L’aereo più pazzo del mondo: una ricetta immortale
L’aereo più pazzo del mondo
«Ho scelto il giorno sbagliato per smettere d’annusare Coccoina».
Titolo originale | Airplane! |
---|---|
Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Data d’uscita | 2 Luglio 1980 |
Durata | 88 minuti |
Genere | Comico |
Regia | Zucker-Abrahams-Zucker |
Cast | Robert Hays Julie Hagerty Leslie Nielsen Lloyd Bridges Peter Graves Robert Stack Kareem Abdul-Jabbar Lorna Patterson Stephen Stucker Frank Ashmore Jonathan Banks Craig Berenson Lee Bryant Joyce Bulifant Mae E. Campbell Ted Chapman Jesse Emmett Norman Alexander Gibbs Al White Barbara Billingsley Amy Gibson Marcy Goldman Rossie Harris David Hollander James Hong Howard Honig Howard Jarvis David Leisure John David Wilder Mary Mercier Ethel Merman Laura Nix Nicholas Pryor Barbara Stuart Lee Terri Jill Whelan Jason Wingreen Louise Yaffe |
Ridere per ridere
L’umorismo è tra le discipline più soggettive da analizzare. Ogni persona ha una reazione diversa quando fruisce un qualsiasi prodotto d’intrattenimento comico: alcuni ridono per un peto, altri per un anziano che cade a terra, altri per un bellissimo riferimento alla letteratura di Baudelaire. Ognuno ha i propri gusti. Difficile è persino definire senza confutazione una gag non divertente perché, magari, ad altri potrebbe far sbellicare dalle risate. Come possiamo analizzare oggettivamente una battuta riuscita? Possiamo usare l’obiettività per parlare di humor? Possibile che, come disse Stanis Larochelle in Boris, «la comicità è matematica, Seppia!»? A queste domande, probabilmente, andrebbe risposto di no.
La comicità non è matematica
Quando si parla di humor e genialità s’attinge al gusto soggettivo, con stimoli che inducono a ridere per le situazioni più disparate: dalla parolaccia da bambini, che tocca un tabù, al riferimento culturale di un prodotto che conosciamo in pochi, dandoci la sensazione d’aver capito e donandoci un senso di superiorità nei confronti degli altri. La comicità non è matematica, anche perché, se lo fosse, quella del trio Zucker-Abrahams-Zucker potrebbe essere rappresentata con l’equazione 2+2 = 600. Infatti, uno dei manifesti della loro comicità assurda e fuori qualsiasi schema prestabilito è L’aereo più pazzo del mondo, film datato 1980.
L’ispirazione
Nato dalla mente contorta di questi tre geni visionari, è una parodia dei disaster movie che tanto spopolavano negli anni ‘70. I registi decisero d’ispirarsi a Zero hour!, un film del 1957 la cui trama è identica alla sua controparte comica. Ne derivò un successo fuori scala, con un incasso di 158 milioni di dollari, rapportato a un budget di soli 3,5. Inoltre, L’aereo più pazzo del mondo è tuttora considerato una pietra miliare da registi di successo come Judd Apatow e Seth MacFarlane.
Ma perché diventò così popolare? È quasi impossibile poter analizzare un film così semplice, eppure così geniale. Uno degli aspetti che portò il pubblico ad ammirare un lavoro così assurdo è probabilmente il suo tempismo. Si presentò, infatti, come parodia proprio nel momento di stanca dei disaster movie, dando loro il colpo di grazia, sebbene per un breve periodo. Ma non è tutto qui: se si fosse trattato solo di un contraltare a un singolo filone cinematografico, il successo de L’aereo più pazzo del mondo sarebbe divenuto datato brevemente, mentre continua a fare sbellicare chiunque, anche oggi.
Il contrasto dei toni
La comicità del film si basa su pochi e semplici fattori. Uno di questi, forse il fondamentale, è il contrasto dei toni. Per tutta la durata de L’aereo più pazzo del mondo vediamo attori recitare in modo drammatico scene palesemente comiche e questa apparente contraddizione fra tono della recitazione e assurdità degli avvenimenti e dei dialoghi messi in scena lo rende un cult. Fu una scelta precisa: per il casting, infatti, i tre registi decisero di non assumere attori comici, ma di affidarsi a caratteristi della televisione e del cinema.
Leslie e Kareem
All’epoca, la leggenda della comicità, Leslie Nielsen, viveva di ruoli di secondo piano in moltissimi film drammatici. Grazie alla sua impostazione prettamente seriosa, ogni battuta riuscì a entrare di diritto nell’Olimpo della comicità. Nessun grande nome prese parte a L’aereo più pazzo del mondo. Nel 1980, anno d’uscita della pellicola, l’unico attore davvero riconoscibile era Kareem Abdul Jabbar, certamente famoso, ma per la sua provenienza dall’NBA. Proprio perché indossò i panni di se stesso, pur interpretando il secondo pilota dell’aereo e senza farsi riconoscere, rese il suo nome indelebile nella storia della commedia.
Il segreto de L’aereo più pazzo del mondo fu fare propria qualsiasi follia partorita dalla mente degli ZAZ come la cosa più seria del mondo. Mantenere un’espressione impassibile, mentre nel frattempo il tuo naso cresce a dismisura, oltre a essere una gag geniale quanto scema, è anche una grande prova attoriale, in quanto, per tutta la durata della sequenza, Leslie Nielsen riesce a mantenere un’espressione serissima, mentre racconta ai passeggeri che non c’era niente di cui preoccuparsi.
Ridere e basta
La comicità degli ZAZ arriva a pizzicare le corde meno elaborate d’ogni spettatore e probabilmente fu questo a rendere il film compreso e amato da tutti, attraverso scene assurde ma recitate con la faccia di chi pensava di essere in un’opera drammatica di grande spessore. Senza arrivare mai a chiedere un ragionamento troppo elaborato a chi guarda, gli ZAZ chiesero solo di lasciar libera la mente, facendosi trasportare da sequenze sempre più surreali. Non dovei pensare al battuta, dovevi ridere. Oltre ad aver coniato un linguaggio comico universale, L’aereo più pazzo del mondo riuscì a diventare una bolla all’interno della linea temporale della comicità, genere più colpito dall’invecchiamento. Eppure, visto anni e anni dopo, il film di Zucker-Abrahams-Zucker non mostra nemmeno una ruga in volto: la semplicità rende immortali.
Condividi il post
Titolo originale | Airplane! |
---|---|
Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Data d’uscita | 2 Luglio 1980 |
Durata | 88 minuti |
Genere | Comico |
Regia | Zucker-Abrahams-Zucker |
Cast | Robert Hays Julie Hagerty Leslie Nielsen Lloyd Bridges Peter Graves Robert Stack Kareem Abdul-Jabbar Lorna Patterson Stephen Stucker Frank Ashmore Jonathan Banks Craig Berenson Lee Bryant Joyce Bulifant Mae E. Campbell Ted Chapman Jesse Emmett Norman Alexander Gibbs Al White Barbara Billingsley Amy Gibson Marcy Goldman Rossie Harris David Hollander James Hong Howard Honig Howard Jarvis David Leisure John David Wilder Mary Mercier Ethel Merman Laura Nix Nicholas Pryor Barbara Stuart Lee Terri Jill Whelan Jason Wingreen Louise Yaffe |