Hans Zimmer: una colonna sonora delle nostre vite
Hans Zimmer
«If something happened where I couldn’t write music anymore, it would kill me. It’s not just a job. It’s not just a hobby. It’s why I get up in the morning».
Un caso raro
Rarissimo per questa rubrica, che di solito si occupa di chi sta dietro o davanti la macchina da presa, trattare chi, invece, è nominato solo nei titoli di testa, senza mai apparire nella pellicola. Eppure, il lavoro di Hans Zimmer, come quello di Williams o di Elfman o di Giacchino, per citare altri colleghi famosi, è di quelli fondamentali perché un film entri di prepotenza nell’albo d’oro.
Video killed the radio star
Hans Zimmer, poi, non ha iniziato nel cinema, ma ha trascorsi come tastierista per un gruppo che, sul finire degli anni ’70, ci ha regalato una delle canzoni più famose di sempre. È, infatti, il 1979 quando Hans Zimmer entra nei The Baggles, autori della indimenticabile Video killed the radio star, il cui video fu scelto da MTV per iniziare le trasmissioni.
Gli esordi
All’epoca, la musica di Hans Zimmer faceva largo uso di sintetizzatori e suoni campionati e anche oggi è facile vedere quelle fondamenta ben presenti nelle sue ultime opere. Al mondo del cinema , comunque, ci arriva molto presto, perché già nel 1982 lo troviamo come autore della colonna sonora di Moonlighting, serie televisiva statunitense con protagonista un giovanissimo Bruce Willis. Dovrà aspettare davvero poco, inoltre, per la prima nomination agli Oscar. Il film è Rain Man, di Barry Levinson, che di Oscar se ne porta a casa quattro, ma non quello per la colonna sonora. Dal quel momento, la carriera di Hans Zimmer ha una svolta e il suo nome diventa uno di quelli a contare davvero.
L’affermazione
Lavora infatti a numerosi film, alcuni dei quali vicini alle nostre sensibilità, altri meno ma in ogni caso da non perdere. Hans Zimmer cadenza le vicende di Black Rain, di Ridley Scott (1989); A spasso con Daisy (1989); l’action Due nel Mirino (1990); Giorni di Tuono (1990); la commedia Green Card: Matrimonio di Convenienza (1990); Thelma & Louise (1991); Fuoco Assassino (1991); Ragazze Vincenti (1992); Toys (1992).
Il primo Oscar
Ovviamente i film che Hans Zimmer impreziosisce con le sue note sono molti di più: si tratta di una strada di successi che lo porta direttamente al primo lungometraggio animato, ovviamente targato Disney, l’osannatissimo Il Re Leone. E quest’ultimo, sì, gli varrà finalmente la statuetta dorata.
Il millennio non è ancora finito e Hans Zimmer è già famosissimo. Le sue musiche sono già entrate di prepotenza nell’immaginario collettivo, andando a occuparlo con opere spesso importanti e anche molto diverse tra loro: Omicidio nel Vuoto (1994); Allarme Rosso (1994); Nome in codice: Broken Arrow (1996); I Muppet nell’Isola del Tesoro (1996); The Rock, di Michael Bay (1996); la commedia da Oscar Qualcosa è cambiato, con Jack Nicholson (1997); i film d’animazione Il Principe d’Egitto (1998) e La Strada per El Dorado (2000).
Il Gladiatore
Pure in questo caso, film diversi e semplicemente alcuni dei tantissimi cui Hans Zimmer lavora. Ma un nuovo colpaccio è in arrivo: sua è, infatti, la colonna sonora del baraccone spacca cinema Il Gladiatore, una delle più vendute in assoluto nella storia del cinema. La coerenza tra musica e immagini è uno dei segreti del successo di un film e nel caso della pellicola di Ridley Scott collimano in modo perfetto. Hans Zimmer coglie perfettamente il mood del film e crea melodie capaci di restare addirittura più impresse della stessa pellicola, in grado d’evocare le atmosfere epiche e drammatiche.
