Frankenstein Junior: il cult che ci fece resuscitare di risate
Frankenstein Junior
«Potrebbe essere peggio!..».
Titolo originale | Frankenstein Junior |
---|---|
Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Data d’uscita | 15 Dicembre 1974 |
Durata | 105 minuti |
Genere | Commedia |
Regia | Mel Brooks |
Cast | Gene Wilder Peter Boyle Marty Feldman Cloris Leachman Teri Garr Kenneth Mars Madeline Kahn Gene Hackman Richard Haydn Liam Dunn |
Uscita italiana | 18 Luglio 1975 |
Una risata vi resusciterà
Nel 1974 Mel Brooks è già un autore e regista affermato, consacrato al grande pubblico grazie a diversi successi, a partire dal suo esordio con Per favore, non toccate le vecchiette, entrato nella storia come tra i capostipiti della commedia statunitense, tanto da ispirare un adattamento musical per Broadway e il remake del 2005 The producers: una gaia commedia neonazista.
Il genere parodistico
Proprio nel suo primo film inizia uno straordinario sodalizio con quello che negli anni si rivelerà essere il suo vero e proprio attore feticcio, Gene Wilder. Nel 1974 Mel Brooks irrompe come solo lui sa fare nel genere parodistico con Mezzogiorno e mezzo di fuoco, che scimmiotta chiaramente il famoso e fortunato genere western dell’epoca. Protagonista assoluto della pellicola è ancora Gene Wilder il quale, stretto ormai un forte legame col regista, nella pellicola successiva lo affianca anche alla scrittura.
Una delle più grandi commedie di tutti i tempi
Di che film si tratta? Parliamo di una delle più grandi commedie di tutti i tempi: Frankenstein Junior. Partiamo dalla trama. Ci troviamo nella New York degli anni ’30 e lo stimato professore universitario Frederick Frankenstein, nipote del più famoso Victor von Frankenstein, ha ormai reciso ogni collegamento col nonno, ritenendo i suoi studi e le sue teorie infinitamente assurdi.
Un giorno, la sua tranquilla quotidianità è interrotta dall’arrivo di un notaio, che gli comunica che il barone von Frankenstein gli ha lasciato il suo castello in Transilvania. Frederick parte allora per la Romania, dove al suo arrivo conosce Igor, a sua volta nipote dell’assistente del nonno. Dopo aver incontrato gli altri personaggi che ruoteranno intorno a questa assurda storia, nella quale lo scienziato scopre gli appunti del barone, che lo fanno ricredere sulla fattibilità dei suoi esperimenti di resurrezione, fino a esclamare, in maniera ben scandita, la frase destinata all’immortalità: «Si. Può. Fare!!!».
Come un film degli anni ’30
Definire Frankenstein Junior una parodia è decisamente riduttivo, sebbene tecnicamente corretto. Il film riprende in maniera chiara e gioca col Frankenstein di James Whale del 1931 e lo fa anche nello stile, nella regia, nel sonoro e addirittura nel colore, optando per il bianco e nero. Difficilmente uno spettatore ignaro saprebbe distinguere il film di Mel Brooks da una pellicola degli anni ’30, tanto questa ricostruzione è accurata.
Oltre la parodia
Soprattutto, l’impossibilità di schiacciare Frankenstein Junior alla sola parodia sta nella capacità del film di Mel Brooks di creare un’opera completamente nuova, una storia in grado di superare la vicenda originale per entrare direttamente nell’immaginario collettivo. Spesso, nel cinema (ma non solo) s’abusa della parola cult, attribuendola semplicemente alle storie di cui la gente ha memoria: è il caso invece di Frankenstein Junior, vero e proprio monumento alla commedia.
Sfido chiunque a non conoscere almeno una delle celebri battute del film, partendo dall’esclamazione di Gene Wilder già citata, per arrivare alla stramba indicazione stradale di Igor «lupo ululà, castello ululì», oppure al monito «aspetti, padrone, potrebbe essere pericoloso… Vada avanti lei!», fino a un’altra frase bella scandita: «Rimetta a posto la candela!».
Un capolavoro comico
La forza di Frankenstein Junior è l’essere un classico senza tempo, capace di far ridere a crepapelle intere generazioni di bambini, ragazzi, adulti e anziani. Non c’è un target: fa sbellicare indistintamente tutti, da sempre.
A differenza di altre grandissime commedie, che risentono inevitabilmente del peso del tempo, è un’opera immortale, il capolavoro di un maestro della comicità come Mel Brooks, i cui film sono citati non a caso ben tre volte tra i primi quindici nella classifica delle cento migliori commedie statunitensi.
I due protagonisti assoluti
Non è questa la sede per discutere sulla grandezza di Gene Wilder, protagonista assoluto della pellicola, senza il quale sarebbe forse stata la metà di quello che poi è stata, o sull’importanza centrale di Marty Feldman nel ruolo di Igor. Frankenstein Junior va senza alcun dubbio recuperato, tanto non c’è niente da fare: farà sempre ridere.
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Titolo originale | Frankenstein Junior |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Data d’uscita | 15 Dicembre 1974 |
Durata | 105 minuti |
Genere | Commedia |
Regia | Mel Brooks |
Cast | Gene Wilder Peter Boyle Marty Feldman Cloris Leachman Teri Garr Kenneth Mars Madeline Kahn Gene Hackman Richard Haydn Liam Dunn |
Uscita italiana | 18 Luglio 1975 |