I Cavalieri dello Zodiaco: l’anime che fece bruciare il nostro Cosmo
I Cavalieri dello Zodiaco
«La potenza degli astri mi renderà invincibile».
Titolo originale | 聖闘士星矢 |
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Lingua originale | giapponese |
Paese | Giappone |
Anni | 1986-1989 |
Stagioni | 2 |
Episodi | 114 |
Genere | Fantastico Fantasy Super Sentai |
Character design | Michi Himeno Shingō Araki |
Regia | Kōzō Morishita Kazuhito Kikuchi |
Musiche | Seiji Yokoyama |
Studio | Toei Animation |
Primo episodio | 11 Ottobre 1986 |
Uscita italiana | 26 Marzo 1990 |
Settimo senso
Potranno parlare dei Transformers, delle Ninja Turtles, delle Micromachine e degli Exogini. Potranno rievocare Solletico o Bim Bum Bam o tutto quanto vorranno, ma alla fine degli anni ’80, prima dell’avvento di Dragon Ball, per noi esistevano solo Ken il guerriero e I Cavalieri dello Zodiaco.
Un amore puro
Saint Seiya, questo il titolo originale dell’opera di Masami Kurumada, la incontrai la prima volta su un canale locale, trasmessa all’ora di pranzo per tutti quei marmocchi che, come me, tornavano da scuola. E fu subito amore puro. Giorno dopo giorno rimanevo affascinato dagli scontri, dalle armature e dai personaggi. Essendo nato in Dicembre, poi, trovavo particolarmente appagante che l’Armatura Sacra fosse quella del Sagittario, sebbene volesse dire rimanere orfano dello scontro col Cavaliere d’Oro del mio segno.
Atena e i Cavalieri
Ma forse corro troppo. Ricominciamo da capo e vediamo di cosa stiamo parlando esattamente. Gli Dei di molte mitologie sono realtà assoluta nel mondo dei Saint Seiya e sono spesso impegnati in una lotta fratricida per il dominio del mondo. Esiste, però, una speranza: la reincarnazione di Atena e i Cavalieri che riesce a raccogliere attorno a sé.
Alcuni orfani sono spediti, così, in varie parti del globo: dovranno allenarsi duramente per sviluppare il loro Cosmo e dimostrarsi degni d’indossare l’armatura. E già siamo al primo elemento d’indubbio fascino. Ogni armatura dei Cavalieri è ispirata a una costellazione o a un segno zodiacale, ognuna di esse ha un design decisamente accattivante. Come può un bambino non esserne rapito, quando vede per la prima volta Pegasus indossare la propria armatura e disegnare con le braccia le stelle della sua costellazione? Come può rimanere indifferente di fronte a quella bellissima di Sirio il Dragone?
I colpi dei protagonisti
Subito dopo arriva l’altro grande segno distintivo de I Cavalieri dello Zodiaco, ovvero i colpi speciali d’ogni protagonista. Il Colpo del Drago Nascente, il Fulmine di Pegasus, la Polvere di Diamanti erano destinati a rimanere a vita dentro, da invocare durante le partite a calcetto con gli amici. Così fu. Poi c’erano gli scontri e i combattimenti, i colpi di scena e il Settimo Senso…
Il doppiaggio
Ogni elemento spingeva l’epica de I Cavalieri dello Zodiaco più in alto di una tacca a ogni puntata ma, soprattutto, un altro fattore rese speciale l’anime più di altri cartoni andati in onda in Italia: senza il doppiaggio perfetto e un adattamento dei dialoghi ragionato, I Cavalieri dello Zodiaco avrebbe perso gran parte del suo fascino.
Lasciate perdere la scelta, peraltro usuale all’epoca, di cambiare i nomi dei protagonisti e concentratevi, invece, sull’egregio lavoro di caratterizzazione fatto da Ivo De Palma per la voce di Pegasus e per l’opzione, coraggiosa, d’utilizzare un linguaggio più elevato e aulico, proprio per sottolineare l’eroismo dei protagonisti e il loro essere dei Cavalieri.
Potrete dire che nell’opera originale si parlava di Santi e che il titolo nostrano è figlio della traduzione francese (furono i cugini d’oltralpe, infatti, i primi a portare fuori dall’Asia l’anime), ma sentire citare la Divina Commedia può capitare solo quando al doppiaggio hanno lavorato menti illuminate.
Una serie unica
Quindi, sì le armature, il Cosmo bruciante, il Settimo Senso e gli scontri all’interno delle Dodici Case (e sotto il mare e ad Asgard e nell’Ade), ma soprattutto sì a un doppiaggio in grado d’aver toccato vette altissime e che arricchì una storia bellissima, trasformandola in unica. Non a caso, I Cavalieri dello Zodiaco diventano subito idoli e guadagnano una fama meritatissima, sia in patria che in Italia, dove ancora oggi sono ricordati da fan di vecchia e nuova data. Chiedete a Zerocalcare.
Oltre l’anime
Arrivarono i cartoni, poi i manga di Granata Press e successivamente di Star Comics, i videogame e, nel 2014 anche un film completamente in CG, I Cavalieri dello Zodiaco: la leggenda del Grande Tempio, uscito in occasione delle celebrazioni per i 40 anni di carriera di Masami Kurumada.
Se avete visto il film, potreste essere rimasti delusi da alcune scelte, ma sicuramente avrete apprezzato il design delle armature e, ovviamente, il doppiaggio con Ivo De Palma una volta ancora nei panni di Pegasus. Impossibile non fare un tuffo nei ricordi anche quando tutto il resto sullo schermo sembra voler combattere per annientare la tua sanità mentale e spedirti nella collezione di volti di Cancer.
Pegasus e soci erano eroi molto particolari. Avevano il Cosmo e tutta una serie di abilità peculiari, ma combattevano spesso contro avversari parecchio più forti e, tecnicamente, di una categoria superiore. Eppure non contava quanti scalini fossero costretti a fare di faccia, né quante volte le loro armature e loro ossa andassero in frantumi; non importava che i loro colpi micidiali fossero sempre schivati o parati con estrema facilità.
I Cavalieri d’Atena, difatti, si rialzavano sempre, ciechi o sordi che fossero e senza più un briciolo di forze, spinti dalla nobiltà e dall’eroismo, dalla determinazione e dalla consapevolezza d’essere dalla parte del giusto, con la sempre presente Atena pronta a ispirare i loro cuori.
Una questione di Cosmo
Non era solo il tipico stoicismo dei cartoni del Sol Levante, c’era (e c’è) qualcosa di più (forse di più occidentale, perfino) e questo qualcosa rendeva I Cavalieri dello Zodiaco migliore in senso assoluto. Se potete, rivedete le serie originali fino alla battaglia con Ade (magari meglio tralasciare la serie Ω) e bruciate ancora una volta il vostro Cosmo, come quando avevate 12 anni.
Le sigle complete de I Cavalieri dello Zodiaco
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Titolo originale | 聖闘士星矢 |
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Lingua originale | giapponese |
Paese | Giappone |
Anni | 1986-1989 |
Stagioni | 2 |
Episodi | 114 |
Genere | Fantastico Fantasy Super Sentai |
Character design | Michi Himeno Shingō Araki |
Regia | Kōzō Morishita Kazuhito Kikuchi |
Musiche | Seiji Yokoyama |
Studio | Toei Animation |
Primo episodio | 11 Ottobre 1986 |
Uscita italiana | 26 Marzo 1990 |