Foto: Dita Vollmond
La carriera di Hans Zimmer prosegue di successo in successo, contrassegnata da numerosi sodalizi artistici: come già avrete notato, il musicista incrocia spesso la strada di Ridley Scott, col quale infatti lavorerà dopo Il Gladiatore anche in Hannibal e Black Hawk Down (2001) e Il Genio della Truffa (2003), ma lo stesso accade con Barry Levinson, John Woo, Penny Marshal, John Badham, Michael Bay e numerosi altri.
Da Ridley Scott a Christopher Nolan
Altro regista con cui Hans Zimmer stringe un legame professionale ricco di ottimi frutti e Christopher Nolan, per le musiche della trilogia de Il Cavaliere Oscuro (2005, 2008 e 2012), Inception (2010), Interstellar (2014) e Dunkirk (2017). in questo lasso di tempo, l’autore non si dà tregua, per nostra fortuna. A scorrere la filmografia c’è da rimanere esterrefatti, anche laddove già si conosca l’importanza di Hans Zimmer.
Una filmografia impressionante
Tra Il Gladiatore e Dunkirk, dunque, Hans Zimmer firma Mission: Impossible 2 (2000); Pearl Harbor (2001); il film d’animazione Spirit: Cavallo Selvaggio (2002); il remake dell’horror The Ring (2002); L’ultimo samurai (2003); King Arthur (2003); Shark Tale (2004); tre Madagascar (2005, 2008 e 2012); Il Codice Da Vinci (2006); i primi due Pirati dei Caraibi (2006 e 2007); I Simpson: il Film (2007); i due Sherlock Holmes di Guy Ritchie (2009 e 2011); Cattivissimo me (2010); Kung Fu Panda 2 e 3 (2011 e 2016); Man of Steel e Batman v Superman, di Zack Snyder (2013 e 2016); The Lone Ranger (2013); Rush (2013); The Amazing Spider-Man 2: il Potere di Electro (2014); Humandroid (2015); Il Piccolo Principe (2015).
Foto: Dita Vollmond
Come sempre, si tratta di film molto diversi tra loro, per tipologia, tra live action e animazione, e genere; diversi sono pure i registi e il loro tratto stilistico, da Ron Howard a Zack Snyder coi quali instaura nuovi legami artistici. Hans Zimmer, da fuoriclasse, dimostra la sua capacità d’essere un compositore eclettico, eppure ben ancorato al suo modo d’intendere la musica. Non è quindi un caso se sia tra i più richiesti nel cinema e non c’è da stupirsi se c’è chi lo considera tra i migliori in assoluto.
Gli ultimi film
In tempi recenti, Hans Zimmer sembra aver ridotto il numero di film in cui lavorare, in favore della loro qualità o importanza. Nel 2017, dunque, lo troviamo nel difficile compito di sostenere Blade Runner 2049, per poi sottolineare la trasformazione di Jean Gray in Fenice in X-Men: Dark Phoenix (2019), quella in live action de Il Re Leone (2019), quella in eroina di Wonder Woman 1984 (2020).
Lo sbarco ad Arrakis
Manca poco, invece, all’arrivo di Dune, il remake di Denis Villeneuve del romanzo cult di Frank Herbert, già portato sullo schermo da David Lynch e da poco transitato a Venezia. Allo stesso modo e dopo le chiusure da pandemia per Covid-19 arriveranno in sala 007: No time to die e il sequel Top Gun: Maverick. Non resta che aspettare e prepararci alla visione e, soprattutto, all’ascolto.
Foto: Dita Vollmond
Hans Zimmer, inoltre, è tanto bravo da essersi concesso anche piccole escursioni nel mondo dei videogiochi. Sua, infatti, è la colonna sonora di Beyond: Two Souls, videogioco che aspirava a essere un film e che vede tra i protagonisti anche Elliot Page e Willem Dafoe. Non è la sola opera digitale con cui si è confrontato, poiché può annoverare nel curriculum anche Call of Duty: Modern Warfare 2, Crysis 2, Battlefield e FIFA19