Solo quattro anni dopo il discreto successo riscosso dalla loro opera prima The Flame in the Flood, i ragazzi di The Molasses Flood LLC sono già pronti a farci vivere una seconda avventura. Si tratta di una piccola software house indipendente, formatasi dall’unione di sviluppatori che hanno collaborato alla produzione di giochi Tripla A, quali BioShock, Halo 2 e Rock Band, e si pone il fine di creare videogiochi fatti col cuore. Dal 17 Agosto è disponibile per XBOX ONE Drake Hollow, titolo che approderà su Steam il 1° Ottobre. Dopo averlo provato, siamo pronti a dare la nostra opinione, come sempre senza spoiler.

Trama

La trama di Drake Hollow inizia con l’incontro tra un ragazzo annoiato e uno strano corvo proveniente da una dimensione alternativa. Quest’ultimo si presenta al giovane in cerca d’aiuto, sostenendo d’aver viaggiato a lungo alla ricerca di una persona che avesse le caratteristiche necessarie, a salvare il suo mondo da  un’imminente distruzione. Il ragazzo accetta l’incarico e passa attraverso un portale che conduce i due protagonisti in una dimensione parallela, governata dalla magia e popolata da docili creature, i drake, che vivono in maniera pacifica e in simbiosi con la natura.

Il saggio corvo spiega al ragazzo che l’equilibrio di quel mondo è in pericolo per via dell’infestazione da aether, una sostanza dannosa che dà vita a creature malvagie il cui unico obiettivo è lo sterminio dei drake e dell’intera dimensione. Guidato dal corvo lungo tutto il suo viaggio, il giovane dovrà prendersi cura dei drake, aiutandoli a diventare abbastanza forti e numerosi da poter respingere la minaccia.

Gameplay

Subito dopo aver dato un volto al nostro protagonista mediante un editor piuttosto minimale, siamo catapultati nella nuova dimensione. Il mondo di gioco consiste in una mappa divisa in isole. All’inizio del gioco avremo accesso solo alla prima isola, nella quale saremo guidati dal corvo nella risoluzione di alcune semplici quest che fungono da tutorial, per spiegare al giocatore le principali meccaniche di gameplay. Ci sarà detto, infatti, come raccogliere materiali al fine di costruire strutture in grado d’aumentare le quattro caratteristiche che costituiscono il punto cardine dell’offerta ludica. Durante il nostro viaggio dovremo costantemente porre attenzione a livello di fame, di sete, di sonno e di noia dei nostri piccoli amici, in quanto la scarsità di questi valori potrebbe provocare la loro morte.

Pur essendo molto votata all’esplorazione, l’esperienza fornita da Drake Hollow risulta abbastanza ripetitiva: per gran parte del tempo ci troveremo a girare per le varie isole alla raccolta dei materiali necessari a costruire le strutture richieste per la sopravvivenza dei drake. Oltre a questo, questo dovremmo stare attenti e difenderci dagli attacchi delle creature malvagie che, a intervalli di tempo regolari, proveranno a distruggere non solo noi, ma anche le strutture costruite, costringendoci a costruirle di nuovo. Il combat system ricorda lontanamente quello di Zelda: Breath of the Wild, pur essendo implementato in maniera molto più minimale e privo delle interazioni con l’ambiente che hanno reso celebre il titolo Nintendo. Pregevole è invece il lavoro fatto dal punto di vista grafico: tutto il mondo di gioco è realizzato in uno stile cartoonish che s’amalgama bene agli altri aspetti della produzione, ma risulta poco originale. È infatti impossibile non notare la marcata somiglianza con lo stile grafico di Fortnite. Il comparto sonoro è, però, un punto forte nella produzione, in grado d’accompagnare il giocatore durante il viaggio facendolo sorridere per i piccoli versi emessi dalle creature magiche.

Drake Hollow è inoltre privo di qualsiasi doppiaggio: tutti i dialoghi sono infatti impressi su schermo ed esclusivamente in lingua inglese. L’uso esclusivo di una lingua risulta particolarmente dannoso per la produzione: il gioco, chiaramente mirato alle esigenze di un pubblico giovane, possiede una storia ben raccontata e molto profonda, ma utilizza un registro linguistico abbastanza complesso, che potrebbe costituire una barriera insormontabile per un giovane giocatore che non padroneggi alla perfezione l’inglese.

Feeling

Pad alla mano, Drake Hollow risulta nel complesso un’avventura ben congegnata, in grado di fornire qualche ora di divertimento. Con una buona dose di rammarico, però, non ci sentiamo di dare la sufficienza a un prodotto che, pur essendo un indipendente e non avendo grosse pretese, diverte ma manca d’originalità, dando la sensazione che non ci sia nulla che non sia stato già visto altrove. Segnaliamo, però, che Drake Hollow è incluso nel catalogo XBOX Game Pass e può regalare un sorriso a tutti quei giocatori che siano alla ricerca di un’avventura dolce e con un livello di sfida accessibile.