Il primo colpo, orchestrato dai Manetti bros. con una certa eleganza registica, vede il famigerato ladro impossessarsi di una corona dal valore inestimabile, custodita nel museo di Clerville. Tutto è ben architettato insieme alla complice Eva Kant, che ha definitivamente abbandonato la vita di ricca ereditiera. Quando, però, un secondo colpo grosso sembra andare a buon fine, le cose inizieranno a complicarsi per i due criminali. Sulle loro tracce c’è sempre l’ispettore Ginko, che ha elaborato una trappola per incastrarli.
Una visione retrò
I toni di Diabolik: Ginko all’attacco! sono coerenti non solo col primo film, ma effettivamente coi fumetti da cui è tratto. Da sempre Diabolik è stata una lettura di puro intrattenimento, che proprio per questo è riuscita a essere tra le pubblicazioni più longeve del panorama di genere italiano. Così come gli albetti Astorina, che partecipa alla produzione del film, il film dei Manetti bros. è di rapido consumo, disimpegnato e divertente. Non ci sono colpi di scena particolari, ma un rassicurante labirinto di intrighi il cui lo spettatore può sentirsi partecipe degli eventi.
Anche lo stile di recitazione e di scrittura ricalcano quell’aura retrò che si ritrova tuttora nel fumetto più classico che c’è. Se l’impatto avuto col primo Diabolik è stato un po’ straniante, siamo abbastanza preparati per accettare questo gioco nel sequel. Non c’è alcuna ricerca interpretativa dei personaggi, delle storie, degli ambienti, ma un omaggio che punta molto sulla forma e sul fascino di una narrazione di un altro tempo.
Eva e Ginko al centro
Tuttavia, alcuni elementi di novità sono necessari, per non fare film tutti uguali. In questo caso, i Manetti bros. hanno pensato bene di lasciare ancora più spazio a Ginko, che non a caso compare nel titolo, e a Eva Kant. Entrambi, in realtà, sono i personaggi più carismatici di tutto il film, durante il quale Diabolik si muove come un’ombra, anche qui in maniera piuttosto coerente col fumetto.
Diabolik non è necessariamente il personaggio più presente in scena, ma è sicuramente quello di cui tutti parlano e le cui azioni condizionano il resto. È il protagonista nel senso più assoluto del termine. Allo stesso tempo, però, è interessante constatare le azioni e le reazioni del suo più acerrimo nemico e della sua più fedele compagna. Entrambi sono mossi da un profondo rispetto per il Re del Terrore e da una comprensione della sua psicologia. Laddove i funzionari arroganti e superficiali pensano di poterlo mettere in difficoltà, solo Ginko sa che Diabolik troverà sempre un modo per tirarsene fuori. Allo stesso tempo vedremo cosa succede se Eva Kant volta le spalle al suo amato e inizia a giocare una partita tutta sua.
Per prepararsi a Diabolik: Ginko all’attacco!
Rimane da chiedersi a chi è rivolto questo film e se l’operazione nostalgia sarà efficace in sala, dove bisogna competere con ben altre produzioni. Da un lato verrebbe da pensare che entrambi i Diabolik dei Manetti bros. possano essere apprezzati solo da chi già conosce e ama il personaggio e il suo mondo. Se questo sarà sufficiente alla sopravvivenza del franchise, lo dirà solo la storia. Il grande limite di questi film è infatti proprio la chiusura, in un linguaggio molto lontano da quello contemporaneo, quindi poco adatto a chiamare nuovo pubblico (e nuovi lettori) verso il prodotto.
A differenza dei competitor americani, che non ha molto senso tirare in ballo se non per questo paragone, Diabolik non fa nulla per adattarsi al linguaggio cinematografico degli ultimi anni. Gli stessi attori faticano a rendersi credibili, dovendo recitare con intenzioni sopra le righe, difficilmente gestibili in un’interpretazione naturale. In questo la guest star Monica Bellucci, che interpreta la contessa Altea, non fa la differenza. L’unico, ora che Marinelli non c’è, è Valerio Mastrandrea, cui giustamente è dedicata buona parte del minutaggio totale.
In conclusione
Diabolik: Ginko all’attacco! riesce a non scendere di livello rispetto al primo capitolo, di cui mantiene pregi e difetti. La cura di trucco, costumi, colonna sonora e scenografia rendono il contesto Clerville piuttosto affascinante. La regia dei Manetti bros. conserva quegli elementi glamour e d’azione, che tutto sommato li rendono gradevoli e riconoscibili. Straniante l’inserimento della coreografia di Diodato nei titoli di testa, che introduce la canzone originale scritta nel film. Ma tutto sommato, anche qui, i Manetti bros. si giocano la loro carta videoclip e mettono in mostra il loro gusto e il loro immaginario. Può non piacere, ma non si può dire che non abbia identità. E forse è questo a permette alle icone di resistere negli anni.
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Titolo originale | Diabolik: Ginko all’attacco! |
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Lingua originale | italiano |
Paese | Italia |
Anno | 2022 |
Durata | 111 minuti |
Uscita | 17 Novembre 2022 |
Genere | Cinecomic Poliziesco Thriller |
Regia | Manetti bros. |
Sceneggiatura | Manetti bros. Michelangelo La Neve |
Fotografia | Francesca Amitrano Angelo Sorrentino |
Musiche | Pivio e Aldo De Scalzi |
Produzione | Mompracem Rai Cinema Astorina |
Distribuzione | 01 Distribution |
Cast | Giacomo Gianniotti Miriam Leone Valerio Mastandrea Monica Bellucci Alessio Lapice Linda Caridi Pier Giorgio Bellocchio Ester Pantano Andrea Roncato Giacomo Giorgio Filippo Marchi Pierangelo Menci |