Invito a cena con delitto: la commedia è servita!
Invito a cena con delitto
«Detective che si becchettano è come rissa di cani di pastori. Lupo intanto mangia tutte pecore».
Titolo originale | Murder by death |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Data d’uscita | 23 Giugno 1976 |
Durata | 94 minuti |
Genere | Commedia Giallo |
Regia | Robert Moore |
Cast | Peter Falk Alec Guinness Truman Capote Nancy Walker Peter Sellers Richard Narita David Niven Maggie Smith James Coco James Cromwell Eileen Brennan Elsa Lanchester Estelle Winwood Fay Wray |
La commedia è servita!
Una volta i pomeriggi in compagnia del canale televisivo TMC erano allietati dalla programmazione di alcuni classici del cinema. Lì, vidi per la prima volta La storia fantastica e molte delle commedie con Matthew Broderick. Anche il film celebrato oggi passò su quella rete, se i ricordi mi assistono durante una giornata nella quale cercavo di riprendermi da una fastidiosa influenza. Sarà che un tempo avevo più occhio, saranno state la febbre o la pigrizia, ostacoli invalicabili tra me e il telecomando, ma quella pellicola, Invito a cena con delitto, finii per vederlo tutto e alla fine mi piacque pure tanto.
Una sfida
Agli occhi di un bambino si trattava di una pura parodia, divertente nei giochi di parole, salvati da doppiaggio e adattamento, e con molte scene in grado di far sorridere. Il plot era interessante. Un vecchio, eccentrico milionario invita nella sua magione i più famosi detective del mondo, per sottoporli a una sfida. Durante la cena sarà commesso un omicidio e chi lo risolverà riceverà in premio 1 milione di dollari e i diritti cinematografici della faccenda.
Un cast incredibile
La faccenda stuzzica i detective ma, più di tutto, a renderli partecipi al gioco è il loro ingegno, destinato a essere messo a dura prova, unito alla competitività che si svilupperà tra di loro. Per me, poco più che tredicenne, già questo bastava a farmi rimanere attaccato allo schermo, ma poi, come spesso accade, si cresce e i vecchi film si guardano nuovamente e si comprende come il premio in soldi e i diritti cinematografici siano un esempio di sottilissima e tagliente ironia.
E allora ci si accorge che Lionel Twain, l’eccentrico milionario, ha il volto di Truman Capote, leggendario sceneggiatore e scrittore, celebre per il romanzo Colazione da Tiffany, che ispirò l’omonimo film con Audrey Hepburn. Ancora, ritrovi Alec Guinness, prima d’allora conosciuto solo come il maestro Jedi e mentore di Luke Skywalker in Star Wars, qui invece nella parte del maggiordomo cieco Jamesignora, caricatura e spalla comica della pellicola.
I nomi del cast non finiscono qui. Peter Sellers, nei panni del detective d’origine cinesi Sidney Wang, già nel 1963 era stato campione di incassi con La pantera rosa e l’anno dopo avrebbe consolidato un successo già grande nel cast de Il Dottor Stranamore, capolavoro di Stanley Kubrick. Infine Peter Falk, conosciuto come volto dell’Ispettore Colombo, ma anche nonno di Fred Savage ne La storia fantastica (torna sempre quel film!), il quale in Invito a cena con delitto interpreta il cinico e sciupa femmine Sam Diamante.
La regia
Dietro la macchina da presa c’è Robert Moore, mentre la sceneggiatura è in parte curata da Neil Simon, artista più a suo agio col teatro, meno col mezzo cinematografico. Con tutte queste professionalità messe in campo, era inevitabile sfornare un film davvero piacevole e divertente, capace d’intrattenere un bambino com’ero all’epoca, ma anche l’adulto che sono diventato. E il piacere da provare nuovamente nel rivedere Invito a cena con delitto non è minato dalla consapevolezza dei molti giochi di parole andati perduti nel doppiaggio, delle scene un po’ mortificate nell’adattamento italiano.
Gli omaggi ad Agatha Christie
No, nulla di tutto questo. Invito a cena con delitto rimane un film di un’ironia dissacrante di tutto il genere noir e tiene botta sia quando s’ispira a Dieci piccoli indiani, sia quando si rifà ai polizieschi da serie TV. Non teme d’offendere la letteratura e, non a caso, due tra i personaggi, Milo Perrier e Jessica Marbles, sono riconoscibili omaggi ad alcune tra le invenzioni più note di Agatha Christie; alla celebre autrice di gialli s’accosta con bonaria simpatia e ai mezzi del poliziesco si rapporta scena dopo scena.
Funziona tutto benissimo, perché, anche se distratto dalle battute, lo spettatore non può fare a meno di cercare di risolvere il mistero. E qui la parodia diventa arte, perché non motteggia solo il genere di riferimento, ma soprattutto i fruitori del genere. Siamo portati esattamente dove previsto e, fino alla fine, non si capisce quanto inutile sarà cercare d’arrivare alla soluzione di un mistero, sì, presente ma assolutamente surreale, inverosimile, iperbolicamente portato agli estremi.
Il finale (senza spoiler)
Alla fine, dopo lo spiegone di rito, dopo la soluzione impossibile ormai data, puoi soltanto guardarti i piedi in maniera imbarazzata e fingere di non aver mai provato a risolvere l’enigma. Tu, seduto sul tuo comodo divano, perso nel ragionare su questo o quell’indizio, puoi solo mentire a te stesso, giurando e spergiurando di non aver provato ad andare oltre il giallo, per goderti la parodia e la commedia.
Accettate l’invito!
È successo a tutti quanti abbiano visto Invito a cena con delitto la prima volta. Quando si parla di film vecchi, sono spesso fin troppo buono, ma anche in questo caso sono certo d’essere perdonato da voi per il mio essere stato assolutamente parziale. D’altra parte, se volete esprimere la vostra, potete cedere all’invito e vederlo. Se vi piacerà tanto oppure no, comunque non ve ne pentirete.
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Titolo originale | Murder by death |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Data d’uscita | 23 Giugno 1976 |
Durata | 94 minuti |
Genere | Commedia Giallo |
Regia | Robert Moore |
Cast | Peter Falk Alec Guinness Truman Capote Nancy Walker Peter Sellers Richard Narita David Niven Maggie Smith James Coco James Cromwell Eileen Brennan Elsa Lanchester Estelle Winwood Fay Wray |