In dubious battle | Steinbeck al cinema | Recensione
Il voto di Nerdface:
2.0 out of 5.0 stars
Titolo originale | In dubious battle |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2016 |
Durata | 110 minuti |
Uscita | 7 Settembre 2017 |
Genere | Drammatico |
Regia | James Franco |
Sceneggiatura | Matt Rager |
Fotografia | Bruce Thierry Cheung |
Musiche | Volker Bertelmann |
Produzione | Ambi Media Group Rabbit Bandini Productions That’s Hollywood Pictures |
Distribuzione | Ambi Media Italia |
Cast | James Franco Selena Gomez Bryan Cranston Robert Duvall Vincent D’Onofrio Sam Shepard Danny McBride Ed Harris John Savage Analeigh Tipton Ashley Greene Josh Hutcherson Zach Braff Ahna O’Reilly Austin Stowell Keegan Allen |
Il voto di Nerdface:
2.0 out of 5.0 stars
«Serve solo una spinta»
Qui siamo di fronte a qualcosa di tremendamente serio. In dubious battle è il film tratto dall’omonimo romanzo di quel John Steinbeck premio Pulitzer con Furore nel 1940 e premio Nobel per la Letteratura nel 1962. Il libro uscì nel 1936 negli USA e fu tradotto da Eugenio Montale, gigante delle Lettere al servizio di un altro gigante, quattro anni dopo. Lo portò in Italia col titolo La battaglia.
La Grande Depressione
Il tema è di grande rilievo: nel 1933, il Presidente americano Theodore Roosevelt dovette affrontare un crisi sociale senza precedenti per gli USA. Gli effetti della Grande Depressione del 1929 ricaddero pesantemente sulla popolazione, in termini di disoccupazione e povertà diffusa; una condizione colta dai grandi proprietari terrieri, i quali sottoposero i braccianti agricoli a condizioni di lavoro durissime e sottopagate.
Un ricatto salariale
Il trucco era sempre lo stesso: il salario giornaliero pattuito era poi drasticamente ridotto nel momento in cui i braccianti giungevano sul luogo di lavoro, dopo il lungo viaggio il cui costo dava fondo ai loro miseri risparmi. Un ricatto al quale era impossibile sottrarsi. Almeno fino a quando non scoppiarono le prime ribellioni, i primi scioperi per vedere riconosciuti i propri diritti fondamentali.
Con questo carico sulle spalle, James Franco è alla regia del film e, forte del suo sorriso inossidabile, vi si schianta allegramente contro. In dubious battle vorrebbe essere una pellicola sugli ultimi, sul loro coraggio anche nella sconfitta, perché proprio su uno sciopero fallimentare verte la vicenda. Probabilmente vorrebbe anche seguire con precisione i diversi personaggi tratteggiati dalla penna di Steinbeck, le loro miserie umane e i loro slanci ideali, mescolate in un cambiamento sociale epocale e contraddittorio, ma non riesce mai a farlo pienamente.
I due protagonisti
I due protagonisti sono esponenti del sindacato: decidono d’infiltrarsi tra i braccianti agricoli per fomentare gli animi e orientarli allo sciopero. Il primo è un idealista e un ingenuo, interpretato da Nat Wolff, recentemente visto nell’orribile Death note di Netflix; l’altro è un cinico sobillatore navigato e il suo volto è proprio quello di James Franco. La coppia inizia, così, il lavoro nei campi, raccogliendo le mele per conto di un feroce latifondista, l’inossidabile Robert Duvall. Cercando di non attirare le attenzioni dei crumiri, tenteranno di cogliere e fomentare il malcontento e individuano in un omaccione, ovviamente interpretato da Vincent D’Onofrio, il possibile leader di questo gruppo di disperati.
Una lotta destinata a fallire
I braccianti, infatti, sono tenuti in condizioni di perenne indigenza, vivono ammassati in catapecchie fatiscenti e, quando decideranno d’incrociare le braccia e scioperare, dovranno affrontare le violente reazioni dei proprietari e dell’opinione pubblica, fomentata da quei prodigiosi strumenti di propaganda dei quotidiani. In dubious battle segue l’andamento di una lotta destinata a fallire, ma in modo molto didascalico e prevedibile.
Quanti saranno invogliati ad andare al cinema dal roboante cast, devono essere avvertiti. Oltre ai già citati attori, infatti, il film s’avvale di altri nomi davvero importanti: Bryan Cranston, Ed Harris, Zach Braff, Josh Hutcherson, Sam Shepard e la cantante Selena Gomez sono certamente di grande attrattiva, ma molti di loro si limitano a una comparsata.
Un film didascalico
La cosa è fastidiosa, perché sottolinea ancora di più quanto In dubious battle sia costruito in modo pigro, con una serie di scene l’una poco collegata all’altra, prive per giunta di una colonna sonora degna di questo nome. Inoltre, si ha come la sensazione che quella coraggiosa Hollywood impegnata politicamente dall’alto dei propri conti in banca abbia giocato a fare la rivoluzionaria. E mica solo noi abbiamo i radical chic.
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Titolo originale | In dubious battle |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2016 |
Durata | 110 minuti |
Uscita | 7 Settembre 2017 |
Genere | Drammatico |
Regia | James Franco |
Sceneggiatura | Matt Rager |
Fotografia | Bruce Thierry Cheung |
Musiche | Volker Bertelmann |
Produzione | Ambi Media Group Rabbit Bandini Productions That’s Hollywood Pictures |
Distribuzione | Ambi Media Italia |
Cast | James Franco Selena Gomez Bryan Cranston Robert Duvall Vincent D’Onofrio Sam Shepard Danny McBride Ed Harris John Savage Analeigh Tipton Ashley Greene Josh Hutcherson Zach Braff Ahna O’Reilly Austin Stowell Keegan Allen |