Cinque buoni motivi per non perderla

Grazie all’arrivo di Disney+, i fan di Star Wars possono godere di tantissimi prodotti basati sul franchise creato da George Lucas. Fra i film usciti al cinema, le serie TV e le produzioni animate, le ore da spendere a vedere spade laser e avventure spaziali non potranno certo mancare. Tra la miriade di opere rilasciate nel corso degli anni, ce n’è una passata in sordina in Italia, Star Wars: the Clone Wars. Poiché il momento storico in cui viviamo s’addice perfettamente a un binge watching delle 7 stagioni, è il caso di consigliare questa serie con 5 semplici punti.

1. È tecnicamente strabiliante

Sembrerà assurdo, ma è necessario sottolineare la bellezza delle immagini regalate dallo show. Con una fotografia fuori dall’ordinario per una serie TV e più vicina a un prodotto cinematografico, The Clone Wars è in grado di stupire chiunque. Inoltre, l’uso delle ombre è semplicemente fantastico: nessuna immagine risulta piatta, ogni frame permea di dinamismo. La qualità di The Clone Wars è ancora imbattuta.

2. Espande la narrativa dei prequel

The Clone Wars, grazie alla sua natura seriale, ha la possibilità d’approfondire vari aspetti e personaggi della trilogia prequel. Dall’introspezione psicologica dei cloni, che George Lucas non ha avuto modo di trattare, fino all’aggiunta di nuovi personaggi, come Ashoka Tano, una delle fan favourite della serie TV. C’è anche spazio per tantissima lore mai toccata dai film, oltre ad altrettanti elementi e aspetti della Forza che in sala non siamo mai riusciti a vedere.

3. Migliora la caratterizzazione di tutti i personaggi

Bisogna dirlo: fan o non fan, i prequel hanno sempre peccato per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi. Da Anakin, universalmente riconosciuto come una delle parti peggiori degli Star Wars d’inizio millennio, fino a Padme, per un intero film costretta a fissare una finestra, The Clone Wars riesce a correggere il tiro, approfondendo tutte le relazioni fra i protagonisti, trasformandole in credibili e simpatetiche. Oltre a esse, sono approfondite le figure del Conte Dooku e del generale Grievous, antagonisti di poco spessore nella precedente trilogia cinematografica. Inoltre, va segnalato un grande ritorno…

4. Non è necessariamente un prodotto per bambini

Chi ha sottoscritto l’abbonamento mensile a Disney+, desideroso di spendere le proprie giornate a rivisitare le miriadi di produzioni delle altrettante proprietà Disney, non ha potuto far a meno di notare che il catalogo della piattaforma streaming, nonostante sia piuttosto vasto, manchi di opere se non mature, quantomeno poco bambinesche. The Mandalorian è l’unica serie TV a rispondere a tale descrizione. Persino Rebels, il sequel di The Clone Wars, è fondamentalmente un prodotto per i più piccoli. Eppure, lo show creato da George Lucas riesce a intrattenere un pubblico decisamente più ampio. I personaggi di The Clone Wars muoiono davvero, senza essere necessariamente droidi, cloni o storm trooper senza volto. Jedi che impariamo a conoscere, cloni la cui personalità traspare dallo schermo, tutti rischiano di morire in guerra. Inoltre, The Clone Wars riesce a trattare temi abbastanza maturi, senza perdere di vista la natura del franchise, parlando a un pubblico ampio.

5. È pur sempre Star Wars

Forse sarebbe stato meglio iniziare da questo punto, per convincervi: Star Wars è sempre Star Wars. Che siano libri, fumetti, film o videogiochi, il franchise creato da George Lucas è una delle proprietà intellettuali più famose di sempre ed è impossibile non immergersi in una qualsiasi produzione che comprenda Jedi, Forza e galassie lontane.