Doctor Strange nel Multiverso della Follia | Recensione
Il voto di Nerdface:
4.5 out of 5.0 stars
Titolo originale | Doctor Strange in the Multiverse of Madness |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2022 |
Durata | 126 minuti |
Uscita | 4 Maggio 2022 |
Genere | Supereroi |
Regia | Sam Raimi |
Sceneggiatura | Michael Waldron |
Fotografia | John Mathieson |
Musiche | Danny Elfman |
Produzione | Marvel Studios |
Distribuzione | Walt Disney Studios Motion Pictures |
Cast | Benedict Cumberbatch Elizabeth Olsen Chiwetel Ejiofor Benedict Wong Xochitl Gomez Michael Stuhlbarg Rachel McAdams |
Il voto di Nerdface:
4.5 out of 5.0 stars
«Tu sei felice?»
Dopo centinaia di ipotesi, illazioni e speculazioni che hanno visto migliaia di fan analizzare ogni fotogramma dei trailer rilasciati e tutti i frammenti della diverse realtà esplose in mille pezzi immortalati nel manifesto ufficiale, Doctor Strange nel Multiverso della Follia arriva al cinema.
Nel pieno della Fase 4
Il film firmato da Sam Raimi, già alle prese coi cinecomic nella mitica trilogia di Spider-Man con Tobey Maguire, è il vero e proprio ingresso dell’MCU all’interno della narrazione costruita intorno al concetto di Multiverso e ci precipita nel pieno della Fase 4.
Dove eravamo rimasti?
Come raccontato nel podcast realizzato insieme a David Messina per Radio Rock, sono state tante le tappe che ci hanno condotto fino a questo Doctor Strange nel Multiverso della Follia. WandaVision, innanzitutto, con la protagonista divenuta Scarlet Witch e alla quale ora lo stregone si rivolge in cerca d’aiuto, ma anche Loki e soprattutto What if…?. Inevitabile citare, infine, Spider-Man: no way home, in cui è proprio Strange a infrangere la realtà richiamando da altri universi i nemici dell’Uomo Ragno.
Difficile accennare alla trama senza cadere nello spoiler, immediatamente dietro l’angolo: vi basti solo sapere che finalmente è stato preparato un trailer che nulla ha anticipato della vicenda e siamo grati alla promozione per questa scelta, fondamentale per creare lo stupore dello spettacolo messo in scena.
Il tocco dello zio Sam
Ma non si può prescindere da Doctor Strange nel Multiverso della Follia senza parlare del lavoro e dell’impronta data dal suo regista, Sam Raimi. Il film è espressione precisa della stessa mano che non solo ci ha donato i tre Spider-Man degli anni 2000, ma anche La casa e L’armata delle tenebre.
Tante citazioni
Il suo tocco si avverte sin dalle prime battute e veste il film di una personalità che poche altre pellicole Marvel possono vantare. Sam Raimi non cede alla neutralità comoda di troppi capitoli passati e irrompe nell’MCU imponendo la sua visione della storia e dei suoi protagonisti, la sua firma e pure le sue follie, esplorando così terreni inediti, chiudendo diversi cicli narrativi e aprendone di nuovi.
A beneficiare della presenza di Sam Raimi è anche il cast, finalmente nella possibilità di recitare, sebbene possa suonare incredibile tale affermazione. Se Benedict Cumberbatch è una certezza, a brillare su tutti è Elizabeth Olsen: la sua interpretazione di Scarlet Witch offre al pubblico un personaggio lacerato e al centro delle sequenze più sorprendenti, specialmente se paragonate agli edulcorati film passati dell’MCU.
Tanti mondi
Doctor Strange nel Multiverso della Follia ovviamente offre carta bianca a scenografi e costumisti per sbizzarrirsi, rappresentando un altro punto di forza del film, il suo impatto visivo costellato di mondi, luoghi e personaggi colorati e surreali, così come cupi e raggelanti, con tanti rimandi all’immaginario dell’horror.
Marvel d’autore
Per questi e altri motivi ci sentiamo di dire che, forse più di altri film dell’MCU per i quali è stata data mano libera al regista d’offrire la sua visione, Doctor Strange nel Multiverso della Follia è il più autoriale, perché è prima di tutto una pellicola di Sam Raimi al massimo delle sue potenzialità produttive, prima ancora d’essere un lungometraggio di casa Marvel.
In passato e con esiti diversi, ma mai banali, altri registi di personalità e caratterizzati da una precisa cifra stilistica hanno segnato alcune pellicole Marvel, di cui non a caso ancora si parla. Il Thor di Kenneth Branagh, così come il Ragnarok di Taika Waititi o i Guardiani della Galassia di James Gunn e in parte Infinity War ed Endgame dei fratelli Russo hanno offerto una precisa chiave di lettura dell’MCU, diversa a seconda della mano dietro la camera.
Una strada da seguire
Questa potrebbe essere una strada interessante da seguire: affidare i personaggi che abbiamo imparato a conoscere in anni di MCU a registi di personalità, per un nuovo ciclo narrativo ricco di punti di vista, possibilità e stravolgimenti. Speriamo nel coraggio della Marvel.
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Titolo originale | Doctor Strange in the Multiverse of Madness |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2022 |
Durata | 126 minuti |
Uscita | 4 Maggio 2022 |
Genere | Supereroi |
Regia | Sam Raimi |
Sceneggiatura | Michael Waldron |
Fotografia | John Mathieson |
Musiche | Danny Elfman |
Produzione | Marvel Studios |
Distribuzione | Walt Disney Studios Motion Pictures |
Cast | Benedict Cumberbatch Elizabeth Olsen Chiwetel Ejiofor Benedict Wong Xochitl Gomez Michael Stuhlbarg Rachel McAdams |