L’esorcista: il capolavoro divenuto immaginario collettivo
L’esorcista
«Giornata ideale per un esorcismo».
Titolo originale | The exorcist |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Data d’uscia | 26 Dicembre 1973 |
Durata | 122 minuti |
Genere | Horror |
Regia | William Friedkin |
Cast | Ellen Burstyn Linda Blair Jason Miller Lee J. Cobb Max von Sydow Kitty Winn Jack MacGowran William O’Malley Barton Heyman Peter Masterson Rudolf Schündler Gina Petrushka Robert Symonds Arthur Storch Thomas Bermingham Vasiliki Maliaros Titos Vandis Wallace Rooney Donna Mitchell |
Uscita italiana | 20 Settembre 1974 |
Uno sguardo nel buio
L’esorcista, il capolavoro di William Friedkin, compie cinquant’anni e torna al cinema. Warner Bros. ha infatti restaurato la versione Director’s Cut in 4K per festeggiare l’anniversario di questa pellicola epocale, così importante nell’immaginario d’ognuno di noi. Anche e soprattutto di chi ancora non l’ha visto. Avete capito bene: la forza di questo film è stata talmente dirompente, d’averlo radicato nella fantasia di tutti, soprattutto di quanti evitarono di farlo all’epoca della sua uscita. L’esorcista è immaginario collettivo.
Paure ancestrali
L’esorcista ha avuto la capacità, conservata nel tempo, d’evocare le paure ancestrali, i terrori atavici che scuotono ognuno di noi, come la paura del buio, o della malattia mentale o, naturalmente, quella del male più inconoscibile che potrebbe invadere e possedere chiunque. Di questo terrore ne ha fatto segno grafico in maniera talmente forte ed evocativa, che basta pronunciare il suo titolo per provocare nella mente di tutti un chiaro riferimento visivo.
La quintessenza del cinema
La potenza del capolavoro di William Friedkin è, dunque, la quintessenza del cinema, l’attitudine della settima arte a dare forma visiva a un’idea astratta o, addirittura, a un sentimento. L’esorcista si sente e si vede nella stessa maniera, le immagini sono il nostro sentire e quanto sentiamo ha la forma di quelle immagini. Impossibile svincolare quella sensazione di paura così radicata nel nostro cuore dall’estetica di quel racconto e dalla sorte di quei personaggi. E quel sentimento si può manifestare anche nell’animo di chi il film non l’ha ancora visto.
Fate una prova: pensate al buon padre Merrin mentre s’avvicina al capezzale della povera Regan. Indugiate al pensiero dei polsi della bambina legati ai margini del letto, al suo pigiama sporco di vomito, ai suoi occhi gialli e a quel ghigno sinistro che accoglie il prete nella stanza. Ora spostatevi sull’uomo: ha in mano la Bibbia e al collo il rosario, appare determinato nell’affrontare quel terrore, eppure qualcosa tradisce la sua paura. Il suo sguardo somiglia un po’ al nostro, è quello di chi dubita di sé, di chi teme per la sua vita e per quella degli altri, di chi trema di fronte a ciò che non conosce e non comprende.
La rappresentazione della nostra paura
Adesso, so che queste immagini vi sono familiari, le avete dentro sebbene vi siate sempre tenuti alla larga da quel capolavoro del 1973. Sono la rappresentazione più solida della nostra paura d’affrontare quel che non possiamo controllare, raffigurano perfettamente l’incapacità umana di scoprirsi un piccolo sassolino in uno spazio sconfinato. Il terrore più profondo di non poter dare una risposta a tutto e di trovarsi sopraffatti dall’inconoscibile è dentro e fuori di noi.
L’esorcista torna al cinema e non si può immaginare un pubblico più fortunato di chi per la prima volta ritroverà sul grande schermo le immagini e l’estetica che diede forma alle nostre paure più intime.
Vedere in sala come William Friedkin sia riuscito a donarci un pezzo di cinema così centrale per la storia di quest’arte è davvero un regalo imperdibile, che consentirà a tutti di guarda nel buio più profondo delle nostre paure.
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Titolo originale | The exorcist |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Data d’uscia | 26 Dicembre 1973 |
Durata | 122 minuti |
Genere | Horror |
Regia | William Friedkin |
Cast | Ellen Burstyn Linda Blair Jason Miller Lee J. Cobb Max von Sydow Kitty Winn Jack MacGowran William O’Malley Barton Heyman Peter Masterson Rudolf Schündler Gina Petrushka Robert Symonds Arthur Storch Thomas Bermingham Vasiliki Maliaros Titos Vandis Wallace Rooney Donna Mitchell |
Uscita italiana | 20 Settembre 1974 |