Joker: folie à deux | Un’allucinazione collettiva | Recensione
Il voto di Nerdface:
2.0 out of 5.0 stars
Titolo originale | Joker: folie à deux |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2024 |
Durata | 138 minuti |
Uscita | 2 Ottobre 2024 |
Genere | Musical Supereroi |
Regia | Todd Phillips |
Sceneggiatura | Todd Phillips Scott Silver |
Fotografia | Lawrence Sher |
Musiche | Hildur Guðnadóttir |
Produzione | Village Roadshow Pictures DC Studios Joint Effort |
Distribuzione | Warner Bros. |
Cast | Joaquin Phoenix Lady Gaga Zazie Beetz Brendan Gleeson Catherine Keener Jacob Lofland Steve Coogan Ken Leung |
Il voto di Nerdface:
2.0 out of 5.0 stars
«Knock knock!»
Tra i film più attesi di quest’autunno, certamente Joker: folie à deux, sequel dell’osannato Joker vincitore a Venezia e pellicola che ha permesso al protagonista Joaquin Phoenix di vincere l’Oscar come Miglior Attore Protagonista, occupa un posto di grande rilievo. Ma c’era davvero bisogno di tornare sulla vicenda di Arthur Fleck, dopo aver narrato la sua discesa nella follia e la genesi di Joker?
He had a dream
Narrano le cronache che Folie à deux sia nato da un sogno di Joaquin Phoenix, in cui il Joker sarebbe stato intento a ballare in una sorta di versione estesa della celebre stairs dance, così maldestramente imitata in tutto il mondo sulle note di Gary Glitter. Inspiegabilmente, il regista Todd Phillips ha fatto sua la visione dell’attore e l’ha trasformata in questo sequel, chiamando Lady Gaga e calando la storia di Joker e Harley Quinn in un musical.
Un film inspiegabile
Su queste pagine abbiamo accolto le più coraggiose rivisitazioni di grandi classici con slancio laico e cercando di liberarci dalle nostre visioni soggettive, per tentare d’accogliere lo spirito dei tempi con curiosità e senza preconcetti. Nel caso di Joker: folie à deux, però, ci risulta impossibile. Todd Phillips, infatti, confeziona un film inspiegabile.
Partiamo dalla trama, ormai ben nota: Arthur Fleck, a seguito dei cinque omicidi di cui è accusato, uno dei quali compiuto in diretta televisiva, è detenuto ad Arkham in attesa di processo. L’avvocato della difesa intende dimostrare la sua infermità mentale, manifestatasi proprio con la personalità del Joker.
Harley Quinn
In carcere, però, Arthur conosce la giovane psicotica Harleen Lee Quinzel, piromane convinta della tesi opposta: Joker esprimerebbe invece il vero carattere dell’uomo, sepolto dalle fragilità e dai vincoli sociali. Fleck, quindi, dovrà scegliere se tornare a essere il docile disagiato di un tempo, oppure se dare libero sfogo al rivoluzionario clown che ha contagiato Gotham in una ribellione già in procinto di sfociare nel caos.
Un finto musical
Arthur e Harleen si innamorano e vivono il loro amore in balli e dialoghi immaginari: questo è il pretesto col quale Joker: folie à deux introduce il musical all’interno della trama, un escamotage interessante al primo utilizzo, stucchevole e al limite dell’irritazione in ogni momento successivo, costantemente privo di acuti o di coreografie all’altezza degli interpreti.
Non solo: l’impianto stesso del film, tutto costruito sul processo ad Arthur Fleck, costringe la trama sui binari degli eventi passati e consegna un sequel senza prospettiva, con lo sguardo rivolto indietro, nel quale le agitazioni popolari a seguito della comparsa del Joker sono solo narrate e mai mostrate e, di fatto, non accade nulla.
Una storiella d’amore
Joker: folie à deux vincola così il solito, meraviglioso ed emaciato Joaquin Phoenix e una Lady Gaga invece al minimo sindacale in una routine costante: accendono sigarette una dopo l’altra, si guardano intensamente, piagnucolano e canticchiano fino al colpo di scena finale.
Il colpo di scena
A proposito di questo: senza fare alcuno spoiler, possiamo dire che Joker: folie à deux chiude il suo arco narrativo con un colpo di scena da annoverare tra le più mirabili supercazzole degli ultimi anni. Un epilogo in grado di sconfessare in un sol colpo quanto visto fino a quel momento e di mettere in discussione anche il primo film, che pure era riuscito nella magia di costruire un passato credibile per un villain da sempre forte di una malvagità inspiegabile, immotivata e imprevedibile.
Cosa avrebbe voluto raccontare Joker: folie à deux, allora? Con ogni probabilità Todd Phillips desiderava addentrarsi nei meccanismi che governano il rapporto tra le masse e i loro idoli, ma manca completamente il bersaglio e riesce pure nell’impresa di macchiare il precedente Joker, inevitabilmente da rileggere ora sotto un’altra prospettiva.
I villain di una volta
Un’ultima considerazione. Abbiamo apprezzato i numerosi tentativi di questi ultimi anni, figli di una rinnovata sensibilità, di contestualizzare le genesi dei malvagi, di dar loro motivazioni e genitori terribili utili a spiegare le loro scelte. Ma forse è giunto il tempo di tornare ai cari villain di una volta, cattivi per scrittura, spaventosi proprio perché privi di senso. E non dimentichiamo mai l’insegnamento consegnatoci dal miglior lungometraggio su questo tema, LEGO Batman: la sola folie à deux che meriti narrazione è quella tra Joker e il Cavaliere Oscuro.
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Titolo originale | Joker: folie à deux |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2024 |
Durata | 138 minuti |
Uscita | 2 Ottobre 2024 |
Genere | Musical Supereroi |
Regia | Todd Philips |
Sceneggiatura | Todd Phillips Scott Silver |
Fotografia | Lawrence Sher |
Musiche | Hildur Guðnadóttir |
Produzione | Village Roadshow Pictures DC Studios Joint Effort |
Distribuzione | Warner Bros. |
Cast | Joaquin Phoenix Lady Gaga Zazie Beetz Brendan Gleeson Catherine Keener Jacob Lofland Steve Coogan Ken Leung |