«Qualunque cosa sia riguarda tutti noi»

Il fascino della catastrofe: una sensazione che si fa fatica a spiegare razionalmente. Il caos e la fine imminente hanno, però, creato un vero e proprio genere a sé stante, con stilemi propri e che ogni anno sforna film campioni d’incassi, i disaster movie. Il mondo dietro di te, di Sam Esmail, lo è e forse è anche di più. In uscita l’8 Dicembre su Netflix, prova a percorrere una strada già battuta, scardinandone però alcuni elementi fondativi.

Emergenza a reti unificate

Una famiglia newyorkese, i Sandford, si reca a Long Island per trascorrere una breve vacanza, ma l’apparente tranquillità è rotta dall’arrivo degli Scott, padre e figlia proprietari della casa vacanza in cui alloggiano; con quelle che sembrano essere delle scuse, riescono così a farsi ospitare. All’improvviso, tutto cambia: i telefoni non funzionano e alla televisione è mostrato un avviso d’emergenza trasmesso a reti unificate.

Reazioni diverse

Nella casa di Long Island, ambientazione principale de Il mondo dietro di te, si registrano reazioni contrapposte: il panico scaturito dalla paura e dall’incertezza, si scontra con la minimizzazione e il tentativo di rimanere calmi. Questo dualismo è perno della narrazione e questa divergenza porterà infatti a una svolta più intimistica della storia.

Persone prima estranee iniziano invece a conoscersi gradualmente e, dopo la diffidenza iniziale, nascono i rapporti, il cui sviluppo è tra gli elementi di forza della sceneggiatura, che coinvolge lo spettatore in maniera davvero intrigante, anche grazie al buon livello di recitazione dei protagonisti, tra i quali spicca una magnifica Julia Roberts, che con un’interpretazione davvero a fuoco, un grande valore aggiunto al film.

Una regia ispirata

Dietro la macchina da presa, Sam Esmail si dimostra ancora una volta un grande sperimentatore: la sua regia dinamica, insieme al montaggio, incalzano molto spesso il ritmo di una storia che, altrimenti, non sarebbe così godibile; a volte, il modo in cui muove la camera è perfino troppo virtuoso ed elaborato, soprattutto nelle inquadrature fuori asse, che risultano piuttosto barocche e poco motivate.

Le sfaccettature dell’animo umano

Il mondo dietro di te, quindi, vuole scandagliare le sfaccettature dell’animo umano in una situazione estrema, condizione in grado di svelare la vera natura dei protagonisti, alle prese con situazioni davvero problematiche. L’altro spunto di riflessione, meno approfondito, però, è legato alla tecnologia, a come ne siamo dipendenti, come individui e come società intera.

Si tratta di un rapporto ambivalente: da una parte la tecnologia è un’enorme conquista per l’umanità, dall’altra la sua onnipresenza nelle nostre vite ci ha portato a esserne completamente dipendenti: senza di essa, ci sentiamo smarriti. In conclusione, Il mondo dietro di te è un esperimento interessante d’esplorazione del genere, sebbene non riesca a scavare in profondità come ci si aspetterebbe. In ogni caso, vi terrà incollati allo schermo.