Eiffel | Un’impresa per amore | Recensione
Il voto di Nerdface:
3.5 out of 5.0 stars
Titolo originale | Eiffel |
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Lingua originale | francese |
Paese | Francia |
Anno | 2021 |
Durata | 108 minuti |
Uscita | 14 Febbraio 2022 |
Genere | Biopic Sentimentale |
Regia | Martin Bourboulon |
Sceneggiatura | Thomas Bidegain Caroline Bongrand Martin Bourboulon Martin Brossollet Natalie Carter |
Fotografia | Mathias Boucard |
Musiche | Alexandre Desplat |
Produzione | Pathé |
Distribuzione | Sky |
Cast | Romain Duris Emma Mackey Pierre Deladonchamps |
Il voto di Nerdface:
3.5 out of 5.0 stars
«Costruiremo un sogno»
Prodotto da VVZ Production e da Pathé Films, Eiffel, film trasmesso esclusivamente su Sky nella giornata di San Valentino, è co-prodotto da M6 Films, i belgi di Scope Pictures e i tedeschi di Constantin Film. Dopo la commedia Papa ou maman e il suo sequel Papa ou maman 2, il regista Martin Bourboulon supera qui con successo (o quasi) la prova del cinema ad alto budget di ricostruzione storica ed effetti speciali, con un budget di oltre 23 milioni di euro, cui il regista farà seguire il dittico Les trois mousquetaires (D’Artagnan et Milady), in fase di riprese per la bella cifra di 60 milioni di euro e nel cui cast ritrova proprio il bravissimo protagonista di Eiffel, Romain Duris.
Il mago del ferro
Somme da capogiro che, ovviamente, alzano la posta in gioco e che ricordano, a chi per caso lo avesse dimenticato, che la Settima Arte suggella l’alleanza tra artigianato e industria, soprattutto nel sofisticato sistema di vasi comunicanti del finanziamento francese alla produzione, e che non è affatto alla portata del primo regista arrivato dominare tali ambizioni e firmare film destinati all’intero spettro dei potenziali spettatori. Grandissime aspirazioni che sono anche, in un riflesso perfetto, la forza trainante della traiettoria di Gustave Eiffel, «il mago del ferro», il famoso costruttore dell’omonima Torre.
Una sfida
«Costruiremo una torre di 300 metri, interamente in metallo, nel cuore di Parigi e tutti potranno godersela» È il Settembre del 1886 e l’obelisco di Washington, inaugurato l’anno prima, ha lasciato il segno coi suoi 169 metri d’altezza nel piccolo mondo dei creatori di grandi monumenti internazionali. In vista dell’Esposizione Universale prevista a Parigi nel 1889, il Governo Francese vuole qualcosa di spettacolare e ricercato e l’ingegnere Gustave Eiffel raccoglie la sfida.
Nella versione romanzata del film, lo fa per i begli occhi di Adrienne (Emma Mackey), una donna ormai sposata ritrovata per caso dopo anni e con la quale aveva condiviso una passione finita malissimo molti anni prima a Bordeaux, quando Eiffel fece il suo debutto costruendo un ponte ferroviario.
I mille ostacoli tecnici
Senza mancare del tutto di merito, questo motore romantico accompagna in flashback buona parte del film, ma non è il suo punto di forza, sembra anzi un pretesto narrativo forzato, utile a scortare il cuore appassionante della storia: la costruzione della Torre Eiffel. Ostacoli e soluzioni tecniche legate alla vicinanza della Senna, al fango, all’ancoraggio e alla stabilità da garantire nonostante la leggerezza dell’edificio, alle camere d’aria compressa, ai parafulmini e alla resistenza al vento sono narrati parallelamente alla battaglia finanziaria e mediatica e alla corsa contro il tempo per scalare il cielo e finire in tempo per l’Esposizione Universale.
Un’idea
Eiffel ripercorre con grande dettaglio, ritmo e credibilità la lotta di un uomo per realizzare un’idea più grande di lui, un’odissea parigina che poggia su una solida messa in scena, integrata dagli effetti speciali e vivacizzata da un grande protagonista.
Unica pecca di Eiffel è forse proprio questa interpretazione del tutto romantica della vicenda che, sfortunatamente, priva il pubblico dell’affascinante conflitto storico al centro della costruzione della torre. A mancare, perché il racconto risulti perfetto, è il substrato in grado di far riflettere sulla triste verità della natura umana: spesso l’uomo resiste alle innovazioni audaci, tanto che molti amati punti di riferimento odierni si sono scontrati con aspre critiche, quando furono annunciati per la prima volta.
Altri casi simili
Si consideri l’Academy Museum of Motion Pictures di Los Angeles, da breve inaugurato, che ha superato una campagna di mormorii durata anni contro il suo design fuori dal comune e il suo costo fuori scala; o agli edifici parigini come il Centre Pompidou, ancora considerato un pugno nell’occhio da alcuni, e l’impopolare nuova tettoia di Les Halles, entrambi, proprio come la Torre Eiffel, scontratisi con lo stile riprogettato della città attuato solo pochi decenni prima dal Barone Haussmann.
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Titolo originale | |
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Lingua originale | |
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Anno | |
Durata | minuti |
Uscita | |
Genere | |
Regia | |
Sceneggiatura | |
Fotografia | |
Musiche | |
Produzione | |
Distribuzione | |
Cast |
Titolo originale | Eiffel |
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Lingua originale | francese |
Paese | Francia |
Anno | 2021 |
Durata | 108 minuti |
Uscita | 14 Febbraio 2022 |
Genere | Biopic Sentimentale |
Regia | Martin Bourboulon |
Sceneggiatura | Thomas Bidegain Caroline Bongrand Martin Bourboulon Martin Brossollet Natalie Carter |
Fotografia | Mathias Boucard |
Musiche | Alexandre Desplat |
Produzione | Pathé |
Distribuzione | Sky |
Cast | Romain Duris Emma Mackey Pierre Deladonchamps |