Doctor Who | Una ripartenza zoppa | Recensione
Il voto di Nerdface:
3.0 out of 5.0 stars
Titolo originale | Doctor Who |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Regno Unito |
Anno | 2024 |
Stagione | 14 |
Episodi | 8 |
Ideatore | – |
Genere | Fantascienza |
Soggetto | – |
Durata | 46/57 minuti a episodio |
Produzione | Bad Wolf BBC Studios |
Distribuzione | BBC Disney+ |
Prima TV | 11 Maggio 2024 |
Cast | Ncuti Gatwa Millie Gibson Callie Cooke Anita Dobson Yasmin Finney Michelle Greenidge Bonnie Langford Jinkx Monsoon Jemma Redgrave Lenny Rush Angela Wynter |
Il voto di Nerdface:
3.0 out of 5.0 stars
«In tutte le mie avventure, non ho mai avuto una simile esperienza»
Nel lontano 1966, dopo la prima rigenerazione in assoluto del Dottore, il Signore del Tempo, interpretato in quel momento da Patrick Troughton, giustificò quel nuovo corpo agli occhi della sua companion d’allora, Polly Wright, con la frase «la vita dipende dal cambiamento e dal rinnovo». In queste parole risiedono la principale ragion d’essere di Doctor Who, come anche gli stessi meccanismi che hanno plasmato il corso della sua lunga storia.
Di Dottore in Dottore
Nata ormai sessantun anni fa, può contare, tra serie originale e revival, più di 800 episodi, nonostante i profondi cambiamenti avvenuti nel mondo della serialità, dal 1963 a oggi. Doctor Who ha sempre potuto contare su un importante strumento di rinnovo, interno alla sua stessa narrazione: il Dottore, quando muore, si rigenera cambiando volto e, di conseguenza, interprete. Pur rimanendo di base lo stesso personaggio, ogni iterazione del Dottore porta con sé un nuovo carattere, un nuovo guardaroba e personaggi di contorno, i cosiddetti companion.
L’era di Disney+
Se la serie s’è sempre distinta nel periodo Classic (1963-1989) e nel Nu Who (periodo partito nel 2005, col revival), dal 2023 si può identificare un’ulteriore rinascita, sotto la stella di Disney+ che, assieme alla BBC, da sempre la casa di Doctor Who, vuole cercare di ringiovanire il prodotto, portandolo a un pubblico che, ormai, s’è disamorato a causa di storyline poco convincenti e a un’attenzione al sociale che spesso prendeva il sopravvento sugli stessi personaggi.
La presenza di un’entità come Disney+ comporta inoltre (e per fortuna) un maggiore budget, non solo per effetti speciali più curati, ma anche per guest star sorprendenti, a costellare l’intera stagione. Il nuovo Dottore è Ncuti Gatwa, famoso soprattutto per aver interpretato Eric, in Sex education, frutto di una doppia rigenerazione, in quanto la mitologia dei Signori del Tempo è un fenomeno confuso e in continua evoluzione.
Ncuti Gatwa
Privo di un costume distintivo, al contrario dei suoi predecessori (vedi i farfallini per Undici o il trench per Dieci), Ncuti Gatwa è comunque capace d’imporsi grazie al suo innato carisma, che lo porta a creare un Dottore profondamente legato alla tradizione passata, ma anche immediatamente nuovo e originale. Al suo fianco c’è la giovanissima Millie Gibson che, nei panni di Ruby Sunday, porta sullo schermo una sorta di greatest hits delle companion precedenti, comprendenti il sarcasmo di Amy Pond, il mistero di Clara Oswald e la spavalderia di Rose Tyler.
