Giurato numero 2 | La giustizia: verità o moralità? | Recensione
Il voto di Nerdface:
4.5 out of 5.0 stars
Titolo originale | Juror #2 |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2024 |
Durata | 114 minuti |
Uscita | 14 Novembre 2024 |
Genere | Drammatico Thriller |
Regia | Clint Eastwood |
Sceneggiatura | Jonathan Abrams |
Fotografia | Yves Bélanger |
Musiche | Mark Mancina |
Produzione | Dichotomy Films Gotham Group Malpaso Productions |
Distribuzione | Warner Bros. |
Cast | Nicholas Hoult Toni Collette J. K. Simmons Chris Messina Zoey Deutch Cedric Yarbrough Kiefer Sutherland Gabriel Basso Francesca Eastwood Leslie Bibb Amy Aquino |
Il voto di Nerdface:
4.5 out of 5.0 stars
«A volte la verità non è giustizia»
Attesissimo da tutti gli amanti dell’ineluttabile attore e regista, il 14 Novembre è arrivato finalmente al cinema Giurato numero 2, il nuovo film di Clint Eastwood. La pellicola, distribuita da Warner Bros., è un thriller al cardiopalma che tratta la (forse non così) sottile differenza tra giustizia processuale e verità: il progetto è ambizioso, ma Clint Eastwood non delude.
Il dovere di un cittadino
Ci troviamo negli USA, più precisamente in Georgia. Justin Kemp, interpretato da un magnifico Nicholas Hoult, è un uomo qualunque: lavora in un giornale di lifestyle locale e aspetta, insieme a sua moglie, una bambina. Un giorno è chiamato ad assolvere al suo dovere di cittadino: dovrà far parte della giuria di un processo intentato contro James Sythe, un pregiudicato accusato d’aver causato la morte di Kendall Carter, quella che era, all’epoca, la sua ragazza.
Chi è il vero assassino?
La dinamica dell’omicidio sembra chiara: la ragazza, dopo aver litigato furiosamente con Sythe in un bar, si sarebbe allontanata a piedi, al buio e sotto la pioggia, e sarebbe stata rincorsa e pestata a morte dall’accusato. Tutte le prove sono contro di lui, ma l’imputato continua a giurare di non essere il colpevole. Solo Justin sa con certezza che l’uomo non mente: con l’avanzare del processo, infatti, il protagonista si rende conto che il vero assassino, con ogni probabilità, è lui.
La sera della morte di Kendall, infatti, lui era nelle vicinanze del luogo del crimine, in auto. Sceso dalla macchina dopo aver urtato qualcosa, non vede nulla e torna a casa assumendo d’aver colpito un cervo. Invece ha investito proprio la ragazza. Inizia così una spirale di sensi di colpa e un dilemma morale, che non lo lascerà più vivere tranquillo: è più giusto salvarsi o dire la verità?
La vita di un uomo nelle mani
Da quando scopriamo il segreto di Justin e fino alla fine del film, Clint Eastwood non lascia un secondo di respiro: siamo risucchiati in questo vortice d’ansia, incertezza e paura d’essere scoperti. Il peso portato da Justin è d’essere l’unico a conoscere «la verità, tutta la verità, nient’altro che la verità». È un uomo dai sani principi, eppure non riesce a fare i conti con l’immensità delle implicazioni dell’essersi trovato, semplicemente, nel posto sbagliato al momento sbagliato. Un semplice, ma tragico incidente di cui lui non aveva cognizione minaccia ora d’impadronirsi della sua esistenza; comunque vada, nelle sue mani c’è la vita di un uomo: la sua. O quella di James Sythe.
Calma esteriore e caos interiore
Il dilemma di Justin penetra anche dentro di noi, trasportandoci in un mondo di calma esteriore e caos interiore. Questa dicotomia vissuta dal protagonista è perfettamente esemplificata dall’alternarsi di scene del processo e di vita quotidiana. All’ordine estremo, al rigore e alla precisione regnanti nell’aula di tribunale corrispondono la follia e l’incertezza che pervadono e sconvolgono la vita del protagonista.
Questa stessa opposizione rivive nell’implicito confronto tra il vero colpevole e quello presunto: Justin Kemp da una parte e James Sythe dall’altra, un uomo comune e uno spietato ex criminale diventano rispettivamente l’immagine del vero e del falso. Questa tensione tra poli opposti funge da meccanismo narrativo estremamente ansiogeno e ci porta a non riuscire a staccare la mente dalla narrazione, finché non si conclude definitivamente.
La critica al sistema
Insieme alla trama straordinariamente intelligente e alle interpretazioni da manuale, altro altissimo merito di Giurato numero 2 è l’eleganza con cui è presentata la tesi di fondo del film, in un modo quasi impercettibile. Clint Eastwood muove una forte critica al sistema giuridico statunitense, mostrando come condanna o assoluzione di un imputato si basino sulla pretesa d’ottenere un giudizio razionale da persone qualunque, che invece sono sostanzialmente irrazionali e chiamate a decidere tramite un sistema anch’esso non razionale.
Una riflessione sull’animo umano
La presunta imparzialità dei giurati è messa profondamente in discussione con una riflessione sull’animo umano: il fatto che un giurato non sia direttamente implicato nelle vicende di un processo non vieta comunque ai suoi più disparati interessi personali d’interferire col verdetto finale. «È l’unico sistema che funziona», dice uno dei personaggi principali del film. Eppure, è evidente come sia tutt’altro che funzionale.
Il sottotitolo presente nella locandina italiana del film recita che «la giustizia è cieca, la colpa vede tutto». La critica è chiara quanto scomoda, tanto che negli USA Giurato numero 2 è stato proiettato in poco più di trenta sale dell’intero territorio: operazione di marketing in prospettiva di un vicino lancio del film in streaming o paura delle polemiche? Non è dato saperlo. Nel frattempo, vi consigliamo assolutamente la visione del film. Clint Eastwood, alla veneranda età di 94 anni, conferma la sua capacità di lucida lettura della società, mai banale, e il diritto di residenza nell’Olimpo holliwoodiano.
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Titolo originale | Juror #2 |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2024 |
Durata | 114 minuti |
Uscita | 14 Novembre 2024 |
Genere | Drammatico Thriller |
Regia | Clint Eastwood |
Sceneggiatura | Jonathan Abrams |
Fotografia | Yves Bélanger |
Musiche | Mark Mancina |
Produzione | Dichotomy Films Gotham Group Malpaso Productions |
Distribuzione | Warner Bros. |
Cast | Nicholas Hoult Toni Collette J. K. Simmons Chris Messina Zoey Deutch Cedric Yarbrough Kiefer Sutherland Gabriel Basso Francesca Eastwood Leslie Bibb Amy Aquino |