«C’è una differenza fra gli Spartan e i Marines…»

È arrivata in contemporanea mondiale la serie televisiva basata su uno dei più grandi first person shooter mai creati dall’uomo. Si tratta di Halo, videogioco creato nel Novembre 2001 da Bungie, la cui saga è stata poi ereditata da 343 industries, attuale detentore del brand e parte attiva nella produzione di questa serie TV composta da 9 episodi, trasmessa a partire dal 24 Marzo 2022 su Sky Atlantic.

Stupore e curiosità

Sky ci ha permesso di vedere il primo episodio in anteprima, dopo qualche ora di meditazione, che ci è stata necessaria per calmare lo stupore e reprimere la curiosità, siamo pronti a darvi le nostre prime impressioni, come al solito senza fare spoiler. Già dai primi minuti dell’episodio abbiamo faticato molto a collocare nel tempo gli eventi narrati dalla serie.

La Silver Timeline

Halo, infatti, si differenzia da tutti gli altri elementi che hanno composto il franchise fino a questo momento. Sia i libri che i videogiochi sono collocati all’interno di una linea cronologica definita, seguendo la quale l’utente riesce a collocare quanto gli è narrato in un determinato ordine temporale. La prima scelta coraggiosa di questa serie è di porsi su un piano separato. A detta degli ideatori, gli eventi narrati andranno a comporre una linea separata, chiamata Silver Timeline.

Il primo episodio ci prospetta uno scenario, il pianeta Madrigal, che funge da teatro per un nuovo capitolo dell’eterno conflitto tra la United Nations Space Command e gli alieni Covenant. Sconvolto da un sanguinoso attacco da parte dei Covenant, vede l’arrivo di una squadra composta da tre soldati spartan, inviata dall’UNSC. Nonostante gli sforzi di Jhon-117 e dei suoi, però, tutti i civili presenti sul campo di battaglia periscono per mano dei Covenant, a eccezione di una giovane ragazza, tratta in salvo da Masterchief.

Un ritmo serratissimo

Le scene degli scontri sono a un ritmo serratissimo e si nota molto la collaborazione di 343 industries nello sviluppo della serie. Anche se non siamo stati in grado di comprendere a fondo quanto abbiamo visto da un punto di vista d’intreccio narrativo, non abbiamo potuto fare a meno di notare la cura maniacale posta nella realizzazione degli elementi che fungono da colonne portanti dell’universo creato da Bungie.

I dettagli

Navi, veicoli, costumi e personaggi sono riprodotti con un notevole livello di dettaglio, che raggiunge il suo apice nella realizzazione delle armi, delle quali addirittura il suono sarà riconoscibile, se ascoltato dall’orecchio di un fan della saga videoludica.

Un episodio è dunque troppo poco per poter dare un giudizio definitivo, anche perché in anteprima non abbiamo potuto apprezzare il doppiaggio in italiano, che tuttavia è stato confermato. Rimaniamo però piacevolmente sorpresi dalla cura e dal rispetto che la serie dimostra nella ricostruzione del mondo che abbiamo imparato a conoscere col joypad in mano.

Una speranza

Vi consigliamo di guardare questa serie sperando che gli altri 8 episodi rimangano sullo stesso livello. Speriamo, inoltre, che il coraggio dimostrato dagli sceneggiatori nel voler raccontare una nuova timeline, che sembra non essere lineare, azzardando delle pericolosissime scelte sulla caratterizzazione del personaggio principale, non stravolga quello che sembra essere un ottimo inizio.