Karl Urban: i tanti universi nerd attraversati dall’attore
Karl Urban
«Nothing beats a great smile».
Un attore sup
Karl Urban sembrò essere uscito fuori dal nulla qualche anno fa, quando ebbe modo di partecipare a numerose produzioni di grande richiamo per il pubblico. In realtà era già da molto tempo nel mondo dello spettacolo, ma in molti non se n’erano accorti, colpevolmente. Oggi è diventato un protagonista non solo apprezzato, ma addirittura indispensabile. Sicuramente, ora è assolutamente noto e riconosciuto ovunque, grazie a una serie impressionante di step fondamentali per entrare nell’immaginario nerd.
La serie cult
Negli anni ’60 c’era il Batman con Adam West a spopolare sul piccolo schermo, con una serie che oggi definiamo camp per il suo tono volutamente scanzonato e iperbolico. Alla fine degli anni ’90, invece, a solleticare il palato degli spettatori c’era Hercules: the legendary journeys e poco dopo s’aggiunse anche Xena, spin-off sulla principessa guerriera interpretata da Lucy Lawless. Karl Urban ebbe un ruolo in entrambe le serie, recitando come Cupido nella prima e come Giulio Cesare nell’altra. Tacca!
Le trilogie
Cosa sarebbe la carriera di un attore amato dai nerd senza le trilogie? Karl Urban ha preso molto sul serio questo topos specifico, partecipando non a una sola di esse, ma a ben due. La prima e più nota è quella de Il Signore degli Anelli, di Peter Jackson, nella quale interpretava Eomer, glorioso Cavaliere di Rohirrim.
È vero che in questa veste ha partecipato a soli due dei tre film, ma il primo glielo abboniamo perché pensiamo sia stato sfortunato a dover dividere il set con protagonisti ingombranti e che meglio hanno attecchito nelle nostre menti.
Messo da parte il Fantasy, tocca alla Fantascienza. Karl Urban partecipa alla nuova trilogia di Star Trek realizzata da J.J. Abrams. Il ruolo è quello di Bones McCoy che, insieme a Kirk e Spock, fan parte della triade per eccellenza dell’universo di Gene Roddenberry. Sebbene i film non abbiano avuto il successo sperato tra i fan, bisogna riconoscere che il viso di Karl Urban, perennemente distorto in un’espressione mista di disturbo e rabbia, non fa affatto rimpiangere quello di DeForest Kelley, attore della serie classica. Tacca!
Per non scontentare nessuno, Karl Urban si toglie anche lo sfizio d’apparire in un’altra saga galattica, in quella che potremmo definire un’opzione bonus: aggiunge al suo palmares, infatti, anche un cammeo come trooper, quello più a destra dei due nella foto, in Star Wars: l’ascesa di Skywalker. Altra tacca!
L’horror non proprio di spessore
Uscito nel 2002, La nave fantasma nasceva da un precedente progetto mai realizzato. La trama raccontava di un vascello ammantato di misteri e delle persone chiamata a investigarli. Tesori, spiriti maligni, presenze demoniache: sono questi gli orrori cui i protagonisti vanno incontro e, tra di essi, c’è anche Karl Urban. Peccato che il film abbia preso pernacchie un po’ ovunque e non ci sentiamo di dare torto al pubblico.
Tuttavia, l’horror c’è, la Busta pure e, a pensarci bene si può anche raddoppiare con Doom, pellicola del 2005, ispirata all’omonimo videogioco e con Karl Urban nei panni del protagonista pronto a calciare i culi delle creature infernali insieme a The Rock. Quindi: doppia tacca!
Karl vs Sup
E finalmente arriva il botto grosso. Karl Urban è prima in Thor: Ragnarok, nel quale interpreta Skurge. Poi, finalmente, trova la sua dimensione perfetta interpretando Billy Butcher, nella serie di Prime Video The Boys. Ispirata al dissacrante fumetto di Garth Ennis e Darick Robertson, The Boys riesce a essere cattiva quanto basta, meno comunque dell’originale cartaceo e pur sempre rispettosa del materiale originario.
Karl Urban è perfettamente calato nel ruolo, soprattutto quando sgrana gli occhi: possiamo leggervi dentro una follia mista a rabbia e a furia omicida. Ed è uno dei buoni, eh. Pur affiancato sul set da altri attori carismatici, primo fra tutti Antony Starr nei panni di Homelander, Karl Urban riesce finalmente a brillare quanto merita e, non a caso, ha raggiunto il massimo della fama. In attesa di tutte le future, ultima tacca!