Libro illustrato

È da poco disponibile con Momo Edizioni un breve libro rivolto ai bambini e alle bambine, all’interno della collana Libri Monelli. Si tratta de Gli adulti fanno schifo, scritto dall’autore romano Gina e illustrato da Alessio Spataro, alla sua prima prova in una pubblicazione per questa fascia d’età.

Il primo atto

Gli adulti fanno schifo è diviso in due atti. Nel primo, un gruppo di bambini di una mostruosa scuola grigia e disumanizzata si organizzano per vendicarsi dei soprusi subiti dalle maestre manesche o dai bidelli prepotenti. Le azioni saranno eseguite in segreto, protetti da maschere, ma risulteranno altamente spettacolari e registreranno il fiero supporto dei loro compagni di scuola.

Il secondo atto

La seconda parte de Gli adulti fanno schifo si concentra su una bambina di questo gruppo di rivoltosi, Mira, che si troverà nella condizione di poter esprimere i tre mitici desideri che saranno esauditi dal proverbiale genio, sebbene in questo caso non della lampada.

Il terzo desiderio

Senza spoilerare nulla, perché fortunatamente lo stesso editore svela l’architrave del libro nella sua presentazione, la piccola esprimerà solo due desideri: che i bambini non crescano mai più; che tutti gli adulti spariscano dalla Terra. Il terzo desiderio resta inespresso e Gli adulti fanno schifo chiude rivolgendosi ai suoi piccoli lettori attraverso alcune domande e altrettanti riquadri bianchi in cui disegnare. Tra i quesiti, ne citiamo alcuni: conoscete adulti che fanno schifo? E che non fanno schifo? Quale sarebbe il vostro terzo desiderio?

I mali di una società

Gli adulti fanno schifo vuole puntare i riflettori sui mali di una società che ha smarrito la capacità d’ascoltare i bambini nella loro purezza e ingenuità, privi come sono di un vocabolario che comprenda i concetti d’intolleranza e prevaricazione. Già il titolo del libro, senza possibilità di fraintendimento, svela questa impostazione, cui si possono perdonare alcuni passaggi semplicistici.

E William Golding?

Non è infatti solo nelle caricature molto marcate degli adulti rappresentati, ognuno simbolo di un male della società, dal bullo alla social addicted e fino a un discutibile macellaio il cui peccato è, per l’appunto, produrre e consumare carne, ma è nella stessa idea di questa infanzia ontologicamente giusta che s’annida il limite de Gli adulti fanno schifo. Basterebbe sfogliare Il signore delle mosche di William Golding per nutrire un qualche dubbio.

Un libello

Allora meglio inquadrare Gli adulti fanno schifo per quel che è: un libello che, anche attraverso alcune forzature, vuole rivolgersi ai genitori, prima ancora che ai bambini e alle bambine cui dice di parlare, dando loro l’opportunità di specchiarsi attraverso le risposte e i disegni che avranno l’umiltà di leggere.