«Adesso il mio lavoro è prendermi cura di te»

La storia raccontata in Fangs, opera di Billy Balibally edita da Star Comics nella collana Queer, segue le vicende di En, un giovane da poco divenuto vampiro, e Ichi, il suo pair o tutore. I due si incontrano in circostanze infelici, ma presto impareranno a conoscersi l’un l’altro, accettando le proprie differenze e scoprendo i reciproci mondi.

Il sangue non ha genere

Quella presentata nel manga sembra essere una struttura sociale non troppo aggrappata a ruoli di genere e binarismi eteronormati. La classe dei vampiri, infatti, mette al primo posto il merito del sangue prima di qualsiasi altro aspetto.

L’attrazione, sessuale e non, non è legata al genere o alla fisicità, ma solo e soltanto all’odore e al sapore del sangue. Questo concetto risulta essere un’interessante metafora di quanto auspichiamo per la nostra società, nella quale i valori in cui credere e ai quali dare peso possano essere ben altri.

La solitudine dei vampiri

La storia raccontata in Fangs, nonostante le marcate note comiche e sensuali, decisamente esplicite e infatti rivolte a un pubblico adulto, come evidenziato da Star Comics, si configura come molto profonda, capace d’affrontare con delicatezza temi estremamente complessi e controversi tipici dell’esistenza, umana e non. Pertanto, seppur con un andamento molto calzante, tipico di questo genere fumettistico, le vicende risultano interessanti e stimolanti per ogni tipo di lettore.