«Il mondo cambia in continuazione»

Che ci fanno in un paesaggio tropicale una moto, una Mustang, un SUV e un mezzo corazzato? Facile: qualcosa d’assolutamente matto e completamente inverosimile. Questa, tra le prime scene del nono capitolo della saga Fast & Furious, riassume perfettamente le altre che vedremo nel corso del film, in arrivo nelle sale il 18 Agosto dopo tanta attesa.

Ci troviamo quattro anni dopo gli eventi di FF8, quando improvvisamente Dominic Toretto e Letty sono costretti ad abbandonare la propria vita ritirata, per tornare in azione. Il mondo è di nuovo in pericolo: un gruppo di cyber terroristi vuole rubare un’arma potentissima, che potrebbe mettere in ginocchio l’intero globo. La squadra si troverà dunque a fronteggiare un nuovo terribile nemico, che però Dom conosce già molto bene.

Ancora più grandioso

Dopo un’attesa così lunga, tutti i numerosissimi fan della saga aspettano un film incredibile, visto il crescendo che dal quinto capitolo in poi è stato proposto, impreziosito da scene sempre più grandiose in Toretto e compagni si trovavano a infrangere le leggi della fisica e del buon senso in tutti i modi. Bene, indubbiamente saranno accontentati.

Resterete a bocca aperta

Pensavamo d’aver visto davvero di tutto e invece Fast & Furious 9 regala le sequenze più pazze e spettacolari dell’intera serie. Migliaia e migliaia di auto tritate, esplosioni immense e salti che mai avremmo pensato di vedere. Per non parlare dei combattimenti. Ogni aggettivo scelto per questa recensione non sarebbe capace di rendere l’idea: l’unico modo per capire, è andare al cinema e rimanere a bocca aperta.

Fast & Furious 9 è tutto qui? No. Accanto all’azione folle, una buona parte del film è dedicata al passato di Dom, legato alla tragica scomparsa del padre in una gara automobilistica. Grazie a numerosi flashback, è narrato uno spazio emotivo e psicologico che aveva trovato poco spazio nei capitoli precedenti. Questo approfondimento del personaggio e dei suoi drammatici trascorsi apparentemente toglie un po’ di divertimento alla pellicola, ma alla fine ci si rende conto di come ogni linea narrativa sia sorprendentemente amalgamata all’insieme.

Toretto, il padre padrone

In Fast & Furious 9 Vin Diesel è protagonista assoluto e in questo squilibrio risiedono i lati negativi del film. Ormai l’attore è diventato una sorta di padre padrone della saga, anche col proprio ruolo di produttore. Forse anche per questo, la pellicola presenta un atteggiamento sempre più celebrativo del suo personaggio, inesorabilmente diventato un vero e proprio supereroe.

I primi piani dedicati a Vin Diesel erano presenti anche negli altri film (e già facevano ridere allora), ma ora si sono praticamente raddoppiati, se non triplicati, divenendo piuttosto ridicoli. Non vogliamo necessariamente dire che in questi primi piani il nostro Toretto abbia un’espressione da pesce lesso, ma a un certo punto potremmo essere davvero costretti ad ammetterlo.

L’uscita di The Rock

In questo senso, un riscontro arriva dalla questione che ha determinato l’uscita di The Rock dal filone principale del franchise. Nelle dichiarazioni dell’immediato come in quelle successive, Vin Diesel ha adottato un atteggiamento paternalistico e stucchevole a lungo andare. La ricaduta s’avverte nel film: l’esclusione di The Rock ha sottratto a Fast & Furious la figura carismatica di Dwayne Johnson a fare da contraltare a Dominic Toretto. In questo modo, l’unico catalizzatore rimane Vin Diesel.

L’ingresso di John Cena

Lo stesso John Cena, new entry della saga, non riesce a tenere il confronto e viene il sospetto che il vero problema tra i due attori sia stata la personalità troppo ingombrante di The Rock per l’ego soverchiante di Vin Diesel. Nonostante queste note stonate, però, in Fast & Furious 9 possiamo trovare tutto il meglio della saga all’ennesima potenza, forse leggermente sottotono dal punto di vista dell’umorismo, ma per quanto riguarda effetti speciali e scene d’azione a livelli mai visti. Non si tratta, come al solito, di un film di alto cinema: è caciarone, caotico, leggero e tamarro. E a noi piace proprio così.