«Meno dell’1%»

Sono disponibili dal 12 Novembre su Disney+ i primi 3 episodi della serie TV Dopesick: Dichiarazione di Dipendenza, basata sul bestseller d’inchiesta Dopesick: Dealers, Doctors and the Drugs Company that addicted America, scritto dalla giornalista Beth Macy. Con alla produzione esecutiva Danny Strong e Michael Keaton, il primo alla regia di alcuni episodi accanto a Barry Levinson, il secondo in un ricco cast in cui spiccano Rosario Dawson, Peter Sarsgaard e Kaitlyn Dever, Dopesick è il crudo e puntuale racconto della peggiore crisi da dipendenza di oppiacei della storia degli USA, peraltro non ancora risolta, e che ha portato a circa 500.000 vittime di overdose.

L’OxyContin

Sono diversi i personaggi al centro della scena, le cui vicende sono peraltro distribuite su tre piani temporali diversi, ma sempre ben intrecciati. I primi 3 episodi gettano le basi di una storia tragica nella sua semplice banalità. All’alba della fine di un brevetto centrale per il proprio fatturato, l’azienda farmaceutica a conduzione familiare Purdue Pharma immette sul mercato un oppiaceo dai poteri miracolosi, l’OxyContin.

Una campagna diabolica

Sfruttando le zone d’ombra del sistema statunitense sul controllo dei farmaci e letteralmente inventando una pervasiva e capillare campagna di sensibilizzazione sul trattamento del dolore, Purdue Pharma è riuscita negli anni a imporre in modo capillare il proprio farmaco, omettendo gli effetti collaterali di feroce dipendenza sui suoi utilizzatori, al contrario, indottrinando i propri agenti di vendita perché dicessero a tutti i medici coinvolti, tra convention e premi di produzione, a ripetere un mantra: «Meno dell’1%» sviluppa dipendenza.

Dopesick presenta una serie di personaggi, tutti coinvolti in modo diverso dalla vicenda dell’OxyContin, dai procuratori che cercano d’intentare una causa gigantesca contro Purdue Pharma, all’agente federale che per prima si scontrò col muro di gomma fatto di collusioni e omertà, messo a protezione della multinazionale; dal medico di un piccolo centro minerario convinto dai rappresentanti dell’azienda a somministrare ai propri pazienti il farmaco, alla giovane ragazza destinata a divenire una tossicodipendente per trattare un infortunio alla schiena.

Una storia terribile

Dopesick sin dai primi 3 episodi mostra in modo chiaro i suoi punti di forza: ben costruita, tesa, drammatica e ottimamente recitata, getta una luce sulle responsabilità di Purdue Pharma e su uno scandalo terribile, la cui portata in termini di vite umane è paragonabile solo alle peggiori guerre e le cui conseguenze sono tuttora in atto, con intere aree a registrare un incremento spaventoso di reati connessi al procacciamento del farmaco, come furto, prostituzione e spaccio. È una serie che in qualche modo nobilita Disney+, tramite il suo canale Star, e perfetta per quanti hanno amato Rebel o qualsiasi altro prodotto che racconti le grandi battaglie sui diritti civili.