Il robot selvaggio | Intelligenza per tutte le età | Recensione
Il voto di Nerdface:
3.5 out of 5.0 stars
Titolo originale | The wild robot |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2024 |
Durata | 102 minuti |
Uscita | 10 Ottobre 2024 |
Genere | Animazione Fantascienza Fantastico Robot |
Regia | Chris Sanders |
Sceneggiatura | Chris Sanders |
Character design | Peter DeSève John Norton Heidi Smith |
Musiche | Kris Bowers |
Produzione | DreamWorks Animation |
Distribuzione | Universal Pictures |
Cast | Lupita Nyong’o Kit Connor Boone Storm Pedro Pascal Mark Hamill Catherine O’Hara Stephanie Hsu Bill Nighy Ving Rhames Matt Berry |
Il voto di Nerdface:
3.5 out of 5.0 stars
«A volte per sopravvivere dobbiamo diventare più di ciò per cui siamo programmati»
Dopo successi straordinari come Wall-E e Big Hero 6, è in arrivo al cinema un nuovo film d’animazione con protagonista una simpatica intelligenza artificiale: si tratta de Il robot selvaggio, adattamento dell’omonimo romanzo per ragazzi diretto da Chris Sanders e prodotto da DreamWorks Animation, distribuito in Italia a partire dal 10 Ottobre da Universal Pictures.
Storia di Roz
Dopo un naufragio, Roz, abbreviazione di Rozzum 7134, una robot dotata d’intelligenza artificiale, si ritrova su un’isola abitata unicamente da animali. Programmata per semplificare la vita di tutti i giorni agli umani, Roz si mette subito in cerca di qualcuno da aiutare, ma la natura e gli animali sono spaventati e si mostrano ostili.
Un compito fuori programma
L’ostinata robot, però, non si dà per vinta. Dopo aver imparato tramite i suoi avanzati software a comunicare con gli animali, si ritrova a dover svolgere un compito per cui non è stata in nessun modo programmata: crescere un’oca orfana che, ormai, la riconosce come madre e ha bisogno di qualcuno che la aiuti ad affrontare le sue differenze con i suoi simili.
Come ogni buon film d’animazione, Il robot selvaggio è capace di mettere in mano a un giovanissimo pubblico riflessioni di spessore, ma non per questo inaccessibili. Il leitmotiv dell’intera pellicola, infatti, riprende una tematica di cocente attualità: quello della genitorialità.
L’ochetta che Roz adotta è una sorta di brutto anatroccolo che, oltre a essere diverso già dalla nascita, cresce anche in modo completamente disallineato rispetto ai suoi simili.
Una madre all’altezza
La sfida per Roz è quindi quella d’essere una madre all’altezza delle necessità del figlio, sebbene non sia legata a lui da nessun vincolo di sangue: una sfida titanica, che le richiede l’impiego di tutte le sue migliori qualità che, a volte, neanche sono sufficienti.
Intelligenza artificiale
Tra rapporti complicati e improbabili amicizie, Il robot selvaggio esplora quindi i temi della diversità e della maternità, il tutto, forse paradossalmente, dagli occhi di un’AI. In questo aspetto la pellicola è certamente innovativa poiché, pur non essendo il primo film d’animazione che parla di robot, è sicuramente quello che affronta nel modo più accessibile l’argomento dell’intelligenza artificiale.
Non solo: Il robot selvaggio mette in mostra, inoltre, alcune delle implicazioni etiche e pratiche dell’uso di una tecnologia così potente, ma ne spiega anche, senza essere mai troppo contorto o didascalico, il funzionamento generale, i meccanismi d’apprendimento e d’adattamento alle necessità dell’utente.
Troppa retorica
C’è però da fare qualche appunto. Nonostante Il robot selvaggio sia complessivamente un buon prodotto, l’impressione, a tratti, è che sia eccessivamente retorico, persino per un film per bambini.
Non mancano ovviamente le classiche battute adatte a ogni età, sebbene l’intrattenimento talvolta sia affidato a soluzioni già viste, seppur efficaci, ma alcuni personaggi sembrano essere delle fabbriche di aforismi orbitanti intorno allo stesso concetto e che, alla lunga, risultano stucchevoli.
Dove il film è davvero artificiale
Va inoltre segnalata una leggera tendenza a bersagliare in modo reiterato e questa volta, sì, artificiale i punti deboli dell’adulto medio, al fine di commuovere il pubblico: non ce ne sarebbe bisogno, poiché la storia e la narrazione parlano già da sé, eppure si sente che, in qualche frangente, la mano degli sceneggiatori abbia voluto calcare in questo senso.
In conclusione, consiglia particolare attenzione a maneggiare Il robot selvaggio a chi abbia la lacrima facile. Superato questo aspetto, però, il film al cinema con Universal Pictures non presenta altre controindicazioni e può essere assunto tranquillamente da un pubblico di tutte le età.
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Titolo originale | The wild robot |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2024 |
Durata | 102 minuti |
Uscita | 10 Ottobre 2024 |
Genere | Animazione Fantascienza Fantastico Robot |
Regia | Chris Sanders |
Sceneggiatura | Chris Sanders |
Character design | Peter DeSève John Norton Heidi Smith |
Musiche | Kris Bowers |
Produzione | DreamWorks Animation |
Distribuzione | Universal Pictures |
Cast | Lupita Nyong’o Kit Connor Boone Storm Pedro Pascal Mark Hamill Catherine O’Hara Stephanie Hsu Bill Nighy Ving Rhames Matt Berry |