Eva Green: i film e le serie TV di una sognatrice
Eva Green
«I was not popular in school at all. I was kind of a geek, a real geek».
La sognatrice
L’attrice francese Eva Green manifestò il suo amore per la recitazione in giovanissima età. A ispirarla in quella che sarebbe stata la sua futura carriera fu la visione del film Adele H.: una storia d’amore. Il colpo di fulmine fu talmente forte da spingerla, appena sedicenne, a lasciare la scuola per dedicarsi totalmente alla realizzazione del suo sogno. Studia e s’impegna tanto che, nel 2001, arriva il suo esordio a teatro, con Jalousie en trois fax, nel quale s’esibisce in una performance che le porta da subito i primi riconoscimenti.
Dal teatro al cinema
L’anno successivo è ancora a teatro e continua ad attirare critiche più che positive, tanto che nel 2003 è pronta per il passo verso il grande schermo. Si tratta di un esordio col botto: a sceglierla come protagonista femminile è Bernardo Bertolucci, che la vuole sul set di The dreamers. Non si tratta di una parte facile e le molte scene esplicite avevano già intimorito Jake Gyllenhaal, il quale era stato preso in considerazione per uno dei due ruoli da protagonista maschile, rifiutati proprio per la grande quantità di scene di nudo.
Un personaggio non facile
Eva Green, invece, non fu affatto intimorita e restituisce una performance di grande caratura e intensità, sebben il film non sarà molto apprezzato dal pubblico, forse perché troppo complesso nelle sue svariate sfumature e tematiche, che vanno dalla rivoluzione studentesca del 1968 fino all’incesto. Una pellicola non facile, ma da vedere, non fosse altro per l’innumerevole quantità di rimandi ad altri film, che il regista inserisce sapientemente.
The dreamers lancia Eva Green e arrivano altre sue partecipazioni in diverse opere, alcune importanti, altre decisamente meno. Nel 2004 è in Arsenio Lupin, mentre l’anno successivo ne Le crociate, diretta da Ridley Scott. Decisamente due pellicole non proprio da ricordare, per quanto la seconda si salvi in corner con una Director’s Cut uscita successivamente, in grado di portarla a un livello apprezzabile.
Alti e bassi
Non saranno passi falsi per la carriera di Eva Green, che al contrario prosegue velocissima e frenetica. Nel 2006 è la Bond Girl di Casino royale, al fianco di Daniel Craig: i due, tra l’altro, avevano già lavorato assieme nel primo (e finora unico) film tratto dalla serie di libri per ragazzi La bussola d’oro, che uscirà però solo nel 2007 e non avrà il successo sperato.
Alla corte di Tim Burton
Nel 2008 è la volta del thriller distopico Franklyn; l’anno successivo, invece, è nel cast di Cracks e così via, passando per Womb (2010) e Perfect sense (2011), fino ad arrivare al 2012 e all’uscita di Dark shadows, pellicola di Tim Burton tratta da una strana horror soap opera e che presenta più di un punto debole.
Dopo tutto questo lavoro incessante, Eva Green prende una pausa di un paio di anni, lontana dal grande schermo. Tornerà nel 2014, con ben quattro pellicole: il drammatico White bird, il western The salvation e, soprattutto, con due sequel abbastanza godibili. Il primo è 300: l’alba di un impero, che la vede come protagonista femminile nei panni della Regina Artemisia, antagonista dello stratega Temistocle; il secondo è Sin City: una donna per cui uccidere, nei panni della femme fatale Ava Lord.
Miss Peregrine
Dopo un’altra piccola pausa, invece, è di nuovo diretta di Tim Burton, che la sceglie come protagonista dell’interessante Miss Peregrine: la casa dei ragazzi speciali, pellicola che ha ricevuto critiche parecchio contrastanti, ma che noi ci sentiamo di consigliare, anche nel caso voleste dare un’occhiata a una sorta di X-Men in una salsa molto più dark e decisamente più affascinante degli eroi della Marvel. Chiude il 2017, anno in cui il regista Roman Polanski la dirige in Quello che non so di lei.
L’anno pessimo è però il 2019, nel quale Eva Green è invece protagonista della versione live action firmata Disney di Dumbo, ancora con Tim Burton dietro la macchina da presa e minata da molte scelte discutibili, sebbene in Redazione i pareri restino ancora contrastanti.
Eva in TV
Per quanto riguarda il piccolo schermo, invece, Eva Green ha avuto un notevole e meritatissimo successo con Penny dreadful (2014-2016), ispirata anche nel nome ai piccoli racconti horror e gotici. La serie va avanti per 3 stagioni e, malgrado alcune incertezze, si dimostra decisamente un prodotto di livello, impreziosito dall’interpretazione dell’attrice, nei panni della conturbante e inquietante Vanessa Ives.
Grazie a Penny dreadful, Eva Green diventa una delle attrici più conosciute e amate dal pubblico più giovane e arriva a sfiorare anche un Golden Globe. Bellezza e tenacia sono le carte vincenti giocate da lei per realizzare il suo sogno e a queste s’unisce comunque un talento discreto, che probabilmente non s’è ancora espresso del tutto. Restiamo, come sempre, ben attenti ai prossimi progetti che la vedranno protagonista, siano essi in televisione o al cinema: merita sicuramente un ruolo definitivo, di quelli che valgono un’intera carriera, e ci auguriamo sia dietro l’angolo.