Le mani di Moffat e T. Davies
L’arrivo di Doctor Who su Disney+, per questo ulteriore reset, è una rivoluzione a metà, perché torna alle redini della serie dopo averla lasciata nel 2011 nelle mani di Steven Moffat, Russell T. Davies, già dietro alle avventure del Nono e del Decimo Dottore. Se c’è una caratteristica cui lo sceneggiatore ha ormai abituato il suo pubblico, è una grande passione per l’eccesso e il camp, aspetto che in questa stagione emerge soprattutto nell’episodio La stazione spaziale dei bambini, dove Ruby e il Dottore si ritrovano in una futuristica fabbrica di bambini, dove interagiscono per l’intero episodio con vivaci bebé.
Rispetto al tono scelto da Chris Chibnall per le avventure del Dottore di Jodie Whittaker, ci troviamo di fronte ad atmosfere più giocose, ma capaci di interpretare il presente in tutte le sue contraddizioni, anche a volte in modi un po’ superficiali. Ne è un perfetto esempio Il pianeta dei mostri, un’apparente parodia di Black mirror, dove il Dottore diventa per la prima volta vittima di razzismo, a causa del suo nuovo aspetto.
Il razzismo
Se i pregiudizi portati avanti dagli abitanti del pianeta sono intuibili fin dal principio dell’episodio, nel trattamento diverso ricevuto da Ruby e dal Dottore l’episodio esplicita il razzismo solo alla fine, riducendo la risposta del Signore del Tempo a mera frustrazione. Rimane tuttavia aperta la possibilità d’approfondire il tema in futuro, anche per rispondere a quanti hanno criticato il casting di Ncuti Gatwa, proprio per il colore della sua pelle.
La trama della serie
Come al solito, la stagione porta avanti una trama orizzontale, un fil rouge che, in questo caso, agisce su due piani: da una parte il mistero delle origini di Ruby Sunday, abbandonata davanti all’ingresso della chiesa su Ruby Road che le ha poi dato il nome, e una donna misteriosa, interpretata dall’attrice Susan Twist, che dà il volto a un personaggio diverso in ogni episodio, prima di svelare la sua reale identità nell’ultimo.
Il finale, come al solito diviso in due, negli episodi Il Dio della Morte e Morte e rinascita, offre risposte estremamente sbrigative e raffazzonate, tirando fuori dal cilindro magico vecchie conoscenze del Dottore, risalenti addirittura alla serie originale. Particolarmente frustrante è l’apparente risoluzione del mistero rappresentato da Ruby, che sembra voler zittire, seppure in modo indiretto, le mille teorie dei fan sui social con la risposta forse più banale in assoluto.
Una partenza zoppa
Se questa stagione è comunque capace di riportare il divertimento in Doctor Who, si tratta comunque di una ripartenza zoppa. Con due episodi in meno rispetto allo standard abituale, la differenza di tono tra storie come Maestro e Il cerchio delle fate è stridente e a dir poco disorientante. Non mancano, tuttavia, alcuni sprazzi che ricordano un’epoca d’oro per Doctor Who, come ne L’algoritmo della morte (curiosamente scritto proprio da Steven Moffat) e Nessuno è quel che sembra.
Le due facce della serie
Entrambi, infatti, mostrano alla perfezione le due facce della serie: il primo episodio è un thriller teso, ambientato su un pianeta in guerra; il secondo si caratterizza invece da un mondo prossimo a Bridgerton, ma abitato da ingannevoli pennuti. Il cosiddetto Disney-Who contiene tutte le premesse per una rinascita, occorre solo ritrovare un equilibrio narrativo e, soprattutto, evitare colpi di scena privi di fondamento.
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Titolo originale | Doctor Who |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Regno Unito |
Anno | 2024 |
Stagione | 14 |
Episodi | 8 |
Ideatore | – |
Genere | Fantascienza |
Soggetto | – |
Durata | 46/57 minuti a episodio |
Produzione | Bad Wolf BBC Studios |
Distribuzione | BBC Disney+ |
Prima TV | 11 Maggio 2024 |
Cast | Ncuti Gatwa Millie Gibson Callie Cooke Anita Dobson Yasmin Finney Michelle Greenidge Bonnie Langford Jinkx Monsoon Jemma Redgrave Lenny Rush Angela Wynter |