Il ritorno di Casanova | Nella vecchiaia c’è vita | Recensione
Il voto di Nerdface:
3.0 out of 5.0 stars
Titolo originale | Il ritorno di Casanova |
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Lingua originale | italiano |
Paese | Francia Italia |
Anno | 2023 |
Durata | 90 minuti |
Uscita | 30 Marzo 2023 |
Genere | Drammatico |
Regia | Gabriele Salvatores |
Sceneggiatura | Gabriele Salvatores Umberto Contarello Sara Mosetti |
Fotografia | Italo Petriccione |
Musiche | – |
Produzione | Indiana Production Babe Film Rai Cinema Edi Effetti Digitali Italiani |
Distribuzione | 01 Distribution |
Cast | Toni Servillo Fabrizio Bentivoglio Sara Serraiocco Natalino Balasso Alessandro Besentini Bianca Panconi Antonio Catania Sara Bertelà Marco Bonadei Elio De Capitani Angelo Di Genio Riccardo Gamba Yoon C. Joyce Walter Leonardi Francesco Villa |
Il voto di Nerdface:
3.0 out of 5.0 stars
«Maestro di cosa?»
Vita e arte, presente e passato, gioventù e vecchiaia. Gabriele Salvatores torna nelle nostre sale con un film alla costante ricerca di rivalità, dicotomie e scelte dolorose. Il ritorno di Casanova è un racconto pieno, forse pure troppo, affascinate e meta-cinematografico, che alterna spunti di grande cinema a momenti prevedibili confermando, tuttavia, l’eclettismo dell’autore milanese, capace di cambiamenti e sperimentazioni curiose e vitali.
Vi presento Leo Bernardi
Leo Bernardi è un noto e acclamato regista che non s’arrende all’inevitabile scorrere del tempo ed è al lavoro sul suo prossimo successo cinematografico, un film tratto dal Casanova di Arthur Schnitzler. Nel corso delle riprese, però, il cineasta si rende conto di come questo personaggio letterario gli ricordi se stesso e di quanto gli sia affine.
Questo Casanova, infatti, è un uomo avanti con gli anni, che ha perso interesse per la vita e per quanto può ancora offrigli. Non è più l’uomo affascinante e seducente di una volta e, per di più, si ritrova anche senza soldi.
Un incontro
Un giorno decide di tornare a vivere nella sua amata Venezia e sul suo tragitto incontra la giovane Marcolina. Qualcosa in lei riaccende il suo desiderio ma, nel tentativo di conquistarla, capirà che il tempo è passato e che dovrà fare i conti con questa cruda realtà. Anche Bernardi, come Casanova, comprende che è arrivato in quella fase della vita in cui dovrà fare scelte e rinunce importanti.
Il ritorno di Casanova è tante cose. Certamente è due film in uno: il primo segue le tormentate giornate di un regista che ha superato i sessant’anni, che ha avuto tutto dalla sua professione e molto meno dalla sua vita sentimentale, che prova a fatica a terminare il montaggio della sua ultima opera; l’altro è proprio quel film che Bernardi sta editando, l’adattamento del Casanova di Schnitzler dall’estetica kubrickiana e dall’atmosfera decadente e formale.
Salvatores il multiforme
Ma è soprattutto Salvatores, la sua capacità multiforme, il suo essere poliedrico ed eclettico che, film dopo film, gli ha consentito di sperimentare linguaggi e generi rinfrescando la propria visione e affrontando la vecchiaia con la curiosità di un esordiente. È proprio questa curiosità a imporgli di non essere mai davvero uguale a se stesso, ma d’imbarcarsi in racconti e linguaggi mai conformi alla zona di conforto del regista premio Oscar per Mediterraneo.
Il cinema racconta il cinema
Così, con questo spirito da costante opera prima, Salvatores costruisce due linee narrative speculari, entrambe proiettate verso un solo significato fin troppo esplicito, molto grafiche e seducenti, che omaggiano il cinema d’autore e quello strano sottogenere del cinema raccontato dal cinema.
Con una costante costruzione del doppio, Il ritorno di Casanova dimostra la grande ambizione di Salvatores, il quale si diverte ad accarezzare Fellini, a giocare con Kubrick, a ironizzare sulla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, fino a esorcizzare la vecchiaia e il tempo che passa.
Storia di un’opportunità
Ma se per Casanova l’incedere degli anni è una condanna inesorabile, che conduce all’inutilità e alla perdita della propria identità e del proprio ruolo, per il regista Bernardi è un’opportunità giunta all’ultimo minuto. È una chiamata arrivata troppo tardi, che lo costringerebbe a vivere e ad affrontare il tempo rimastogli senza la decadenza e l’indolenza che tanto lo consola, ma con uno spirito di ritrovata vitalità.
Nella vecchiaia c’è vita
Rispondere a quella chiamata ribalterebbe l’idea che ha di sé, allontanandolo dalla similitudine con Casanova. Improvvisamente, nella vecchiaia c’è vita, speranza e futuro. C’è un nuovo amore, un bambino e una relazione che a trent’anni non c’è mai stata e nemmeno a quaranta. Vicini ai titoli di coda, Il ritorno di Casanova sembra iniziare per davvero.
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Titolo originale | Il ritorno di Casanova |
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Lingua originale | italiano |
Paese | Francia Italia |
Anno | 2023 |
Durata | 90 minuti |
Uscita | 30 Marzo 2023 |
Genere | Drammatico |
Regia | Gabriele Salvatores |
Sceneggiatura | Gabriele Salvatores Umberto Contarello Sara Mosetti |
Fotografia | Italo Petriccione |
Musiche | – |
Produzione | Indiana Production Babe Film Rai Cinema Edi Effetti Digitali Italiani |
Distribuzione | 01 Distribution |
Cast | Toni Servillo Fabrizio Bentivoglio Sara Serraiocco Natalino Balasso Alessandro Besentini Bianca Panconi Antonio Catania Sara Bertelà Marco Bonadei Elio De Capitani Angelo Di Genio Riccardo Gamba Yoon C. Joyce Walter Leonardi Francesco Villa |