Hurricane Polimar: il supereroe venuto dal Sol Levante

hurricane polimar mostra i muscoli - nerdface

Hurricane Polimar

hurricane polimar è in guardia - nerdface

«Il senso di giustizia mi chiama ovunque nel mondo ci siano dei malvagi».

Titolo originale 破裏拳ポリマー
Lingua originale giapponese
Paese Giappone
Anni 1974-1975
Stagioni 1
Episodi 26
Genere Anime
Fantascienza
Supereroi
Character design Tatsuo Yoshida
Yoshitaka Amano
Regia Hisayuki Toriumi
Musiche Shunsuke Kikuchi
Studio Tatsunoko
Primo episodio 4 Ottobre 1974
Uscita italiana 1979

Il supereroe venuto dal Sol Levante

Il Giappone, sul finire della Seconda Guerra Mondiale, ormai arresosi agli USA, iniziò una fase di rinascita sia culturale che tecnologica. Lontano dalla pretesa d’esprimere un giudizio sull’occupazione post bellica del Sol Levante, vorrei però soffermarmi sugli effetti che potrebbe aver avuto su molti prodotti ben noti alla mia generazione, che li ha amati e resi cult. I Transformers, per esempio, ebbero origine da un accordo commerciale tra Hasbro e la Takara Tomy. Oggi, però, vorrei ricordare il caso curioso di Hurricane Polimar.

Gli eroi in calzamaglia invadono il Giappone

Curioso non perché abbia aneddoti particolari, ma perché la tipologia del protagonista, così distante dai canoni nipponici classici, lascia pensare a una contaminazione culturale avvenuta attraverso i comic statunitensi degli eroi in calzamaglia. Nel giro di due decenni, infatti, i supereroi americani conquistarono anche il Sol Levante e solo qualche anno più tardi arrivarono anche da noi. Hurricane Polimar è uno degli esempi più fulgidi della reinterpretazione giapponese di quella cultura.

La storia di Takeshi

Il protagonista è Takeshi, un giovanotto figlio del capo dell’Interpol. Viene in possesso di un casco progettato da uno scienziato, contenente il Polimet, uno speciale polimero che, all’occorrenza, può ricoprire il suo corpo con un costume a prova di proiettile e capace d’assumere anche le forme di svariati veicoli, per ogni evenienza.

hurricane polimar esegue un calcio volante - nerdface

Takeshi decide d’usare il Polimet per combattere il crimine e diventa l’aiutante (uno dei) dello sgangherato detective privato Joe Kuruma. Per meglio nascondere la sua doppia identità il giovane, comunque dotato di grande coraggio e di una discreta padronanza delle arti marziali, finge d’essere uno smidollato.

Come Clark Kent

Sono ovvie le similitudini tra il personaggio di Takeshi e Clark Kent, l’alter ego di Superman, come ovvie sono le implicazioni conseguenti alla decisione di avere un’identità segreta e di tenerla protetta, non dalle deduzioni di Kuruma, incapace di trovare l’ombelico nemmeno se qualcuno glielo indichi, quanto dalla sua assistente, la giovane e procace Teru Namba, e dal cane mascotte del trio, un San Bernardo di nome Barone, in effetti l’unico a scoprire la vera natura del ragazzo.

Il costume dell’eroe

Hurricane Polimar, dunque, combatte il crimine nel suo costume rosso, affrontando episodio dopo episodio variopinte bande criminali, anch’esse dagli abiti piuttosto pittoreschi, e uscendone sempre vincitore grazie alle sue doti. L’anime si compone di 26 episodi, che per un bambino d’allora come d’oggi sono un tripudio d’epica e di scazzottate, secondo il cliché classico delle avventure a fumetti dei cugini americani.

hurricane polimar sembra molto arrabbiato - nerdface

In Italia Hurricane Polimar arriva nel 1979 ed è replicato con successo per molti anni: sono certo che parecchi di voi siano riusciti a vederlo. Fama meritatissima anche nel Paese d’origine, dove ha meritato alcuni remake e un film live action, nel 2017. Se siete abbastanza intraprendenti, potete riuscire a recuperarlo. Inoltre, è da segnalare anche la sua presenza nel videogioco Tatsunoko v. Capcom: ultimate all stars, insieme ad altri blasonati colleghi, come Tekkaman, Kyashan e alcuni dei Gatchman.

I meriti del doppiaggio italiano

Una nota particolare va allo splendido doppiaggio italiano, curato da Renato Izzo e che vede Simona Izzo dare la voce a Teru, mentre un inedito Gigi Reder s’occupa di doppiare il cane Barone. Ottima anche la scelta di lasciare la sigla originale: anche ad ascoltarla oggi, regala più di un brivido. Stessa considerazione per aver deciso di mantenere i nomi giapponesi, come si usava fare all’epoca, senza il timore di sconvolgere le menti dei giovani se il protagonista di un cartone si chiamasse Ataru e non, per dire, Simone.

Una storia da ricordare

Insomma, Hurricane Polimar deve, come tutti i prodotti della Tatsunoko, parecchio ai cugini di Marvel e DC Comics, tuttavia resta un prodotto, se non originale, sicuramente gestito ottimamente per il suo scopo: intrattenere i bambini (anche i bambinoni come noi) e dar loro una bella storia da ricordare e su cui fantasticare.

La sigla completa di Hurricane Polimar

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Titolo originale 破裏拳ポリマー
Lingua originale giapponese
Paese Giappone
Anni 1974-1975
Stagioni 1
Episodi 26
Genere Anime
Fantascienza
Supereroi
Character design Tatsuo Yoshida
Yoshitaka Amano
Regia Hisayuki Toriumi
Musiche Shunsuke Kikuchi
Studio Tatsunoko
Primo episodio 4 Ottobre 1974
Uscita italiana 1979