Kurt Russell: l’attore nato pronto per entrare nei nostri cuori
Kurt Russell
«Dico sempre quel che penso e a Hollywood non è la cosa migliore da fare. Non amo compiacere. Questo gioco non l’ho mai voluto giocare e ne ho pagato il prezzo».
Nato pronto
Avendo all’attivo una lunghissima carriera, Kurt Russell deve necessariamente entrare in questa rubrica dalla porta principale. Non solo: avendo iniziato da giovanissimo, ripercorrere parte del suo percorso diventa un piacevole esercizio nostalgico, che ai più vecchi di voi strapperà un sorriso, mentre ai più giovani renderà nota parte della storia nel nostro canonico stile da «come eravamo».
La magia del cinema
Vedremo alcuni film nei quali Kurt Russell ha recitato e che quella storia l’hanno davvero fatta, ma ripercorreremo anche altre cose che, invece, sarebbe stato meglio fossero rimaste nel cassetto delle sceneggiature. Ma si sa: la magia del cinema è anche questa.
La trilogia della grande D
Vi sblocchiamo un ricordo: c’è stato un periodo durante il quale, una sera precisa della settimana, su Rai 1 davano un film della Disney. Non i classici cartoni animati, ma pellicole come FBI: Operazione Gatto o Herbie: il maggiolino tutto matto. Era un appuntamento fisso e per alcuni di noi ha segnato il primo contatto con Kurt Russell.
Dal 1969 fino al 1975, infatti, Kurt Russell è protagonista di tre pellicole, nelle quali interpreta il personaggio di Dexter Riley, studente universitario cui per ben tre volte sarà dato l’onere di salvare il proprio ateneo. Nel primo film dovrà guidare la sua squadra di cervelloni in un quiz accademico, dopo aver assorbito per errore la memoria di un supercomputer.
Ed è subito trilogia!
Si tratta de Il computer con le scarpe da tennis (1969). Nel secondo capitolo invece, Spruzza, sparisci e spara (1972), sarà egli stesso a inventare un fluido in grado di rendere invisibili e a utilizzarlo per trarne vantaggio per la scuola; nel terzo, L’uomo più forte del mondo (1975), sarà ancora un incidente con alcune sostanze chimiche a renderlo super forte.
La trilogia D è ancora imprenscindibile per chi abbia voglia di film ingenui, ma carichi della pura magia Disney. Con la casa di produzione Kurt Russell avrà ancora modo di lavorare nel 1981, quando darà la voce a Toby in Red e Toby nemiciamici.
I cult del grande C
I film Disney erano bellissimi, ma di certo c’era anche bisogno di copioni più maturi. Arrivò in soccorso John Carpenter: alla precedente, dà modo d’affiancare una seconda trilogia di tutt’altra pasta. Nel 1981 arriva, infatti, il classico 1997: fuga da New York, nel quale il nostro interpreta Jena (Snake, per Dio!) Plissken, mercenario reclutato suo malgrado per salvare il Presidente e portarlo fuori dall’isola prigione di Manhattan.
L’anno successivo, il regista lo recluta nuovamente e stavolta lo spedisce nell’Artico, a vedersela con una forma di vita aliena nell’altro classico La cosa. Kurt Russell offrirà un’interpretazione che ne consolida ancor di più la fama.
Da un cult a un altro
Nel 1986, infine, si cambia il registro e arriva in sala Grosso guaio a Chinatown, nel quale Kurt Russell interpreta Jack Burton, camionista a bordo del suo Pork-Chop Express e che dovrà vedersela con antichi rituali orientali, in un mix scanzonato di arti marziali e misticismo. Con John Carpenter, Kurt Russell girerà anche Fuga da Los Angeles, sequel del film del 1981 ma con minore appeal dell’originale.
Ti fidi di me?
Sì, lo sappiamo: Kurt Russell non era in Titanic, ma ha comunque avuto a che fare con navi naufragate. L’occasione arriva nel 2006, quando Wolfgang Petersen, uno dei registi cui più dobbiamo, dirige il catastrofico Poseidon, remake dell’originale L’avventura del Poseidon del 1969.
Si tratta di uno di quei film di cui di solito ci si scorda, ma ha dalla sua effetti speciali molto raffinati per l’epoca e il suggestivo scenario di una nave capovolta, dalla quale i nostri eroi dovranno fuggire prima del suo definitivo inabissamento.
Nerdface consiglia
Oltre ad alcuni tra i film famosissimi che abbiamo ricordato, ce ne sono almeno un paio nella carriera di Kurt Russell che vale la pena ricordare, sebbene non rientrino in nessuna delle categorie che abbiamo scelto. Oltre ai banali Tango & Cash (1989) e Stargate (1994), vogliamo ricordare due pellicole in particolare.
Il primo è del 1991, per la regia di Ron Howard: si tratta di Fuoco assassino, nel quale assistiamo ad alcune scene spettacolari, mentre i protagonisti, dei pompieri, cercano di domare gli incendi appiccati da un pericoloso piromane.
Quasi Superman
Il secondo, invece, è ancora targato Disney. Sky High: scuola di superpoteri (2005) è ambientato in un liceo frequentato da ragazzi con superpoteri e Kurt Russell interpreta Commander, il più famoso eroe, una sorta di Superman di quel mondo.
Scanzonato e spassoso, vale la pena di dedicargli un paio di ore, in una di quelle sere in cui non si va di vedere nulla di troppo complicato. La filmografia di Kurt Russell è davvero ricca, sorprendente se la si scorre per il numero di film in grado d’aver composto il nostro immaginario.
Un attore riscoperto
È un piacere, poi, vedere come in questi ultimi anni sia stato in qualche modo riscoperto. Pensiamo a un regista come Quentin Tarantino, che lo ha scelto per tre dei suoi film più belli, a nostro parere, come Grindhouse: a prova di morte (2007), The hateful eight (2015) e C’era una volta a… Hollywood (2019).
Inutile, poi, ricordare come Kurt Russell sia entrato in due franchise d’enorme successo, come quello di Fast & Furious, a partire dal settimo capitolo, e nell’MCU nel ruolo di Ego, il pianeta vivente padre di Star Lord, in Guardiani della Galassia: Vol. 2. Con Qualcuno salvi il Natale 2 (2020), di Chris Columbus, Kurt Russell ha annunciato di ritirarsi dal cinema: ci dispiace e speriamo si tratti solo di una breve pausa. Insomma, c’è tanto da vedere: meglio iniziare subito!