Gaiking: il robot guerriero (e dimenticato) di Go Nagai
Gaiking
Curiosità
A differenza del solito, per la versione italiana dell’anime non fu scritta una sigla italiana, ma utilizzato un brano di disco music del gruppo austriaco Ganymed, intitolato It takes me higher.
Titolo originale | 大空魔竜ガイキング |
---|---|
Lingua originale | giapponese |
Paese | Giappone |
Anni | 1976-1977 |
Stagioni | 1 |
Episodi | 44 |
Genere | Fantascienza Mecha Robot |
Character design | Takeshi Shirato Takeshi Shiratsuki |
Regia | Tomoharu Katsumata |
Musiche | Shunsuke Kikuchi |
Studio | Toei Animation Dynamic Planning |
Uscita italiana | 1979 |
Il robot guerriero
Nel 1976 Toei Animation porta sugli schermi nipponici la strana storia di un robot guerriero, Gaiking, una decisione che si ripercuoterà per molti anni a seguire e che porterà la casa di produzione in tribunale contro un avversario molto noto. La trama dell’anime è molto intricata, pur conservando alcuni topos tipici dell’epoca.
Un po’ di trama
In breve: Zela è un pianeta morente, a causa della sua stella che sta diventando un famelico buco nero. Per ovviare alla situazione, gli Zeliani prima si rifugiano nel sottosuolo, poi creano un’intelligenza artificiale cui conferire pieni poteri, per affidarle le decisioni del periodo d’emergenza. Come anche il più stupido potrebbe capire, non è mai una buona idea conferire pieni poteri a chi li chiede e infatti Black Darius, questo il nome della IA, inizia ad abusare del suo ruolo.
Black Darius, il despota
Schiavizza gli Zeliani e li rende seguaci attraverso il lavaggio del cervello; alcuni li trasforma in cyborg, poi rivolge i suoi occhi da tiranno al cielo, verso un pianeta che gli Zeliani avevano visitato più volte, perché molto simile al loro: ovviamente, decide di conquistarlo con la forza.
Il pianeta in questione è la Terra, costretta ora a dover fronteggiare le forze d’invasione di Black Darius, capaci di coprire l’enorme distanza tra i due mondi grazie all’impiego di tunnel spazio-temporali. Non sarebbe un’invasione se non ci fosse una forza di resistenza terrestre: questa è rappresentata dal Drago Spaziale, un’enorme astronave da combattimento che ospita al suo interno i moduli per assemblare il Gaiking, temibile robot composto da tre parti e pilotato dall’eroe di turno, Sanshiro.
Go Nagai
La storia vi sembrerà familiare se avete dimestichezza col mondo dei robottoni giapponesi, a maggior ragione sapendo che l’ideatore di Gaiking è Go Nagai, reduce dal successo di Goldrake e pronto per una nuova avventura.
Parlavamo di guai giudiziari e, in effetti, la lunga battaglia legale sarà proprio col papà di Mazinga, espropriato della sua opera e per la quale non gli furono riconosciuti i diritti d’autore; fu estromesso pure il suo nome, slegandolo di fatto da un progetto suo fin nel profondo. Go Nagai, dal canto suo, non lavorò più per Toei Animation fino agli anni ’90, quando finalmente le due parti in causa trovarono un accordo.
L’arrivo in Italia
Gaiking ha diverse edizioni internazionali e arriva anche in Italia nel 1979, ma sono trasmessi 26 dei 44 episodi della serie: sparisce nel nulla, lasciando la trama tronca. Si dovrà aspettare l’acquisizione dei diritti da parte di Yamato, che negli anni 2000 pubblica la versione home video con un lavoro molto curato, che andò a cercare i doppiatori dei primi episodi, dove possibile, e li mise al lavoro sui restanti episodi non ancora doppiati.
Forse è anche per questo se il ricordo di Gaiking è molto debole per alcuni di noi che, sì, non dimenticano la testa di drago sul suo busto, ma non sanno bene a chi associarla, poiché non ebbero avuto modo di vedere da bambini l’evolversi della trama e la sua degna conclusione. Nel 2005 è però arrivato un reboot. Si discosta dall’opera originale, perché preferisce rifarsi ai cliché degli anime del tempo. Piace poco ai vecchi fan e passa quasi inosservato agli occhi dei nuovi.
Un anime da recuperare
Gaiking non è un prodotto da dimenticare: segnò un buon punto nel percorso creativo di Go Nagai, il quale già con Goldrake aveva allargato le maglie del racconto, arricchendo i suoi anime di personaggi secondari importanti e d’aiuto all’eroe. Anche ora, rivedendolo, si notano le influenze evidenti di quanto c’era stato prima e e di quanto arriverà dopo.
Ma attenzione: Gaiking non fu uno spartiacque nella storia dell’animazione, fu solo un momento, forse non molto fortunato, di come stava evolvendo. A tratti ingenuo, a tratti politico, molto profondo e stratificato, Gaiking avrebbe meritato una più accorta gestione, sebbene siamo comunque convinti che debba essere considerato nel novero dei robottoni della nostra infanzia, nel posto che gli spetta: né al culmine, né in fondo, ma in mezzo alle altre orgogliose creazioni di Go Nagai.
La sigla completa di Gaiking: il robot guerriero
Condividi il post
Titolo originale | 大空魔竜ガイキング |
---|---|
Lingua originale | giapponese |
Paese | Giappone |
Anni | 1976-1977 |
Stagioni | 1 |
Episodi | 44 |
Genere | Fantascienza Mecha Robot |
Character design | Takeshi Shirato Takeshi Shiratsuki |
Regia | Tomoharu Katsumata |
Musiche | Shunsuke Kikuchi |
Studio | Toei Animation Dynamic Planning |
Uscita italiana | 1979 |